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E’ ora di archiviare la pagina delle Gare Ciclocross 2012 per creare la nuova Gare Strada 2013. Ecco l’elenco delle gare e i risultati che ho ottenuto in questa stagione fuoristrada.

Settembre
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[v] 21/09/2012 | Bike Night Show Acetaia Leonardi | Magreta (Mo) | (2^ cat G1)
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Ottobre
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[v] 07/10/2012 | Prima Tappa Trofeo Modenese | Gorzano (MO) | (5^ cat G1)
[v] 14/10/2012 | Seconda Tappa Trofeo Modenese | Montale (MO) | (1^ cat G1)
[v] 21/10/2012 | Terza Tappa Trofeo Modenese | Magreta (MO) | (3^ cat G1)
[v] 28/10/2012 | Quarta Tappa Trofeo Modenese | Cavezzo (MO) | (1^ cat G1)
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Novembre
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[v] 01/11/2012 | Campionato Regionale UISP | Sant Agostino (FE) | (1^ cat G1)
[v] 03/11/2012 | Prima Tappa Trofeo Gelanderad | Villa Fontana (BO) | (2^ cat G1)
[v] 04/11/2012 | Quinta Tappa Trofeo Modenese | San Cesario (MO) | (ritirato per rottura)
[v] 11/11/2012 | Sesta Tappa Trofeo Modenese | Castello di Serravalle (BO) | (2^ cat G1)
[v] 17/11/2012 | Seconda Tappa Trofeo Gelanderad | Villa Fontana (BO) | (1^ cat G1)
[v] 18/11/2012 | Settima Tappa Trofeo Modenese | Formigine (MO) | (3^ cat G1)
[v] 24/11/2012 | Ottava Tappa Trofeo Modenese | Marano sul Panaro (MO) | (4^ cat G1)
[v] 25/11/2012 | Terza Tappa Trofeo Gelanderad | Forlì (FC) | (1^ cat G1)
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Dicembre
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[v] 01/12/2012 | Quarta Tappa Trofeo Gelanderad | Villa Fontana (BO) | (1^ cat G1)
[v] 02/12/2012 | Nona Tappa Trofeo Modenese | Vignola (MO) | (2^ cat G1)
[v] 16/12/2012 | Decima Tappa Trofeo Modenese | Reggio Emilia (RE) | (3^ cat G1)
[v] 22/12/2012 | Sesta Tappa Trofeo Gelanderad | Molinella (BO) | (1^ cat G1)
[v] 23/12/2012 | Settima Tappa Trofeo Gelanderad | Forlì (FC) | (Vittoria Campionato Regionale)
[v] 30/12/2012 | Undicesima Tappa Trofeo Modenese | Sassuolo (MO) | (2^ cat G1)
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Weekend parecchio sfortunato quello appena trascorso. Chiedo scusa ma sarò breve perchè solo a parlarne temo che ritorni la sfiga. Sabato alla gara di Villafontana ho fatto secondo di categoria dietro a Corradini. Mi ha cavato letteralmente da ruota andava il doppio di me. Tornati al furgone ci siamo accorti che ci avevano scassato la portiera e rubato i telefoni. Sia il mio che quello del Nico. Poco danno materiale, molto danno per via delle agende e rubriche varie…

Domenica gara a San Cesario. Parto bene e dopo un giro mi trovo con Balberini, Corradini e il Nico. Secondo giro Balberini accellera di brutto sulla salitona io non seguo per non andare al gancio e Corradini mi prende 20 metri. Sulla rampa in erba prima del fettucciato rientro anche perchè facendola a piedi andavo il doppio di chi andava in bici. Sulla salitona Corradini accellera e mi riprende 20 metri. Poi perdo un altro po nel fosso per un errore nella risalita e all’ingresso del campo prima della rampa forzo la curva per avvantaggiarmi… Salto il fossetto e atterro su un sasso. Sbeng! Ruota anteriore spezzata in due! Gara finita. Mi ritiro. Fine delle trasmissioni. Weekend di pura sfiga, capita e fa parte del gioco. Mi rifarò nelle prossime gare!

