Posts contrassegnato dai tag ‘ciclocross’

409579_10151038408232465_1930412414_n

Il mio 2013 ciclistico inizia da qui. Stessa squadra, MaxTeam. Nuovi obbiettivi. Dalla scorsa settimana ho ripreso la preparazione. In palestra per mettere dentro un po di forza e su strada per fare un po di fondo. Molte uscite in gruppo per riprendere gradatamente e senza troppa ansia. Ma la stagione sta per iniziare. Quest’anno ho sicuramente un grande obbiettivo primario: riuscire a vincere il Giro delle Regioni. Lo scorso anno ho fatto secondo e devo necessariamente riuscire a migliorarmi… Il secondo obbiettivo potrebbe essee quello di riuscire a qualificarmi e poi partecipare ai mondiali amatori UCI che si terranno a Trento. Le qualificazioni saranno alla Charly Gaul. E’ presto per dire se parteciperò o meno, ma a seconda di come procederà la stagione potrei decidere di andare. Per ora cerco di darmi un obbiettivo per volta, quindi, sotto con il Giro delle Regioni e poi vediamo strada facendo. Vorrei ringraziare tanto la mia squadra nelle persone di Massimo Iori e Stefano Baiesi e il nostro amico sponsor Fabio Tinelli di Hicari per tutto il supporto che ci danno non facendoci mancare nulla e fornendoci sempre dei migliori materiali e delle migliori attrezzature, grazi mille!!!

Da domani si inizia a fare sul serio. Si conclude definitivamente il 2012 ciclistico, anche in campo ciclocrossistico. E’ stato un anno veramente bello e dal quale ho avuto tante soddisfazioni: ho vinto la classifica finale e due tappe del Trofeo Modenese di Ciclocross, ho vinto la classifica finale e tre tappe del Gelanderad Winter, ho vinto i Campionati Regionali Uisp, ho vinto i Campionati Regionali Acsi. L’appuntamento con il cx è alla prossima stagione che inizierà ad ottobre 2012, saprò farmi trovare pronto e sicuramente l’esperienza di quest’anno mi sarà utile per farmi trovare preparato in maniera migliore e più efficace.

E voi avete iniziato???

A

La vita è bella e va vissuta intensamente. Ogni tanto però è anche bene riposare e concedersi un po di relax. Questo 2012 ciclistico è stato ricco di soddisfazioni e belle esperienze, ma purtroppo le batterie sono completamente esaurite. Farò le ultime due gare del Trofeo Modenese di Ciclocross, ma già da due settimane ho smesso gli allenamenti in settimana. In questo momento penso solo a mangiare, riposare e divertirmi. Riprenderò con allenamenti e il mio solito tram tram con il primo del nuovo anno.

Lasciarci con i classici auguri di natale mi sembra un po scontato e non fa parte della mia natura essere banale, quindi, visto che siamo in un periodo di crisi nera a quanto sembra, vi saluto augurandovi che l’ansia di questa situazione ci porti ad essere maggiormente creativi, che ci porti inventiva, che ci faccia uscire dalla solita mediocrità che appartiene a molti.

Ci rivediamo nel 2013! Ciao a tutti!

Ancora un weekend deludente per me purtroppo nel Trofeo Modenese di Ciclocross. Come da un po di tempo a questa parte, anche sabato pomeriggio in quel di Marano la sfiga non mi ha mancato. Dopo tre giri mentre ero in seconda posizione con il mio compagno Davide Montanari sul rettilineo di arrivo ho centrato in pieno un sasso che, essendo a ruota, non avevo visto e ho tagliato il tubolare posteriore. Ho perso una marea di tempo per cambiare la ruota e anche dopo cambiata la ruota ho continuato ad avere rogne al cambio per via del pacco pignoni che non era compatibile con il mio cambio. Così con il morale a terra mi sono trascinato all’arrivo in quarta posizione perdendo preziosi punti al fine della classifica finale del Trofeo. Mi spiace molto perchè mi ero preparato bene e queste cose lasciano parecchio amaro in bocca. Però questo è il ciclocross, oltre ad andare forte serve bravura nel non sbagliare e nel sapere dove passare, oltre anche ad una bella dose di culo! Però mancano ancora 3 tappe alla fine del Trofeo. Due delle quali le conosco bene e mi piacciono e si adattano bene al mio modo di correre, quindi, andiamo avanti e pensiamo a fare bene le prossime gare poi tirerò i conti alla fine!

