Archivio per aprile, 2011

Per un motivo o per l’altro è un po di giorni che non riesco a fare un allenamento fatto bene. Oggi ero partito per fare LT-W4 e dopo la prima ripetuta FTP da venti minuti sono dovuto rientrare perchè si è messo a piovere forte. Nel rientro però sono riuscito a fare 9 scatti 10/50 nei queli ho avuto ottime sensazioni di recupero. Nella ripetuta FTP invece, che ho iniziato in pianura e terminato in salita, mi sono sentito molto legnoso e imballato. Forse le mangiate e gli sbevazzamenti di questa pasqua non hanno giovato molto alla forma. Domani faccio un uscita tranquilla per provare le nuove ruote e fare le ultime regolazioni per la gara di domenica. Pettorale 330, quindi, prima griglia!

Resoconto allenamento:

Ed è così che oggi, a distanza di quasi un anno, torno a rompere un raggio della ruota del Powertap. Si ripresenta l’incubo! Speriamo che sia solo un raggio usurato e non inizi la sequenza malefica dell’anno scorso se no prendo la ruota e la butto in secchia. Tra le altre cose dopo la rottura sono stato costretto a rientrare a casa e quindi ad interrompere l’allenamento che avevo in programma. Il vantaggio di un giorno che avevo è andato a farsi friggere, recupero l’allenamento domani. Sempre dal fronte ruote tardano ad arrivare quelle in carbonio, i problemi sono dovuti al reperimento dei raggi Sapim. Porterò pazienza. Nel mentre oggi però ho comprato il set di ruote in alluminio da usare in gare con cattive condizioni atmosferiche. La scelta era tra le Neutron, Fulcrum e Zipp 101. Ho optato per le Fulcrum, modello Racing 1 in versione 2 way fit, quindi, con la possibilità di montare i tubeless. Ed infatti ho montato proprio i tubeless, gli Hutchinson Fusion. Questa scelta è stata dovuta al fatto che le Fulcrum erano disponibili mentre le Neutron avrei dovuto ordinarle. Le Zipp 101 le ho scartate perchè volevo un cerchio per montare i tubeless. Ho scelto le Racing 1 e non le Racing Zero perchè la differenza di peso (40 gr.) non giustifica la differenza di prezzo. Nei prossimi giorni le proverò e riporterò le impressioni, esteticamente mi sembrano veramente belle, speriamo che lo siano anche le prestazioni. Il peso della bici con questo aggiornamento, ed in assetto da gara, si attesta a 6,9 chilogrammi. Non male.

Resoconto allenamento:

Se è vero che il vino fa sangue, oggi mi sono fatto una trasfusione e domattina avrò l’ematocrito a 95% ed emoglobina a 40. Maledetto lambrusco amabile, che bevuta! E che mangiata! Dopo i tortellini in brodo di ieri, oggi mega grigliata a casa con gli amici. 12 cristiani e 24 chili di carne. Altro che Granfondo delle Valli Bresciane, ho fatto la Granmangiata di Via Castellotti! Comunque ogni tanto fa bene fare queste cose, come direbbe il Nico…serve per la supercompensazione! hahahaha! Stamattina però mi sono alzato per tempo ed il mio giretto di scarico salva coscienza me lo sono fatto. Radicali liberi in festa ma dopo un po che pedalavo è rientrato tutto nella norma. Domani riposo assoluto e riprendo mercoledì con un allenameno LT-W4. Questa settimana avendo saltato la gara oggi sono in anticipo di un giorno, meglio, così ho un giorno in più per riposare in vista della 10 Colli di domenica prossima, che non sarà una passeggiata!