A Cavezzo è arrivata la prima vera gara di ciclocross della stagione. Se prima eravamo abituati al sole, alla temperatura mite e al terreno bello secco, con la gara di Cavezzo abbiamo capito che aria tirerà d’ora in poi. Veramente una giornata stile inferno del nord. Vento, freddo e pioggia torrenziale. Esattamente come piace a me!

Sono arrivato alla gara ben preparato. Gazebo anti pioggia, rulli, tuta impermeabile, furgone per cambiarmi al caldo… Molto in anticipo per fare tutto con calma. Mi sono preparato, scaldato bene, ho provato il percorso e poi via alla partenza. Subito prima di partire via la tuta e come mi è stato insegnato in caso di pioggia tanta crema e si parte in braghe corte. Pronti via c’era un rettilineo di circa 500 metri in asfalto dove ho cercato di avvantaggiarmi subito per evitare di aggrovigliarmi alla prima curva. Forse causa le condizioni atmosferiche e la concomitanza di alcune gare di federazione, il livello non era dei migliori. All’ingresso nella vigna mi ritrovo solo con Gianni Zanetti. Temporeggio un po per rifiatare e prima dell’ostacolo mi porto in testa. Faccio come avevo deciso in partenza e quindi attacco sull’ostacolo e sull’argine da fare a piedi. Quando monto in strada ho un leggero vantaggio così continuo fino al successivo ostacolo e salita da fare in bici. Quando rimonto in sella ho già un buon margine e così inizio ad andare del mio passo regolare. Percorro in bici sia il campo sotto l’argine nel fangone, sia la risalita che il fettucciato in mezzo le pioppe. Mi barcameno alla meno peggio nella rampa da fare con bici in spalla (aspetto da migliorare alla veloce), chiudo gli occhi e mi butto nella discesona, passo all’arrivo e mi dicono che sono solo e il secondo è Remo con Paletti (Remo è un mio compagno di squadra, è brutto ma va forte hahahaha). Molto bene. Vado regolare con del margine perchè faceva un freddo cane, pioveva che Dio la mandava e sapevo che ci sarebbe stato da correre a piedi. Al terzo filare vedo che ho dietro a circa 30 secondi Remo e Paletti era già un po staccato. Faccio tutto il giro e alla rampa da fare a piedi Remo mi raggiunge. Da li proseguiamo assieme. All’uscita dalla vigna mi accorgo che Paletti aveva un bel distacco. Sulla salita dopo l’ostacolo Remo si avvantaggia poi riesco a rientrare nel fangone correndo a piedi. Poi lui si riavvantaggia nella risalita. Finisco il mio giro badando solo di non cadere. All’arrivo sono secondo assoluto, primo di categoria G1. Ancora una volta abbiamo reso onore alla nostra maglia mettendoci tutto quello che avevamo. Remo è andato come una moto, e io sono contento perchè mi sono accorto che in queste condizioni riesco a fare molta differenza rispetto ai miei avversari. Mi sono allenato parecchio a correre a piedi e adesso con queste condizioni riesco a trarne un bel vantaggio.

Giovedì il MaxTeam andrà a correre a Piazzola sul Brenta. Una bellissima gara organizzata dalla Cicli Pengo. L’ho fatta lo scorso anno ed il circuito è molto bello. Se pioverà sarà veramente duro e ci vado apposta per vedere come me la cavo in un circuito del genere, dove in teoria dovrebbe esserci anche una partecipazione di livello alto. Spero che ci sia un bel fangone e un tempo da lupi così guardo quelli forti come vanno e cerco di imparare un po.