Ieri invece ho corso per il Trofeo Gelanderad il ciclocross del polenta. Location bella, proprio in cima alla prima salita della Nove Colli. Che ironia il Polenta, quando passo di li, che sia la Nove Colli o una gara di cx sono sempre a tutta. Un posto da evitare! C’è poco da dire. Gara veramente durissima, azzarderei a dire che era piu una gara da cross country che da ciclocross. Un po come i giri di Giamaica Bob: “salite impossibili, discese da suicidio”. Partecipazione tra gli amatori stile gara sociale. 50 minuti di gara fatti a tutta come allenamento e arrivo a braccia alzate per foto ricordo con Davide, Remo e Max. Buona la piadina comunque.

Speriamo che il prossimo weekend ci regali soddisfazioni migliori.

In una giornata infernale si è tenuta la quinta tappa del Trofeo Modenese di Ciclocross, in quel del Castelletto di Serravalle. Fin dalla mattinata pioggia intensa, vento e freddo. Sul percorso siamo stati graziati dall’abbondante erba che non ha fatto emergere troppo fango. Gara veramente dura comunque, tanta salita da fare a piedi e pochi tratti per rifiatare. Sicuramente la gara più dura di tutto il trofeo.

La mia gara purtroppo è stata compromessa dalla rottura della tacchetta destra. Ho percorso un giro e mezzo senza scarpa e ho terminato la gara scalzo. Il risultato non è stato compromesso perchè ho fatto secondo dietro a Balberini, che comunque non sarei riuscito a tenere nemmeno se avessi avuto tre scarpe addosso. Su questo tipo di percorsi è imbattibile in questo momento. Però sicuramente avrei potuto difendermi meglio e soprattutto fare meno fatica, specie in salita dove correndo in calzetti sul fango si rischia di piantare ad ogni passo i denti a terra. Per non parlare poi del tuffo del morto che ho fatto quando la scarpa non si è sganciata dal pedale e non sono riuscito a scendere, che botta! Così lunedì sera ho controllato meticolosamente la bici per escludere che domenica mi torni a capitare un altro casino del genere. E infatti ho trovato che il carrello della sella era spezzato. Praticamente avrebbe retto forse altri due/tre salti. Così ho montato una sella nuova: Prologo Nago Evo da MTB con il carrello anzichè in carbonio in titanio. Abbastanza comoda anche se abituato alla mia SMP Forma sulla bici da corsa dire che un altra sella è comoda è abbastanza inverosimile.

Questo weekend correrò sia sabato per il Gelanderad a Villafontana, sia domenica per il Trofeo Modenese a Formigine. Dopo una settimana di carico minore dove mi sono riposato un po di più, questa settimana ho ripreso ad allenarmi bene. Ho deciso di eliminare totalmente la bici da corsa, troppo diverso l’assetto, le misure e i rapporti. Così mi alleno sempre su strada ma con la bici da cx. Ruote da strada e via. Ieri mi sono allenato con Balberini che mi ha demolito, oggi invece ho fatto un allenamento di capacità anaerobica con ripetute da 30 secondi ON e 30 secondi OFF per 10 minuti. Tre ripetute totali poi un po di ritmo in pianura e a casa. Domani riposo, venerdì una sgambata per provare i tubolari nuovi nel circuito di Paletti e poi nel weekend vediamo di combinare qualcosa di buono.

photo credit @giorgioIotti

All’ultimo minuto ho dovuto cambiare programma per la gara di oggi. Davide si è ammalato e sarei dovuto andare da solo a Piazzola sul Brenta. Ho preferito quindi andare con gli altri miei compagni al Campionato Regionale Uisp organizzato da Menegatti in quel di Sant Agostino. Sicuramente una gara di livello decisamente inferiore, ma l’importante è correre e divertirsi!