Resoconto allenamento:

Oggi nonostante fosse il giorno di Pasqua, con pranzi annessi, sono riuscito a fare un bel test di alcune parti di percorso della 10 Colli, gara che si terrà a Bologna il 1 maggio 2011. Dato che io e il mio capitano, Mittra, siamo i numeri uno ci siamo organizzati alla perfezione, così, ore 7:00 abbiamo caricato la macchina destinazione Savigno. Punto cruciale del percorso che ci ha permesso di testare l’ultima salita della gara (Monte Maggiore) e la prima (Monte Pastore). Ore 11:30 eravamo già a casa. Ore 13:00 avevamo le gambe sotto al tavolo per la gioia di morose, mogli e parenti vari… Come diceva Hannibal Smith: “adoro i piani ben riusciti“. Comunque per farla breve il nuovo percorso della 10 Colli non è una passeggiata come molti hanno detto che sarà. La prima salita che porta al Monte Pastore è di quelle bastarde. Sono circa 10 chilometri di falsopiano al 2-3% dove è assolutamente necessario stare coperti perchè la velocità sarà elevata ma è facile andare fuorigiri. Poi inizia la salita. Sono circa 3/4 chilometri inizialmente sull’8% poi cala e sta sempre sul 5%. Per chi non va come moto, consiglio di prendere il primo chilometro con riserva per poi spingere nei successivi che, se affrontati con lucidità, permettono sicuramente di rientrare e complessivamente salvare la gamba e fare meno fatica. Arrivati a Monte Pastore la strada scollina e scende ma attenzione perchè dopo 2 chilometri circa c’è uno strappo che porta poi a Ca’ Bortolani abbastanza velenoso e dato che è su un crestone se c’è vento potrebbe essere un problema. Nuovamente la strada scende e si arriva a Tolè, dove inizia ufficialmente l’infinita serie di “su e giù” che di fatto non sono dei su e giù come l’altimetria ufficiale può far credere….sono delle salite e discese corte. Ad esempio lo strappo dopo Tolè è lungo 2,2 chilometri. Poi discesa breve e ne inizia uno nuovo di 1,4 km. Comunque a Cereglio ci siamo fermati perchè tra le altre cose c’era un freddo assassino. Guardando il Garmin il dislivello segnato fino a quel momento era di 1.000 metri. Tenendo conto del Monte Maggiore (salita finale della gara lunga 2 km) e del Monte Pastore (4 km di salita) il resto del dislivello è dato dai famosi “su e giù”. Per quello che mi riguarda sarà una gara molto dura perchè non permette mai di andare del proprio passo e dove chi andrà in crisi prenderà distacchi abissali. Oltre a questo, finita tutta la serie di “su e giù”, c’è sempre da affrontare il Monte Maggiore, uno scherzo di 2 chilometri di salita con un tratto centrale al 14% al termine della quale c’è una breve discesa e poi una fondovalle veloce che non permetterà sicuramente di rientrare sul gruppo perso in salita… Adesso mi manca di vedere il tratto che da Cereglio porta a Montese e poi a Lizzano, ma ho quasi paura… In settimana andrò a vederlo. Dal fronte Orbea le sensazioni positive continuano.

Resoconto allenamento:

Oggi avevo troppe cose da fare in bici, infatti, ho fatto tutto tranne quello che avevo in programma. Stamattina ore 9:00 dovevo incontrarmi con Mittra e altri per fare un lungo, invece. dato che spiovigginava ho fatto la vecchia a letto. Poi ero deciso ad andare a correre a Mandregolo la gara in circuito quando ho saputo che c’era un folto gruppo che andava in “pellegrinaggio” al santuario di San Luca. Dato che la “micidiale” salita di San Luca non l’avevo mai fatta in bici ho deciso di uscire con questo gruppo, capitanato da alcuni atleti della PRO3 INNOVA. Prima dell’incontro dato che ero in anticipo ho fatto un pezzo di Via Giardini fino a San Venanzio di rodaggio e poi giù al ritrovo. Partiamo e dopo pochi chilometri inizia la rumba. Sti qui di andare tranquilli non ne volevano sapere tanto che si viaggiava tutti in fila indiana e ogni tanto qualcuno scattava pure per provare la fuga. A quel punto ho cercato di rendere proficua la situazione e ho simulato un allenamento che avrei dovuto fare giovedì ma che non ho fatto causa mancanza bici. Arriviamo ai piedi di San Luca con alle spalle alcuni chilometri fatti molto forte ed altri fatti all’ignoranza con tanto di cadute schivate per miracolo ai semafori, scatti a tutta fuori dalle curve in mezzo al traffico e passaggio in mezzo alla tifoseria del Cesena che andava allo stadio del Bologna. Pieno di poliziotti antisommossa da cui ho dedotto che i tifosi non fossero di una delle specie più tranquille, infatti, i cori inneggianti la morte che dedicavano ai tifosi Bolognesi me ne hanno dato conferma. Dopo attimi di panico, in mezzo a questa GENTE DI MERDA CHE INVECE DI INVADERE UNA CITTA E COSTARE UN SACCO DI SOLDI IN SICUREZZA DOVREBBE MARCIRE NEL PEGGIO POSTO DEL MONDO, abbiamo finalmente svoltato e imboccato la salita. Prime rampe abbastanza “facili” sul 13% (dati rilevati dal garmin 500) in cui sono andato su veramente tranquillo e agile. Poi spianata. Curva secca a sinistra e si presenta un doppio tornante destra sinistra strettissimo al 21%… finito i due tornanti muro dritto di circa 300 metri sempre sul 21%. In questo pezzo ho fatto una progressione come quelle che faccio negli esercizi di capacità anaerobica ed infatti sono arrivato sopra il muro al 165% della FTP (quindi circa 500 watt) e nonostante questo ho avuto ancora gamba per buttare giù due rapporti e proseguire sul falsopiano che porta al santuario e quindi alla fine della salita. Ottime sensazioni anche perchè oggi non ero al massimo e ho accusato la stanchezza degli allenamenti della settimana. Arrivato sopra sono sceso qualche chilometro dall’altro versante, molto più facile, e sono risalito in agilità per defaticare un pochino. Sopra a San Luca poi il Gruppo Ciclistico Ferrari di Maranello ci ha preparato un ristoro a base di torte, panini alla marmellata, ovetti al cioccolato e ogni genere di bevande. Ho scoperto li che il giro di San Luca è una tradizione che questa società sportiva organizza ogni anno fin dal 1972. Sono stati veramente gentilissimi, come dicevamo con Paolo e Simone: gente di una volta che non nasce più! Al rientro a casa chiaramente ritmo gara. Alla fine 96 km che mi hanno messo un buon ritmo nelle gambe e sono stati utili. La salita di San Luca è più una leggenda che altro. Se uno l’affronta con i rapporti giusti ed un minimo di condizione è molto meno dura di altre salite che ho fatto alle Granfondo. Alla fine il pezzo duro è circa 500 metri, il resto della salita è fattibilissimo. Ricordo il Tesio alla Southgarda o il Pinone a Montalbano come salite decisamente più dure. Oggi era anche la seconda uscita con l’Orca Gold. Prosegue la sensazione che sia veramente una bici della madonna. Anche in salita aveva un ottimi fluidità, quasi mi scappava da sotto il sedere e nelle fasi in cui spingevo in fuori sella sempre reattiva ma anche elastica e non scorbutica. Nelle fasi in pianura mi è sembrata sempre molto filante e soprattutto quando tiravo la miglior aerodinamica si sente. Oltre alla posizione, più alta ma più distesa, anche la linea del telaio molto sottile sicuramente aiuta. Devo cercare di capire se la posizione dell’avantreno sia migliore o peggiore della vecchia. Sono più alto sicuramente, ma in presa bassa sono molto più comodo e riesco a starci per molto più tempo. In presa bassa il fatto che questo telaio sia più lungo mi avvantaggia perchè essendo più disteso risulto anche più basso con la schiena, quindi, in teoria dovrei essere messo meglio. Però con le mani sui grip mi sento proprio altissimo. Adesso ci faccio un po di chilometri poi vediamo cosa succede. Dal punto di vista estetico oggi ho fatto un upgrade: nastro arancio e grip bianchi. Non mi entusiasma. Prossima prova sarà nastro e grip bianchi. Poi proverò anche nastro bianco e grip arancioni. Si sa che anche l’occhio vuole la sua parte!