Vorrei infine spendere due parole per i ragazzi del Pedale di Cavezzo che hanno organizzato la gara di domenica. Vivono in un paese dilaniato dal terremoto, affianco alla partenza c’erano i pompieri che stavano demolendo delle case, ci sono un sacco di capannoni distrutti, palazzi squarciati, tendopoli. In tutta questa merda loro ci hanno ospitati e trattati come dei re, hanno organizzato una gara bellissima e ci hanno messo a disposizione ottime docce calde, lavaggio bici ed un buffet pieno di dolci e bevande calde. Un premiazione ricchissima. Il tutto condito con tanta allegria e sorrisi. Altro che terremotati. Di fronte a questa gente ci si sente piccoli, molto piccoli. Grazie di cuore non tanto per la gara in se, ma per il vostro spirito! Forza Cavezzo!

photo credits @giorgioiotti

Inizia così, per merito e volontà di alcuni amici, la seconda stagione del Trofeo Modenese di Ciclocross. Undici avvincenti gare organizzate e tracciate con qualità e serietà nettamente superiori alla media. Sabato mattina paletti, fettuccia e martello alla mano Beppe, Gibbo, Valentino and co. hanno tirato fuori dal cilindro un percorso bellissimo e durissimo. Alla fine oltre 600 metri di dislivello!!! Però spettacolare!

Dopo aver effettuato le iscrizioni e un buon riscaladamento lo speaker inizia a chiamare i partecipanti per comporre le file. Tantissimi partenti tanto che ci scaglionano. Nella mia categoria siamo oltre 15. Balberini, Corradini, Zanetti ed un certo Pioli che non conoscevo erano i miei diretti avversari. Pronti via Corradini prende subito 10 metri. Io resto un po indietro perchè sbaglio la prima curva…

Al termine della discesa però approfitto della prima rampa per guadagnare posizioni e passo prima Pioli poi Zanetti. Dietro con me avevo Balberini e davanti sempre 10 metri Corradini, che però vedevo non guadagnava. Così evito di fare come a Magreta e cerco di rifiatare nei tratti pianeggianti e recuperare sugli strappi. Nell’ultimo pezzo di salita verso il salto…si c’era un salto artificiale…Balberini mi passa. Li non me la sono sentita di seguirlo aveva un passo troppo diverso. Ho preferito andare via regolare. Intanto vedo che Pioli era sempre li attaccato mentre Zanetti iniziava a perdere terreno. Nel giro successivo Pioli mi passa nella discesa e mi guadagna un casino nella curva in erba in contropendenza, poi riuscivo a riportarmi sotto in salita. Avevamo sempre Corradini li avanti di poco mentre Balberini aveva già preso una decina di secondi di vantaggio. Così arriviamo nuovamente al salto ed iniziano i problemi…

Atterrò e mi salta giù la catena. Mi fermo la rimetto sul 36 e riparto. Nella discesa dopo l’orto mi torna a scendere. Mi fermo la rimetto su e riparto. Nel fossetto prima dei due ostacoli mi ricade. Mi fermo la rimetto su e riparto. Sul salto mi ricade. Ecc ecc ecc. Purtroppo la mia trasmissione unoper ha sucato di brutto. A dire il vero però non è stato esattamente così. La mia trasmissione era stata studiata e perfezionata sulla corona 40 denti. Catena della giusta lunghezza, denti lavorati appositamente, corona messa esternamente. Il problema era che il percorso non si faceva con il 40, ci voleva il 36. Così ho montato al volo un 36 sram red che avevo in casa. Non appena un po di fanghiglia e erba sono entrati nella catena ciao belli…