la giornata non era iniziata al meglio. Pioggia battente fin dalla notte e un discreto vento. Via in furgone con il Nico senza tante pugnette e si va a correre! Mentre raggiungevamo Sant Agostino però il meteo è decisamente cambiato. Abbiamo fatto l’iscrizione, siamo andati alla partenza, montato il gazebo, cambiati e tac…smette di piovere e si fa largo tra le nuvole uno spiraglio di sole. Magie che solo Menegatti può regalare!

Facciamo un giro di prova e il percorso era più una cronometro che una gara di cross. Giro da 10 minuti abbondanti fatto a ritmo gara con 4 curve ed un tratto di 20 metri da scendere a piedi. Tolgo i Limus che sull’erba legavano troppo e monto i Dugast da bagnato che mi presta il Nico. Oggi ho avuto la riconferma comunque che Challenge è assolutamente un gran tubolare e il Dugast non ha nulla in più, se non il costo e la difficile reperibilità! Pressione a 3 bar abbondanti e via andare.

Della mia categoria eravamo in 5. C’era Gianni Zanetti, un po malaticcio, ed un ragazzo dell’Esercito che veniva dalla Toscana penso. Gli altri mi sembravano battibili. Partiamo per ultimi. Prima di noi i G2 in cui c’era il Nico. Pronti via Zanetti va in testa e io mi metto a ruota. Percorriamo tutto l’argine poi prima della carreggiata di fango mi porto in testa. Li provo a forzare il passo e una volta fatta la discesa e il tornante mi accorgo di avere già circa 10 secondi di vantaggio. Così su tutta la mulattiera in mezzo il bosco giù tutti i denti e ho cercato di prendere più vantaggio possibile e ho provato a rientrare sul Nico che era a ruota di Lodesani, penso si chiami così. Finito il bosco sulla salitella mi avvicino e nel tratto da fare a piedi mi aggancio. Lodesani da una tirata, poi do una tirata io e il Nico accellera. Perdo qualche metro ma nella carreggiata rientro. E così andiamo per qualche giro. A 3 giri dalla fine mi porto in testa a tirare perchè non avevo gli occhiali e mi andava di tutto negli occhi. Ad un certo punto Lodesani scatta, mi giro e non c’era più il Nico. Poi lo vedo che rinviene da dietro, gli era caduta la catena. Io della mia categoria ero primo e detto sinceramente il tipo aveva fatto lo scatto del morto. Così lo attendo e quando si accoda inizio a tirare per tornare sotto. Rientriamo sull’arrivo e mancano ancora due giri. Da dietro in tanto sta rientrando il tipo dell’Esercito. Visto che si sentiva bene lascio tirare a Lodesani e sulla carreggiata quando si sposta il Nico gli molla la lecca fatale. Prende subito 100 metri e nel mentre passa a tirare il tipo dell’Esercito. Passiamo sull’arrivo ed è l’ultimo giro. lodesani lo vedevo rassegnato infatti mi dice che ce la dovevamo vedere io e il ragazzo dell’Esercito, che comunque tirava senza chiedere cambi. Davanti il Nico era al sicuro, così prima 200 metri prima della salita sono scattato e ho fatto la salita in maniera perfetta, poi tratto a piedi dove penso di essere sceso ai 40 all’ora e quando ho girato sul rettilineo di arrivo avevo 30 metri che mi hanno permesso di vincere agevolmente la mia categoria e fare secondo assoluto. Anche oggi podio MaxTeam, ci riconfermiamo un ottimo gruppo oltre che su strada, anche nel ciclocross!

Oggi sono contento perchè ho fatto veramente fatica. Ho tirato dall’inizio alla fine e ci è saltata fuori un ora buona di gara. E’ stato un ottimo allenamento. Domani esco in bici con Fanton per scaricare un po poi Sabato si corre a Villa Fontana per la prima tappa del Gelanderad e domenica si corre a San Cesario per la quinta tappa del Trofeo Modenese di Ciclocross. Sempre a tutta!

A Cavezzo è arrivata la prima vera gara di ciclocross della stagione. Se prima eravamo abituati al sole, alla temperatura mite e al terreno bello secco, con la gara di Cavezzo abbiamo capito che aria tirerà d’ora in poi. Veramente una giornata stile inferno del nord. Vento, freddo e pioggia torrenziale. Esattamente come piace a me!

Sono arrivato alla gara ben preparato. Gazebo anti pioggia, rulli, tuta impermeabile, furgone per cambiarmi al caldo… Molto in anticipo per fare tutto con calma. Mi sono preparato, scaldato bene, ho provato il percorso e poi via alla partenza. Subito prima di partire via la tuta e come mi è stato insegnato in caso di pioggia tanta crema e si parte in braghe corte. Pronti via c’era un rettilineo di circa 500 metri in asfalto dove ho cercato di avvantaggiarmi subito per evitare di aggrovigliarmi alla prima curva. Forse causa le condizioni atmosferiche e la concomitanza di alcune gare di federazione, il livello non era dei migliori. All’ingresso nella vigna mi ritrovo solo con Gianni Zanetti. Temporeggio un po per rifiatare e prima dell’ostacolo mi porto in testa. Faccio come avevo deciso in partenza e quindi attacco sull’ostacolo e sull’argine da fare a piedi. Quando monto in strada ho un leggero vantaggio così continuo fino al successivo ostacolo e salita da fare in bici. Quando rimonto in sella ho già un buon margine e così inizio ad andare del mio passo regolare. Percorro in bici sia il campo sotto l’argine nel fangone, sia la risalita che il fettucciato in mezzo le pioppe. Mi barcameno alla meno peggio nella rampa da fare con bici in spalla (aspetto da migliorare alla veloce), chiudo gli occhi e mi butto nella discesona, passo all’arrivo e mi dicono che sono solo e il secondo è Remo con Paletti (Remo è un mio compagno di squadra, è brutto ma va forte hahahaha). Molto bene. Vado regolare con del margine perchè faceva un freddo cane, pioveva che Dio la mandava e sapevo che ci sarebbe stato da correre a piedi. Al terzo filare vedo che ho dietro a circa 30 secondi Remo e Paletti era già un po staccato. Faccio tutto il giro e alla rampa da fare a piedi Remo mi raggiunge. Da li proseguiamo assieme. All’uscita dalla vigna mi accorgo che Paletti aveva un bel distacco. Sulla salita dopo l’ostacolo Remo si avvantaggia poi riesco a rientrare nel fangone correndo a piedi. Poi lui si riavvantaggia nella risalita. Finisco il mio giro badando solo di non cadere. All’arrivo sono secondo assoluto, primo di categoria G1. Ancora una volta abbiamo reso onore alla nostra maglia mettendoci tutto quello che avevamo. Remo è andato come una moto, e io sono contento perchè mi sono accorto che in queste condizioni riesco a fare molta differenza rispetto ai miei avversari. Mi sono allenato parecchio a correre a piedi e adesso con queste condizioni riesco a trarne un bel vantaggio.

Giovedì il MaxTeam andrà a correre a Piazzola sul Brenta. Una bellissima gara organizzata dalla Cicli Pengo. L’ho fatta lo scorso anno ed il circuito è molto bello. Se pioverà sarà veramente duro e ci vado apposta per vedere come me la cavo in un circuito del genere, dove in teoria dovrebbe esserci anche una partecipazione di livello alto. Spero che ci sia un bel fangone e un tempo da lupi così guardo quelli forti come vanno e cerco di imparare un po.

Vorrei infine spendere due parole per i ragazzi del Pedale di Cavezzo che hanno organizzato la gara di domenica. Vivono in un paese dilaniato dal terremoto, affianco alla partenza c’erano i pompieri che stavano demolendo delle case, ci sono un sacco di capannoni distrutti, palazzi squarciati, tendopoli. In tutta questa merda loro ci hanno ospitati e trattati come dei re, hanno organizzato una gara bellissima e ci hanno messo a disposizione ottime docce calde, lavaggio bici ed un buffet pieno di dolci e bevande calde. Un premiazione ricchissima. Il tutto condito con tanta allegria e sorrisi. Altro che terremotati. Di fronte a questa gente ci si sente piccoli, molto piccoli. Grazie di cuore non tanto per la gara in se, ma per il vostro spirito! Forza Cavezzo!

photo credits @giorgioiotti

Gara dal sapore veramente insipido per me quella di Magreta. Colgo un ottimo terzo posto di categoria (quarto assoluto) che per come si era messa la giornata è quasi come una vittoria. Purtroppo troppe coincidenze sfortunate non mi hanno permesso di correre come avrei voluto, così mi devo accontentare. Balberini che ha vinto era sinceramente più forte rispetto a tutti. In questi percorsi la sua capacità di rilancio non da molto scampo. Corradini mi sembrava sui suoi livelli e avrei potuto giocarmela benissimo. Non mi dilungo oltre perchè ho ancora l’amaro in bocca per aver gettato al vento una buona occasione, ma sono contento di essere riuscito a capire che avevo un problema e a non mollare per ottenere il miglior risultato possibile. Alla fine un terzo posto è ottimo in prospettiva trofeo. 11 gare sono tante e siamo solamente alla terza, un problema ci può stare, adesso devo cercare di recuperare bene e farmi trovare pronto domenica a Cavezzo, dove sembrerebbe che le condizioni atmosferiche non saranno delle migliori…

Quella di Magreta comunque è stata la conferma che questo Trofeo Modenese di Ciclocross sta piacendo molto e sta risquotendo un gran successo! Domenica siamo partiti in totale in 160 concorrenti, spesso questi numeri sono esagerati anche per gare amatoriali su strada. Quando gli organizzatori si impegnano a fare le cose per bene i risultati arrivano, sono proprio contento, perchè adesso diventa una competizione molto bella. Iniziano a venire dalla Toscana e dal Veneto. Spero che continui così e che ci sia sempre un livello maggiore, alla fine più gente forte c’è più ci si diverte!

Se volete venire a fare qualche gara trovate tutte le info su http://www.bikexp.com.


photo credits @giorgioiotti

Ed arriva nella seconda tappa del Trofeo Modenese di Ciclocross la mia prima vittoria della stagione. Vittoria di categoria ma è quella che mi interessa anche ai fini della classifica finale. Una vittoria che non è venuta per caso, ma che ho costruito con tanti allenamenti, forse anche troppi, per cercare di porre rimedio alle mie gravi lacune tecniche, nella corsa a piedi, nel salto degli ostacoli e nella guida sul viscido. Questo assieme a tutti i consigli che mi danno i miei compagni Davide e il Nico, ogni giorno mi insegnano come si fa andare in bicicletta, hanno prodotto quest’anno un ottimo miglioramento rispetto alla passata stagione. Ci tenevo tantissimo a fare bene in questa gara, era la mia preferita, un circuito che mi piace tantissimo e ce l’ho messa tutta fin dal primo giro per cercare di vincere.

Alla partenza mancava solo Balberini. Del resto erano presenti Pioli, Zanetti e Corradini più vari altri. Quello che temevo di più era Corradini, del resto è nettamente superiore a me tecnicamente e nella gara di Gorzano prima che mi cascasse la catena era comunque in vantaggio e mi aveva staccato. Le condizioni del percorso, fango e viscido, erano tutte a suo vantaggio. Zanetti in questi percorsi è forte e lo scorso anno fino a dicembre mi ha sempre dato la paga. Pioli non lo conosco sinceramente, ma pensavo di poterlo controllare. Pronti via la partenza non è stata delle migliori. Devo ancora prendere la mano con le scarpe nuove e ci ho messo qualche metro per riuscire ad agganciare. Stavo per imboccare la prima curva che immetteva nel frutteto in quarta posizione, troppo dietro, quando grazie ad un rallentamento sono riuscito a portarmi in seconda posizione. Primo Pioli, secondo io, terzo Corradini. Li ho temporeggiato un po per cercare di calmarmi dall’ansia che mi assale nei primi minuti di gara. Ho visto subito che Pioli era in difficoltà nelle curve così fuori dal frutteto l’ho passato e ho saltato il fosso a piedi in prima posizione. Ingresso nel noceto e sono stato abbastanza calmo e ho cercato di recuperare. Al primo rilancio mi sono accorto che Zanetti era già un po attardato e Pioli aveva perso 10 metri…

Così ho capito che era il momento buono e ho attaccato per cercare di andare via con Corradini. Secondo e terzo rilancio e io e Corradini avevamo preso già margine. Così ho cercato di andare regolare per rifiatare un po. Poi siamo arrivati ad una serie di curve guidate da fare in velocità al termine delle quali c’erano gli ostacoli. Così con un rapporto abbastanza agile sono riuscito ad aumentare e pedalare in curva, non so come ma ho fatto bene tutte le curve e quando sono sceso dalla bici per fare gli ostacoli……cazzo non ci credevo mi sembrava di volare! Mi sono allenato come un cane per riuscire a fare bene gli ostacoli, perchè quando sei assieme ad uno che arrivati ad un ostacolo ti da 10 metri è veramente frustrante. Ho passato una domenica pomeriggio a saltare su e giu dalla bici tanto che mi sono mezzo slogato un anca. Non ho mai corso a piedi e mi sono messo a correre. Correre correre, scatti, rampe, salite, scalinate… Una fatica mondiale ma dovevo riuscirci. Cazzo ieri ci sono riuscito! Smonto dalla bici a 10 cm dall’ostacolo pensavo di ammazzarmi ed invece doppio passo, salto ho accellerato bici in braccio fatto gli ostacoli, due passi sono rimontato, trovato il pedale subito, accellerata… cazzo Corradini non c’era più! Fuoco a testa bassa ho fatto il resto del giro alla morte prendendo anche qualche rischio, nella curva veloce in fondo al noceto per poco non mi ammazzo contro una pianta ma è andata bene. Arrivo al tornantino e nuovamente giù dalla bici per i tre ostacoli. Scendo stavolta ancora più convinto, bici in braccio, salto il primo e corro più forte che posso mentre salto gli altri, via su in bici curva a sinistra aggancio e rilancio. Stavo guadagnando! Esco dal Noceto e sul rettilineo butto giù tutto quello che c’è e volatone fino al frutteto…

Arrivo al frutteto e cerco di recuperare. Faccio mezzo rettilineo in rilancio e la seconda metà di inerzia. Capisco due o tre punti da evitare per il troppo fango. Arrivo al fosso. Scendo senza frenare, doppio passo, salto e risalgo in bici. Quasi non mi sembrava vero di riuscirci. Dentro al noceto passo primo e tanti amici venuti a vedere la gara mi dicevano che dietro non avevo nessuno. Giro il tornante e prendo il riferimento da Corradini per i giri successivi. Così sapevo se guadagnavo o meno. In tanto vedo che da dietro arrivava Davide. Quando sei li da solo è facile fare un errore o perdere concentrazione e farsi rimontare. Così ci vuole una specie di mini obbiettivo. Il mio era quello di fare la prima metà dei rettilinei a tutta e la seconda recuperare per arrivare in curva con la giusta velocità senza dover frenare.

E così faccio. Vedo Davide che riprende e stacca Corradini. Il mio vantaggio aumentava giro dopo giro e io mi sentivo benissimo. Cercavo di stare attento in curva ma via via che si girava il terreno si asciugava e i miei Challenge Limus erano formidabili. Una tenuta eccezionale e in curva avevo una sicurezza che mi permetteva di stare sereno e gestire in pace la gara. Davide mi raggiunge e poco dietro arriva il Nico. Faccio un giro con Davide poi lui nel tecnico era nettamente più veloce di me e io non volevo rischiare di andare per terra. Il Nico invece nel tecnico era veloce come me, forse un attimo meno visto le gommacce che aveva, ma nei rettilinei quando attaccava il reattore nucleare mi smarriva.

Però rispetto a loro vedevo che sugli ostacoli non perdevo nulla e alcune volte guadagnavo qualcosa, così ho cercato di amministrare la mia gara al meglio cercando di capire dove perdevo da Davide e il Nico per sapere dove lavorare prossimamente. Alla fine della gara abbiamo portato a casa un ottimo podio assoluto e due vittorie di categoria. Primo Davide, secondo il Nico, terzo io. Sono contento per la gara che ho fatto non tanto per la vittoria ma perchè mi sono reso conto di essere migliorato tecnicamente e adesso ho la consapevolezza che migliorando ancora alcni aspetti che mi mancano posso giocarmela con tutti. Perchè obbiettivamente Davide è uno veramente forte in Cross, vince da anni il campionato italiano udace, vince tutte le gare FCI che fa, quindi se riesco ad arrivargli vicino vuol dire che se miglioro ancora un po posso fare davvero bene! Già oggi ho fatto un allenamento per la causa. Non mi servirà nella prossima gara di Magreta che sarà una gara abbastanza veloce, con ostacoli artificiali anche belli, ma con poche curve tecniche. Penso che invece in quella dopo di Vignola se avrò messo a posto alcuni dettagli potrò fare ancora meglio. Comunque nel Cross non bisogna mai fermarsi e non bisogna mai smettere di cercare di migliorarsi. Se uno pensa di essere a posto è fottuto. Perchè c’è sempre qualcuno che invece si migliora e se prima ti arrivava dietro dopo ti arriva davanti. Qui c’è molta gente che ha appena iniziato ad allenarsi e non appena mette su un po di gamba sono dolori. Corradini su tutti. Oltre ad essere un ragazzo simpatico è molto forte e tra un po di tempo andrà come una moto. Io devo cercare di continuare così e farmi trovare pronto nelle gare che sono più adatte a me. Poi vada come vada il corss è sempre un gran divertimento!

Termina così una grande giornata di cross. La riunione post gara del Maxteam! Per fortuna che ci sono Davide e il Nico che mi insegnano ad andare in biciclina e il direttore Baiesi che mi ha preso in squadra anche se sono un paracarro…hahahahaha!!! Il trofeo Modenese di Ciclocross torna domenica prossima: tappa di Magreta – Acetaia Leonardi. Organizzazione Balberini/Tribol Team si prospettano ostacoli artificiali folkloristici! A tutta!

Oggi ho fatto il mio solito allenamento ad intervalli su strada. Modificato però. Invece di fare le ripetute continue 15 secondi ON + 15 secondi OFF oggi l’allenamento era identico ma con ripetute da 30 secondi. Quindi in totale 3 ripetute, da 10 minuti l’una, consecutivamente 30 secondi con obbiettivo 160% della FTP + 30 secondi OFF di recupero. Fatte le prime due in pianura e l’ultima su per Puianello. Pensavo peggio, ed invece ho fatto meno fatica a fare queste che quelle da 15 secondi. Sicuramente perchè il recupero è maggiore. Nel finale ho fatto due rampe alla siberia poi sono rientrato a casa. Sto iniziando a migliorare nel reggere alle variazioni e agli scatti, ora dovrò inserire un altro allenamento dalla prossima settimana in cui faccio ripetute alla soglia con variazioni fuori soglia. Domani intanto faccio scarico, direi che vado lungo il Tiepido a provare il nuovo deragliatore. Per il momento progetto monocorona da rivedere completamente.

Inizia così, per merito e volontà di alcuni amici, la seconda stagione del Trofeo Modenese di Ciclocross. Undici avvincenti gare organizzate e tracciate con qualità e serietà nettamente superiori alla media. Sabato mattina paletti, fettuccia e martello alla mano Beppe, Gibbo, Valentino and co. hanno tirato fuori dal cilindro un percorso bellissimo e durissimo. Alla fine oltre 600 metri di dislivello!!! Però spettacolare!

Dopo aver effettuato le iscrizioni e un buon riscaladamento lo speaker inizia a chiamare i partecipanti per comporre le file. Tantissimi partenti tanto che ci scaglionano. Nella mia categoria siamo oltre 15. Balberini, Corradini, Zanetti ed un certo Pioli che non conoscevo erano i miei diretti avversari. Pronti via Corradini prende subito 10 metri. Io resto un po indietro perchè sbaglio la prima curva…

Al termine della discesa però approfitto della prima rampa per guadagnare posizioni e passo prima Pioli poi Zanetti. Dietro con me avevo Balberini e davanti sempre 10 metri Corradini, che però vedevo non guadagnava. Così evito di fare come a Magreta e cerco di rifiatare nei tratti pianeggianti e recuperare sugli strappi. Nell’ultimo pezzo di salita verso il salto…si c’era un salto artificiale…Balberini mi passa. Li non me la sono sentita di seguirlo aveva un passo troppo diverso. Ho preferito andare via regolare. Intanto vedo che Pioli era sempre li attaccato mentre Zanetti iniziava a perdere terreno. Nel giro successivo Pioli mi passa nella discesa e mi guadagna un casino nella curva in erba in contropendenza, poi riuscivo a riportarmi sotto in salita. Avevamo sempre Corradini li avanti di poco mentre Balberini aveva già preso una decina di secondi di vantaggio. Così arriviamo nuovamente al salto ed iniziano i problemi…

Atterrò e mi salta giù la catena. Mi fermo la rimetto sul 36 e riparto. Nella discesa dopo l’orto mi torna a scendere. Mi fermo la rimetto su e riparto. Nel fossetto prima dei due ostacoli mi ricade. Mi fermo la rimetto su e riparto. Sul salto mi ricade. Ecc ecc ecc. Purtroppo la mia trasmissione unoper ha sucato di brutto. A dire il vero però non è stato esattamente così. La mia trasmissione era stata studiata e perfezionata sulla corona 40 denti. Catena della giusta lunghezza, denti lavorati appositamente, corona messa esternamente. Il problema era che il percorso non si faceva con il 40, ci voleva il 36. Così ho montato al volo un 36 sram red che avevo in casa. Non appena un po di fanghiglia e erba sono entrati nella catena ciao belli…

Alla fine Pioli se ne va, Zanetti si avvicina prima e mi passa poi… Addirittura mi raggiungono e passano dei G2 partiti dopo la nostra partenza. Peccato perchè per come stavo andando penso che la terza posizione fosse alla mia portata. probabilmente Corradini non l’avrei più ripreso perchè nel cross ho avuto modo di constatare che 10 metri sono lunghi da chiudere. Poi Corradini è uno veramente forte e soprattutto esperto, sicuramente aveva margine. Poco male, è solo la prima gara e pago le conseguenze di voler avuto azzardare nonostante sapessi che avevo poche garanzie con quella corona. Con il senno di poi avrei fatto meglio a dar retta a Balberini che mi diceva di montare il deragliatore, invece ho fatto di testa mia e ne ho pagato le conseguenze. Oggi la bici però è sul cavalletto e vi garantisco che da qui alla fine del Trofeo prima che perdo anche una sola posizione perchè mi cade la catena bisogna che la catena si sciolga e il cambio scoppi! Comunque gran divertimento, 150 partenti totali in un posto ed un percorso degni di un Superprestige Belga! E poi alla fine, dopo esserci scannati in bici…

Tutti assieme a mangiare Gnocco e Tigelle e abbondante Lambrusco come lubrificante… Approposito, ma quello con la maglietta Skoda quanto mangia??? Hahahahaha! Adesso sotto a preparare la tappa di domenica prossima a Montale, circuito di paletti. Domani mi arrivano dei super Tubolari dalla Challenge, con qualsiasi condizione atmosferica sarò pronto! Vaiiiiiiiiiiii!!!

 

(per le foto si ringrazia il fotografo ufficiale del Trofeo Giorgio Iotti ed il mio amico Andrea Carra)