Resoconto allenamento:

Oggi uscita in gruppo per fare il mio allenamento SubLt-W1 e provare la nuova bici: Orbea Orca Gold 2011. Ebbene si, dopo sei mesi di attesa è arrivata. L’allestimento non è ancora definitivo, anzi, è abbastanza provvisorio così come le ruote. Diciamo che di definitivo c’è telaio, gruppo e sella…il resto sarà modificato. A livello tecnico nutrivo parecchie riserve su questo telaio. In primis la soluzione del reggisella Monolink che la reputo tuttora un particolare poco affidabile nell’innesto con il carro della sella. Altra riserva ce l’ho per il collarino reggisella, esteticamente eccezionale, ma per come si avvita e per come si chiude mi lascia un po perplesso. Solo il tempo dirà se questi particolari si riveleranno affidabili o meno. Per quello che riguarda le caratteristiche del telaio, grossi dubbi non ne avevo, l’unica cosa che mi sono sempre detto è che la vecchia Orca 2010 sarebbe stata difficile da battere per la nuova. Con tutte queste pugnette mentali sono partito e ho iniziato a pedalare sulla nuova Orca Gold. Inutile stare a fare manfrine tipo le recensioni delle automobili Quattroruote…la bici mi è sembrata veramente ottima. Telaio sicuramente più armonioso del vecchio, in grado di assorbire molto meglio le asperità del terreno, quindi, molto più comodo. La posizione dell’avantreno, nonostante un tubo sterzo di lunghezza maggiore, non è troppo alta perchè viene bilanciata da una maggior lunghezza del tubo orizzontale. Nel complesso forse sono più comodo e aerodinamico su questa che sulla vecchia come posizione, nonostante 1,5 cm di altezza in più del manubrio. Ho provato a fare qualche scatto secco, soprattutto con il 34 per provare la reattività. Rispetto alla Orca vecchia mi è sembrata diversa. Non so se meglio o se peggio, devo ancora capire. Posso solo dire che mi ha dato la sensazione di caricarsi nelle prime pedalate e poi rilasciare la carica. Come un effetto fionda. Se la vecchia Orca quando, negli esercizi, facevo le volate con il 34 era brusca e svirgolava parecchio, la nuova mi è sembrata più stabile, diciamo elastica, non come la Scapin Blake che avevo nel 2009 che sembrava di avere gli ammortizzatori, la nuova Orca è elastica all’inizio poi poi prende velocità e scatta. Se devo dare un parere mi è piaciuta molto. Non ho avuto modo di provarla nella mia discesa test, Puianello, bensì giù per Prignano lato Castelvecchio. Non ho trovato difetti evidenti anche se con la vecchia avevo una confidenza che con questa ci vorrà tempo per averla. Comunque mi è sembrato che si comportasse bene. Anche qui se devo dire una sensazione è quella che nei cambi di direzione veloci è reattiva ma più elastica della vecchia. L’Orca vecchia dietro mi sembrava più dura, mentre questa mi sembra che abbia tutti i pregi della vecchia ma con l’aggiunta di un po più di comfort. Nonostante questo non mi ha dato l’impressione di essere un telaio morbidoso, per intenderci un telaio indicato per chi ha mal di schiena, mi è sembrato un telaio ben bilanciato, con il giusto compromesso tra la rigidità ed elasticità. Probabilmente la soluzione degli elastomeri sul carro posteriore funziona veramente. Per essere la prima volta che ci sono uscito mi sono già sbilanciato anche troppo, differenze con la vecchia comunque ce ne sono, tra qualche settimana saprò essere più preciso se era meglio la vecchia orca 2010 o sia meglio la nuova Orca Gold 2011. Dal lato dell’allestimento, oltre alle ruote che ho ancora a far raggiare (incredibile quanto tempo ci metto questa volta) e che saranno un set in carbonio da 1200 gr circa di peso (da me assemblato quindi no-brand), ho deciso di sostituire anche attacco e curva. Sto facendo ancora delle valutazioni sui pesi ma quasi sicuramente monterò il completo Zipp SL, il giusto compromesso tra peso e affidabilità. Grande incertezza invece per il colore dei grip e del nastro. Il mio stylist manager (Mittra) mi dice grip e nastro bianchi. Però l’abbinamento che mi piacerebbe di più provare è grip bianchi e nastro arancio (consigliato da Frank che in quanto colori se ne intende)…voi cosa consigliate?

