Si parte la mattina presto in compagnia di Feffe e Andrea per andare a Faenza alla Cassani. Viaggio ok. Sul posto troviamo parcheggio a 30 metri dalla distribuzione pacchi gara. Pettorale 85, ottimo! All’inizio regna l’indecisione riguardo al vestiario, poi, opto per maglia e braghe corte con manicotti e antivento. Scelta azzeccatissima mi sono trovato bene soprattutto nella parte finale di corsa dove c’era abbastanza caldo. In griglia scambio un po di chiacchere con alcuni amici e poi si parte. Partenza come al solito a tutta ma non dovendo recuperare bado solo a stare coperto e a non prendere rischi. Prima parte vallonata sempre ad andatura forte dove avverto un leggero fastidio alle gambe. Poi inizia la prima salita del trebbio. Fortunatamente non do mai per scontato nulla del percorso, dato che sono scarso devo stare attento a tutto fossi forte me ne fregherei, quindi mi ero informato per bene su che salita fosse e ho visto bene di montare un bel 26 posteriore. Scelta azzeccatissima infatti la salita presentava muri sempre sopra al 15% a ripetizione. Con il mio bel 26 mi sono salvato alla grande. Ho preso la salita con calma anche perchè davanti i Maggi hanno iniziato a sgasare da subito. Mi sono defilato per circa 500 metri poi ho iniziato a prendere il ritmo e a rimontare. Ad un certo punto mi trovo in mezzo ad un buon gruppetto con la Bandini e altri. Mentre avanti ho un altro gruppo con tutti i migliori. Faccio uno sforzo per rientrare ma in quel momento termina la salita e mi ritrovo su un crinale con un vento della madonna, così, mi rialzo e attendo il gruppetto dietro confidando che saremmo poi rientrati. Invece la discesa successiva era impegnativa e ha fatto quasi piu selezione della salita. Così i primi se ne vanno e io resto dietro nel gruppo della Bandini. A valle vento ancora fortissimo. Tirano sempre quelli della MGK-Vis e io me ne sto bello coperto. Inizia la seconda salita del Monte Busca e riesco a prendere un buon ritmo da subito, così mi porto avanzato per evitare che con il vento il gruppo si spezzasse rischiando di dover poi rincorrere. Seconda parte di salita in cui andavamo veramente forte ma mi sono ritrovato con una gamba ottima. Ad un chilometro dalla vetta strappo cattivo sul 18%, passo dal 50 al 34 e mi cade la catena… Bulgarelli di Sportissimo si gira, frena, mi mette una mano sulla schiena e mi spinge fino a che non riesco a rimettere su la catena. Grazie mille sei stato veramente gentile Bulgarelli! Scollino e mi getto in discesa per recuperare il tempo perso. A metà discesa rientro in gruppo e avevamo un altro gruppetto a distanza di qualche curva. Provo a spingere ma la strada faceva pena così evito di prendermi rischi inutili e rallento. A valle Cassani che era con noi (veramente simpatico e gentile) ci anticipa che ci saremmo dovuti sciroppare quasi 40 chilometri di vallonato con forte vento. Così è stato. Vento allucinante laterale. Gruppo in fila. Sempre a tirare quelli della MGK-Vis e Sportissimo. Al bivio molti girano per il corto io tiro avanti per il lungo assieme alla maggior parte del gruppo. Inizia la terza salita del Trebbio. Meno dura dell’altro versante ma di sicuro non facilissima. Mi metto da subito del mio passo lasciando andare a qualche decina di metri il gruppo, poi, dopo un kilometro inizio ad aumentare tanto che rientro e poi mi metto agile a ruota. Finita la salita ci ritroviamo sempre su un crinale vallonato con strappi anche duri che affronto senza problemi, mentre molti del gruppo che facevano gli spagnizzi in salita ci lasciano le penne. Discesa penosa con buche e avvallamenti non segnalati. Ci ritroviamo a Valle in una ventina. Quelli della MGK-Vis iniziano a trenare particolarmente forte. Dopo qualche kilometro avverto una sensazione strana. Cerco di mentire a me stesso e a non pensarci ma………TUBOLARE POSTERIORE SGONFIO. Decido di continuare anche perchè non era proprio a terra. Bivio si inizia la salita del Monte Carla. Nonostante il tubolare a terra completamente riesco a stare in gruppo. Il Mio compagno Francesco Versace mi conferma che il tubolare era forato e mi presta una bomboletta di schiuma. Mi fermo sparo la schiuma ma niente. Risalgo rientro in gruppo ma poi in discesa devo alzare bandiera bianca. Mi fermo a bordo strada e attendo un miracolo dal cielo. 20 chilometri all’arrivo e tutte le salite fatte. Il miracolo è un ragazzo del team Strazzer di Bolzano che con un po di nastro isolante e una bomboletta di Vittoria mi rigonfia parzialmente la ruota. Riparto e mi raggiunge un altro gruppetto. A 5 chilometri dall’arrivo in una curva scordo il mio problema e per poco non mi uccido dentro un fosso… da li proseguo a passo d’uomo e arrivo al traguardo.
A parte questa immensa sfiga, c’è di buono che almeno ho terminato la gara. Rientro a casa con il morale alto nonostante tutto, perchè fino a quando mi sono fermato avevo fatto un ottima gara, con una gamba sempre buona e sensazioni positivissime! Il mio gruppo, quello della Bandini, si classificherà poi dalla 61^ posizione alla 85^ a 18 minuti dal vincitore Fantini, quindi, sarebbe stato un ottimo risultato per me. Comunque amen, non piango sul latte versato e guardo alle prossime gare con fiducia e consapevolezza dei miei mezzi!
Ringraziamenti:
ringrazio tutti quelli che mi hanno salutato e aiutato in questa gara sfortunata a partire da Bulgarelli di Sportissimo che è stato gentilissimo e senza di lui mi sarei dovuto fermare a rimettere su la catena. Il mio compagno e amico Frank Versace che mi ha prestato la bomboletta. Al ragazzo del Team Strazzer senza di lui mi sarei dovuto ritirare. Fanton che mi ha prestato delle ruote della madonna…ma dei tubolari………hahahahahaha!