Alla fine Pioli se ne va, Zanetti si avvicina prima e mi passa poi… Addirittura mi raggiungono e passano dei G2 partiti dopo la nostra partenza. Peccato perchè per come stavo andando penso che la terza posizione fosse alla mia portata. probabilmente Corradini non l’avrei più ripreso perchè nel cross ho avuto modo di constatare che 10 metri sono lunghi da chiudere. Poi Corradini è uno veramente forte e soprattutto esperto, sicuramente aveva margine. Poco male, è solo la prima gara e pago le conseguenze di voler avuto azzardare nonostante sapessi che avevo poche garanzie con quella corona. Con il senno di poi avrei fatto meglio a dar retta a Balberini che mi diceva di montare il deragliatore, invece ho fatto di testa mia e ne ho pagato le conseguenze. Oggi la bici però è sul cavalletto e vi garantisco che da qui alla fine del Trofeo prima che perdo anche una sola posizione perchè mi cade la catena bisogna che la catena si sciolga e il cambio scoppi! Comunque gran divertimento, 150 partenti totali in un posto ed un percorso degni di un Superprestige Belga! E poi alla fine, dopo esserci scannati in bici…

Tutti assieme a mangiare Gnocco e Tigelle e abbondante Lambrusco come lubrificante… Approposito, ma quello con la maglietta Skoda quanto mangia??? Hahahahaha! Adesso sotto a preparare la tappa di domenica prossima a Montale, circuito di paletti. Domani mi arrivano dei super Tubolari dalla Challenge, con qualsiasi condizione atmosferica sarò pronto! Vaiiiiiiiiiiii!!!

 

(per le foto si ringrazia il fotografo ufficiale del Trofeo Giorgio Iotti ed il mio amico Andrea Carra)

Settimana un po particolare questa. Mi sono fatto controllare il problema che mi era venuto all’Avesani e detto sinceramente non ci ho capito molto. Ho sentito 3 pareri di medici competenti e le diagnosi sono tutte diverse. Quindi per ora continuo il mio solito tram tram nell’attesa che il dolore si torni a manifestare. Se dovesse farlo andrò a fare immediatamente un ecografia. Per ora la diagnosi più probabile è quella che vorrebbe che fosse stato un infiammazione dell’appendice. Speriamo di no!

Comunque ho continuato ad allenarmi come se nulla fosse. Lunedì scarico + podismo. Martedì un allenamento con ripetuta alla FTP in pianura. Ieri un allenamento di tecnica in ciclocross. Oggi un ottimo allenamento di capacità anaerobica. Oggi l’allenamento mi è venuto bene. Specialmente negli step da 2 minuti dove ormai riesco a tenere il wattaggio richiesto molto meglio che qualche settimana fa. Domani c’è l’esordio stagionale in ciclocross. Gara in notturna presso l’Acetaia Leonardi di Magreta. Sicuramente non sarà una grande gara la mia, ci arrivo con un grosso carico addosso e senza quel cambio di ritmo che nel ciclocross è essenziale. Però vedrò di fare il meglio possibile e inizieremo a capire i valori in campo anche degli avversari. Per chi è della zona penso che sia un bell’evento che meriti di essere visto di persona, quindi, venite numerosi!

Questo inizio settimana è stato piuttosto aggressivo dal lato dell’allenamento. Lunedì seconda seduta di podismo che come solito mi lascia ancora segni nelle gambe dopo vari giorni. Però dai stavolta sono andato decisamente meglio e nonostante un po di mal di gambe il miglioramento nel recupero è stato netto rispetto settimana scorsa. Molti mi chiedono se posso mostrare grafici degli allenamenti, così, compatibilmente con il tempo e soprattutto la voglia ogni tanto posterò immagini prese da WKO dei miei allenamenti più “particolari”

Ieri ad esempio avevo in programma un NP-W2. NP sta per Neuromuscolar Power. W2 significa che degli allenamenti di potenza neuromuscolare questo è il numero 2. Semplice. L’allenamento prevedeva 3 ripetute 15+15 da 10 minuti. Quindi una ripetuta è lunga 10 minuti e all’interno dei 10 minuti l’esercizio prevede 15 secondi di scatto al 200% della FTP + 15 secondi di recupero. Il tutto ripetuto appunto per 10 minuti. La prima l’ho fatta in pianura, la seconda e la terza in salita. Svolgimento molto buono. Nel finale ho poi fatto 3 volate massimali con obbiettivo 350% della FTP da 10 secondi l’una con recupero di 2 minuti.