Resoconto allenamento:

prima parte dell’allenamento

seconda parte dell’allenamento

Oggi avevo in programma un allenamento intenso denominato LT-W6. Da fare in parte in pianura e in parte in salita. L’allenamento è composto in 4 ripetute da 10 minuti ciascuna a soglia FTP e una ripetuta di 20 minuti sweet spot con burst di 10 secondi ogni 1’50”. In mezzo agli esercizi alcune fasi di recupero e fasi di mantenimento dei watt in zona dal 70 al 90% della FTP. Le prime 2 ripetute da 10 minuti in pianura mentre le seconde 2 in salita, la ripetuta sweet spot in salita. Parto e faccio bene il primo esercizio. Sensazioni ottime mantengo bene i watt e la cadenza sempre attorno le 100 rpm o superiore. Recupero. Inizio la seconda in cui faccio ancora meno fatica della prima perchè il percorso era tendente a salire. A 3 minuti dalla fine arrivo nel tratto di strada che da Castelvetro porta a Levizzano in cui la strada inizia a salire. Così passo sul 34…………si spegne il power tap. Provo a resettare, spegnere, accendere, aspettare ma niente, non si accende più. Così continuo il mio allenamento a sensazione, non il massimo, ma meglio che niente. Su Via Spino faccio la terza ripetuta e in 10 minuti arrivo veramente lontano. Nel mentre mi accorgo che ai 2,7 km (test breve) sono più basso di 18 secondi rispetto al mio miglior record (media 340 watt). Avevo voglia di continuare per vedere che tempo ci saltava fuori ad arrivare ad Ospitaletto, ma poi la razionalità ha avuto la meglio. Arrivato in cima ho mantenuto abbastanza alta l’intensità fino a Riccò, poi giù sull’estense, Pazzano e Valle. Su Valle ho fatto un buon tempo, e a giudicare dal tempo anche la quarta ripetuta è stata fatta bene. Dalla Fontanina ho preso per Varana poi sono risalito a San Pellegrinetto poi giù e su da Casa Mateazzi. Su quest’ultima salita ho fatto il mio ultimo esercizio di sweet spot, preciso a livello di tempi e fasi, molto spannometrico a livello di watt. Non avevo nessun riferimento valido a cui prestare attenzione. Comunque male male non è venuto. Arrivato sopra sono sceso nuovamente da Varana poi Via Fazzano in discesa e sono rientrato da Torre Oche. Nel complesso un allenamento intenso e per nulla facile, però oggi ero veramente in forma e ho avuto un riscontro positivo.

Domani spedisco in assistenza il Powertap. Probabilmente si è spento perchè bisogna cambiare la pila, ma dato che Fanton mi presta il suo, prendo l’occasione al volo per fargli dare una bella restaurata ai cuscinetti, lo faccio tarare e tirare a nuovo. Domani se non cambio idea nella notte porto a casa anche una cosa nuova, non sono molto convinto, però…..

IMPORTANTE! Vi invito tutti a registrarvi e a partecipare ai GARINI CICLISTICI ON-LINE su questo nuovo e spettacolare sito che i miei amici Stefano Nicoletti e Riccardo Carra hanno messo in piedi. Il sito si chiama BIKEXP e dopo esservi registrati potete vedere tutte le salite Test segnate nelle zone di Modena e Bologna. Una volta che sapete le salite che fanno parte “della gara” ci andate, la fate a tutta, prendete il tempo, il vostro peso, quello della bici (completa di tutto), postate tutti i dati e oltre ad andare in classifica saprete a quali watt medi avete fatto la vostra scalata. Oltre a questo potete confrontarvi con altri utenti e…fare i garini on-line. Oltre che per fare le “gare” è un utile strumento di monitoring della propria prestazione in watt, dei miglioramenti ottenuti e di misurazione con altra gente. Fighissimo!

