Oggi appuntamento a Forte dei Marmi per la Cronosquadre della Versilia. Per quello che mi riguarda prima cronometro della mia vita. A portare le maglie della Iaccobike sulla pedana di partenza siamo Io, Gianluca Mittra Frerrari, Mirco Gallo Gallinella, Marco Toni, Paolo Maggiorini e Andrea Beneventi. Arriviamo e noto che l’ambiente è leggermente carico. C’era gente con dei mezzi veramente allucinanti. Ho visto qualche Giant Trinity, alcune Shiv della Specy e in genere roba parecchio specializzata. Noi ci presentiamo in sei con 2 bici da crono (Gallo e Mittra) una bici da ciclocross con manubrio da crono e lenticolare (Toni…un mito), due bici tradizionali con protesi (Maggiorini e Beneventi) e una bici tradizionale (Io). SENZA PAURA! Ci cambiamo in fretta e furia perchè il Mittra non si teneva ed iniziava ad andare in processo di fusione del nocciolo, quindi, via a scaldarci. Nemmeno da dire A TUTTA! Terminato il riscaldamento ci portiamo alla partenza, salutiamo gli amici della Nuova Corti, Paletti ecc ecc.. poi ci posizioniamo sulla pedana. Ultime raccomandazioni circa la strategia da adottare nei primi km e via. Nell’arco di pochi secondi la strategia se ne va a farsi fottere e inizio ad intravedere facce spiritate nelle prime posizioni. 50 km orari fissi fino alla prima rotonda posta a 6 km. Un calvario per me, stavo morendo. Facciamo la rotonda e un po il vento in faccia un po che gli animi si erano sgasati ci posizioniamo su una velocità attorno ai 43-45 km/h ma appena il vento lo permetteva la velocità saliva. Nei chilometri successivi mi riprendo. Come preventivato sto abbastanza coperto, avanzo solo in qualche occasione per dare il cambio quando mi accorgo che qualcuno era un po in difficoltà. Comunque via via che andiamo mi tranquillizzo perchè noto che andiamo ad una velocità molto buona (contro vento), con cambi regolari e soprattutto nessuno che fa manovre strane. Siamo perfetti. Dietro Romano con il fischietto ci urlava “muovetevi caproni” così avevamo anche una sorta di incitamento morale. Se devo essere sincero gli unici due errori li ho fatti io, il primo quando ho capito troppo tardi che stare dietro a Mirco era troppo svantaggioso per me visto il divario di altezza quindi mi trovavo all’aria nonostante fossi a ruota così quando passavo a tirare ero già al gancio, il secondo quando mi sono alzato sui pedali per rilanciare e per poco non stendo il Mittra che mi era a ruota… Comunque arriviamo alla rotonda di Viareggio con il morale alto per l’ottima prestazione fatta fino a quel momento e con l’obbiettivo di riuscire a migliorarla visto che con il giro di boa avremmo avuto il vento a favore. Mirco è stato bravissimo ad amministrare bene il gruppo incazzandosi quando doveva ed incitandoci quando era il momento giusto. Facciamo la rotonda, ci disuniamo ma con due urla riusciamo a ricompattarci tutti. Prima trenata del Mittra, poi Toni e io inizio a prepararmi perchè come avevamo stabilito io dovevo entrare in azione negli ultimi 10 km circa. In quel momento sento un ciocco fortissimo e vedo: Paolo che vola per terra, Mirco che inizia a rotolare e il Mittra che rotola sopra a Mirco. Io riesco con una frenata a fermarmi sul marciapiede e dietro Andrea passa sopra la bici di Paolo ma resta in piedi. Sinceramente ci metto un attimo a capire cosa cazzo fosse successo, ma lo stato dei fatti era che tre di noi erano grattugiati per terra. Organizzazione gara PERFETTA, dopo 5 secondi avevamo addosso due addetti alla sicurezza che ci aiutavano a rimetterci in piedi e uno stava già chiamando l’ambulanza. Veramente complimenti con 200 squadre non è facile avere un servizio così veloce e organizzato, bravi veramente meritate tutto il mio rispetto! Anche oggi ho avuto la riprova che in Toscana le gare sono sempre organizzate alla perfezione. Comunque fortunatamente tutti si alzano ma guardandoci in faccia eravamo un po spaesati perchè nessuno aveva capito nulla. Sguardi persi nel vuoto, vedo che danni gravi non ci sono, così invito tutti a riprendere con calma e a non pensarci sopra perchè tutti avevano facce veramente spaventate. Risaliamo e Paolo, Andrea, Toni e il Mittra riprendono subito io invece sarà stato lo spavento non riuscivo più a pedalare. Mi sono serviti circa 10 minuti per riprendermi penso che lo spavento mi avesse come bloccato i nervi. Mirco invece non è venuto ha preferito pedalare da solo. Mi è dispiaciuto veramente tantissimo per tutti, ma in particolare per Mirco che aveva fatto una gara della madonna dava delle trenate paurose e si vedeva che aveva una gamba fotonica oggi e invece è andato per terra. Quando siamo arrivati piangeva dal dispiacere mi è dispiaciuto tantissimo. E’ vero che l’importante è aver salvato le ossa però, come a me di questa gara non me ne fregava niente, a Mirco il Mittra e Marco importava molto ed era un sacco che se la preparavano e sono cose che dispiacciono! E’ stato veramente un peccato. Fino al momento della caduta avevamo una media di 45,6 km/h che per come eravamo messi come squadra e per quanto l’avevamo preparata stavamo andando a fare un risultatone eccezionale. Veramente un gran peccato. Alla fine però un minimo di soddisfazione l’abbiamo avuta nel essere consci che fino a quel momento avevamo fatto tutto bene, senza casini. Il massimo possibile con i mezzi che avevamo a disposizione.
Comunque un po di Iaccobike c’è andata sul podio. Stefano Nicoletti detto “vi ho purgato ancora…” ha vinto la classifica assoluta assieme ai suoi compagni di battaglie contro il tempo del team Bike Evolution alla media di 51,2 km/h…della serie: noi non sentiamo la catena! Faccio i complimenti anche al team della Nuova Corti che ha messo una squadra al 6^ posto assoluto, ma anche la squadra di Fabietto che ci teneva il fiato sul collo a noi è andata veramente forte. Complimenti ragazzi!
Domenica prossima si va alla Granfondo di Cervia auspicando che la sfiga se ne resti a casa!