Oggi invece ho fatto un allenamento pro-ciclocross. Una ripetuta lunga da 35 minuti con obbiettivo il 100% della FTP. Ho iniziato la ripetuta in pianura per circa 22 minuti poi ho finito in salita da Torre Maina a Puianello. Alla fine 337 watt medi e obbiettivo raggiunto nonostante avessi ancora un buon margine per poter continuare dello stesso passo fino certamente a 50 minuti, ma il vento e le nuvole minacciose mi hanno fatto deviare verso casa. Nel rientro ho fatto 4 rampe da 1 minuto nello strappo di Via Fabbri con obbiettivo il 150% della FTP in fuori sella. Anche qui tutto bene. Direi che quest’anno inizio la stagione di cross con una base nettamente superiore a quella dello scorso anno, dove il mio limite era appunto nel riuscire a mantenere il passo dopo i primi 20 minuti dove di solito ci sono scatti e controscatti fuori dalle curve per prendere le posizioni. Sicuramente le prime gare soffrirò molto i cambi di ritmo, ma la base è buona quindi dovrei adattarmi bene.

Dal lato ciclocross ieri mi è arrivato il nuovo telaio: Ridley X-Night. Oggi ho ritirato i componenti e domani la monto. Attacco e manubrio ho preso Zipp Service Course, in alluminio per evitare rogne. Gruppo naturalmente Sram Red. Guarnitura sempre Sram Red con la quale sto facendo alcuni test che per il momento non svelo ma se dovessero andare a buon fine saranno una vera figata! Freni, dato che gli Avid Ultimate non li ho trovati, rimarrò sugli FSA in carbonio. Ruote ne ho le Vision Trimax30 tubolar in alluminio già iper collaudate lo scorso anno che le monterò con i Challenge Limus per le gare con fango, e poi ho comprato un paio di Bontrager XXX Lite in carbonio a basso profilo che le monterò con i Challenge Grifo per le gare con terreno asciutto. Non vedo l’ora che iniziano le gare del Trofeo Modenese di Ciclocross, ci siamo quasi!!!

Ieri sono andato a correre con Fanton a Soave. Gara in linea di 65 km con 2 salite. Alla fine si è rivelata una gara veramente tosta. Breve. Ma in appena 65 km abbiamo fatto 1.200 metri di dislivello fatti chiaramente a super tutta! E’ stata una gara bella, organizzata bene e con un percorso molto divertente. Forse l’unica cosa che potevano evitare era il primo tratto dietro macchina. Il percorso era su di una strada molto larga, senza pericoli, e nel tratto di salita poteva venirci una prima selezione che avrebbe permesso di affrontare la prima salita vera con un passo diverso. Invece siamo arrivati ammassati sotto la salita e per fare selezione è stata presa veramente a super tutta.

Come si può vedere dal grafico del file della mia gara su WKO, i dati del Quarq non mentono. Primi 20 minuti della salita fatti a 362 watt normalizzati. Praticamente 5 watt/kg e qualcosa. Ma il dato interessante è sulla FC: 180 battiti medi, 188 battiti massimi. Solitamente non supero mai i 175 medi sui 20 minuti, sintomo che la gara era veramente tirata ma che comunque io ci sono arrivato in ottime condizioni. Altro dato interessante è quello sui primi 45 minuti (15 minuti di pianura dopo il via volante + 31 minuti della prima salita fino al valico) dove ho fatto 345 watt normalizzati. Valori veramente ottimi per quello che mi riguarda, valori che non avevo mai raggiunto prima.

Questo però non è stato sufficiente per riuscire a svalicare con i primi. Infatti se nei primi 20 minuti sono riuscito a tenere il gruppetto dei primi 15 a circa 20/30 secondi, sempre a vista, non ho avuto la forza di rientrare quando la strada ha spianato prima di riprendere a salire per gli ultimi 2 km di salita. In quel tratto, anche contro vento, mi sono andati via e non c’è più stato speranza di rientrare. Così ho fatto gruppetto con alcuni ragazzi e ci siamo lanciati in una discesa veramente veloce dove ho toccato quasi i 90 km/h. In fondo ci siamo raggruppati e da dietro sono rientrati in diversi complice anche il fatto che come al solito eravamo in 3 a tirare nei soli 10 km di pianura che dividevano la prima salita dalla seconda. Poi inizia la seconda salita e mi accorgo di avere ancora un ottima gamba. Dopo un chilometro però decido malauguratamente di togliermi gli occhiali perchè con il sudore ormai non ci vedevo più. Sbaglio la tasca e mi cadono. Così mi fermo attendo che sfili tutto il gruppo, appoggio la bici, raccolgo gli occhiali e riparto. Vedo Fanton che passa così quando riparto cerco di rientrare. Nonostante il fattaccio riprendo subito con un ottimo ritmo, salita pedalabile quindi di quelle che piacciono a me. Dopo circa due chilometri riesco a riaccodarmi al gruppo. C’è un ammiraglia che mi divide dalla coda dove c’era anche Fanton. Così in un tornante l’affianco per passarla. Il tipo alla guida si deve essere spaventato e ha tirato dritto così sono andato a finire giu dal fosso contro il muro. Che spettacolo! Riparto senza danni. Termino la salita ed inizia la discesa. Cerco di rientrare nuovamente con altri 2 ragazzi che erano attardati. In fondo ad un rettilineo c’è una deviazione, l’Alpino di guardia al bivio non segnala nulla così noi andiamo dritti. SBAGLIATO! Bisognava girare! Torniamo indietro e riprendiamo. Ormai c’era poco da fare e in fondo la discesa c’erano solo 3 km per arrivare all’arrivo. Facciamo la volata e riesco almeno quella a vincerla abbastanza facilmente.

All’arrivo termino la gara in 1h53′ totali. Dopo aver bevuto Fanton mi va a prendere il cartellino e quando torna mi dice che non lo trovano. Facciamo un giretto di defaticamento poi vado a vedere di ritrovare il cartellino. Hanno sbagliato numero. Io ho il numero 190 ma il chip che mi hanno assegnato ha un altro numero. Il tipo alle iscrizioni inizia a spiegarmi tutta una storia in dialetto Veneto. Capisco che hanno scazzato la classifica. Del resto il chip era WINNING TIME quindi non ne avevo dubbi! Visto che ero arrivato subito dietro a Fanton e che lui era arrivato 65esimo non mi pareva il caso di stare a fare polemica, quindi annuisco, spiego che non ho intenzione di fare reclamo, mi mangio una torta sbrisolona al ristoro intera, bevo una bottiglia di fanta e ce ne torniamo a casa allegramente!

Nonostante tutta una serie di sfighe, mi sono divertito, ho fatto tanta fatica ma ho visto ancora un altro miglioramento rispetto ad un mese fa. Grazie a questi dati oggi ho aggiornato ancora la FTP e adesso non mi resta che continuare di questo passo per presentarmi pronto alla Granfondo d’Italia a Carpi!

Spesso produrre molti watt in gara non è direttamente proporzionale alla posizione in classifica. La gara di oggi a Magazzino ne è stata la dimostrazione, purtroppo. Gara tutta ad inseguire quindi sforzo intenso e prolungato per ottenere un piazzamento poco interessante. Pronti via e sullo stradone di Bazzano iniziano gli scatti. Io, il Nico, Remo e Max avevamo accordato una tattica quindi cercavamo di promuovere una fuga. Ho provato 5/6 volte con Remo e Gradellini ma non siamo mai riusciti ad uscire. Poi stoccata ottima di Max Grazia con Ballestri che riescono ad evadere. Da li in gruppo tirano sempre e solo Tugnoli e Verlicchi fino all’attacco dell’acqua salata. Su questa salita avevo messo in conto di prendere circa una quarantina di secondi da Tugnoli and co. invece sono stato bravo a staccarmi subito nel pezzo duro e poi proseguire del mio passo. In vetta ho contato un distacco di 20 secondi e davanti erano in circa 10 forse meno. Nel pezzo verso Guiglia inizio a tirare piu forte che posso per cercare di rientrare dato che erano veramente a 200 metri. Però ho constatato che l’unico che mi dava il cambio era Fanton e ogni tanto Soli. A Guiglia avevamo già quasi un minuto e da Guiglia a Samone abbiamo tirato solo Io, Fanton e Soli che poi ha iniziato a partecipare all’azione con regolarità. Abbiamo recuperato altra gente che era davanti e iniziato la discesa verso Ponte Samone dove anche li tutti hanno cercato di respirare e tirare i remi in barca. Nel tratto di fondovalle nuovamente stessa solfa in 4 a tirare dato che si era aggiunto Silvio Gradellini che dava delle belle menate. Poi visto che il terreno era tutto a calare, nonostante buchi e rallentamenti vari, anche altri hanno iniziato a dare un minimo di contributo e siamo riusciti a fare qualche chilometro in doppia fila. Inizia Guiglia e chiaramente gente che era a ruota da 60 km vede bene di scattare. Ne ero convinto. Così mi sposto li lascio andare e poi proseguo del mio passo. Dietro a me mi sono accorto che Fanton arrancava un po ma conoscendolo sono salito regolare perchè poi sapevo che saremo rientrati. Infatti verso lo scollinamento abbiamo iniziato a recuperare alcuni staccati e poi nella pianura finale, nonostante davanti tirassero a tutta, con 9 chilometri ai 44,5 di media (in due) siamo riusciti a riprendere tutti negli ultimi 500 metri.

Alla fine 15esimo assoluto, 4to di categoria. Peccato perchè con un po più di collaborazione potevo ottenere un risultato migliore e con molta meno fatica. Nella sfiga comunque meno male che c’era Fanton se no oggi finiva in madonne!

File della gara:

Oggi uscita in gruppo con Davide, Enrico, Alan, Balle e la Marina. Per l’ennesima volta percorso della gara di Magazzeno. Ormai so dove sono i sassi per terra in quella strada. Però è stata buona cosa così ho potuto vedere sulla prima salita cosa succederà in gara. Direi che dai primi sulla prima salita prenderò circa una trentina di secondi. Forse qualcosa in più da qualche attaccante solitario. Dovrò essere bravo a guardare solo il mio Garmin e nient’altro. Poi al bivio del Castello quando si gira per Guiglia li è il momento fondamentale dove dovrò essere capace di rientrare. Da li al bivio di Rocchetta vuole rientrato e poi fino al bivio di Samone bisogna stare li con il culo. Mi sa che sarà dura. Sembra una garetta del cazzo ma per me verrà parecchio dura, specie se come sembra pioverà! Non so cosa succederà spero solo di arrivarci in buono stato. Oggi dopo due giorni consecutivi di riposo era abbastanza di legno. Mal di gambe, difficoltà a respirare mi sentivo un cadavere. Domani, giovedì e venerdì solo uscite brevi agili e in pianura e poi domenica quel che c’è c’è! Senza paura! Vediamo se in questa seconda parte di stagione sono migliorato ancora rispetto la prima, i dati degli allenamenti dicono assolutamente di si, ma è in gara che bisogna vedere il miglioramento!

File allenamento di oggi:

A chi interessa può trovare la traccia del nuovo percorso della Magazzeno – Monteombraro al link seguente della mia pagina Garmin Connect:

http://connect.garmin.com/activity/205861506

Per chi viene, ci si vede domenica!