Resoconto allenamento:
prima parte con powertap
seconda parte senza powertap

Ieri uscita di scarico con Alan e Mittra. Prime pedalate dolorose, spalla dolorante e ginocchio duro. Però dopo poco mi è passato tutto e devo dire che avevo anche una buona gamba. Abbiamo fatto Rocca e poi Serra. A venire giù dalla Giardini ho preso freddo, bisogna stare ancora coperti verso sera. Da domani inizia un micro ciclo di preparazione in funzione della 10 Colli del 1 Maggio prossimo. Allenamenti che non mi piacciono molto, ma si sa, ciò che piace non fa bene e viceversa. Ho definitivamente depennato la GF Valli Bresciane dal calendario. Correrò sabato a Parma in una gara in circuito per fare un po di velocità e permettermi di fare un allenamento specifico domenica.

Resoconto allenamento:

Trasferta abbastanza comoda quella di Carpaneto, specialmente per l’orario della partenza (ore 10:00) che mi permette di fare tutti i preparativi con calma senza obbligarmi alla levataccia solita della domenica mattina. Arrivo a Carpaneto alle ore 8:00 così posso ritirare il numero, preparare bici ed abbigliamento con estrema tranquillità e fare un giro per scaldarmi bene. Buon numero di partecipanti della Iaccobike a questa gara così come alla scorsa in Versilia. A differenza della Versilia, dove la vergognosa organizzazione non mi aveva permesso l’ingresso nella griglia assoluta nonostante avessi fatto richiesta per tempo, alla Perini è filato tutto liscio e l’organizzatore mi ha fatto entrare nella griglia riservata a chi voleva fare solo classifica assoluta. Griglia veramente imballata, questo la dice lunga sulla qualità del metodo di assegnazione dei pettorali (gente che arriva puntualmente nei 50 assoluti con pettorali oltre il 1.000, bah…). Alla partenza poi ho avuto il piacere di salutare l’idolo della mia infanzia, Gianni Bugno, che era venuto a fare da testimonial con Chiappucci. Alle 10:00 la gara prende il via. Primi chilometri ad andatura regolare, le solite inchiodate e ripartenze, qualche menatona ma tutto sommato si viaggiava comodi. Tratto di strada quello iniziale che tendeva sempre a salire e dove mi trovo veramente bene. Ad un certo punto deviazione secca a destra e il cartello è abbastanza inquietante…INIZIO SALITA 16,9 KM… Stranamente non ho sofferto le prime fasi della salita anche se alcuni tratti erano abbastanza duri. Mi sono messo del mio passo da subito scoprendo che non era poi male anzi riuscivo a rimontare posizioni. Dopo un po di chilometri la strada improvvisamente ha scollinato ed è iniziata una discesa. Discesa nella quale c’era parecchia ghiaia e per non voler prendere rischi ho perso un trenino che andava veramente bene. Dopo poco la discesa è finita ed è iniziata nuovamente la salita. Li ho capito che non erano 16 chilometri facili quelli della prima salita, ma piuttosto scostanti ed irregolari. Erano 4 salite in una praticamente. Comunque inizia un altro tratto stavolta più dolce ma non riesco a rientrare sul trenino di prima. Così proseguo del mio passo e continuo a rimontare. Altro tratto di leggera discesa e falsopiano. Inizia un nuovo tratto con alcuni pezzi duretti. raggiungo un gruppettino abbastanza nutrito nel quale c’era anche Chiappucci che però era in evidente stato di affanno totale. Altra discesa dove mi sono portato avanti perchè in questi tratti solitamente si formano buchi che poi richiedono tante energie per essere ricuciti ad inizio salita. Finito questo tratto inizia una parte di salita che sale leggermente e a tratti spiana. Uno di quei pezzi che si fanno forte e ciucciano le gambe. passiamo il bivio con il corto ed inizia un drittone al vento. Io sono a ruota e nel mentre dietro iniziamo a perdere pezzi. Il vento è laterale da sinistra, così avanzo un pochino e doppio la ruota di chi mi precede a destra per essere riparato. Il tipo davanti si volta e ho l’impressione che mi chieda un cambio. Così avanzo leggermente ma lui si sposta verso destra. BOOOOOM! Mi si chiude il manubrio e mentre cerco di mettere il piede a terra mi cappotto e rovino sull’asfalto, non sono sicuro perchè non ho capito nulla ma penso di aver coinvolto anche uno o due che mi seguivano a ruota. Mi arrivano bestemmie, insulti e accidenti da ogni dove. Mi spingono per scansarmi e passare. Appena capisco di essere in terra mi rialzo e mando affanculo il tipo che mi stava bestemmiando addosso, cercando di sopprimere la voglia che cresceva nel mio cuore di spaccargli i denti con la guarnitura. Alla fine ho capito che era incazzato perchè mi aveva urtato con il copertone il pacco pignoni e aveva bucato. Mi guardo addosso e vedo che grossi danni non me ne ero fatti. Cammino un attimo. Poi tiro su la bici e vedo che l’unico danno sono i graffi tipici sulle leve dei freni. Monto in sella, chiedo scusa al tipo che cambiava la gomma, mi urla in faccia e allora in quanto recidivo lo mando definitivamente a farsi fottere. In bici può capitare di fare delle cazzate, stavolta la cazzata l’ho combinata io però ho chiesto subito scusa….non continuare a farmi le menate anche perchè non sei manco andato per terra, hai solo bucato una gomma quindi non mi sembrava il caso. Comunque mi avvio verso l’incrocio per il corto. Poi vedo che troppo male non avevo. Solo dolori al ginocchio sinistro e alla scapola sinistra. Così giro e continuo per il giro medio piano piano. Faccio una discesa. Nel mentre bevo, mangio e smaltisco il caghetto che mi era venuto. Inizia un altra salita e mi raggiunge Camu che accortosi che ero caduto rallenta per sincerarsi che stessi bene. Grazie Camu sei un amico! Così provo a spingere un pochino e snto che il dolore al ginocchio era solo per la botta ma nulla di più. Così decido di fare il medio per essere prudenti ma continuo nel gruppetto di Camu anche per stare in compagnia. Alla deviazione con il lungo io vado dritto con altra gente, facciamo un altra salitella a Castel Arcuato anche abbastanza duretta poi pochi chilometri di pianura e arriviamo. In sostanza gara sfortunata ma la condizione migliora. Ieri sarei riuscito a stare con gente che fino a poco tempo fa me lo sognavo. Sono soddisfatto. Per la caduta mi spiace di aver coinvolto dell’altra gente anche se nessuno male se n’è fatto, effettivamente ho sbagliato e chiedo scusa. Questo Giro delle Regioni è stato veramente tormentato per me, a parte Laigueglia in tutte le altre gare c’è stato qualcosa che mi ha creato problemi. Visto che la GF di Brescia, ultima gara del GdR, capita anche il 25 Aprile che è festa, direi che essendo superstizioso la salto alla grande e colgo l’occasione per andare a fare un giro con morosa e figli…ops…cani! Vado sabato a correre con il Nico e Mittra ad una gara in circuito e poi domenica me ne vado a provare il percorso della 10 Colli. Fanculo al GdR e a sta sfiga maledetta, anche se ieri più che sfiga è stata ignoranza mia!

Resoconto della gara:

Breve allenamento di ricondizionamento muscolare dopo il riposo di venerdì. Sto protocollando un allenamento standard per il sabato e mi sembra che funzioni parecchio bene.

Resoconto allenamento: