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Tra 24 giorni c’è la prima gara del Giro delle Regioni: la Granfondo Internazionale Laigueglia. Una gara da 120 km e circa 1800 metri di dislivello e 4 salite. Certo ninte a che vedere con la Oetztaler o la MDD, però al 10 di febbraio è già una gara sufficientemente impegnativa. Qui se non smette di nevicare la vedo grigia riuscire ad avere una preparazione adeguata al periodo. Vediamo come butta nei prossimi giorni, per ora mi rifugio a fare forza in palestra.

Da voi che tempo fa?

Bellissimo weekend di gare quello appena finito e per quello che mi riguarda concludo questa prima parte di stagione con un ottimo risultato ed un altrettanta ottima condizione. Questo weekend avevo deciso di prendere parte alla classifica combinata delle Valli Parmensi, quindi, cronometro al sabato e percorso light alla domenica. Ottima scelta, mi sono divertito alla grande!

Iniziamo dal sabato. Mi presento a Langhirano con Alle Tardini in anticipo per fare tutto con estrema calma. Forse pure troppa anche perchè le partenze ritardano di 20 minuti. Percorso atipico. 10 km a scendere, 2 km in pari, 3 km a salire con l’ultimo km al 4%. Faccio un giro di riscaldamento, poi attendo di partire. Mi raffreddo un po troppo ed infatti appena partito avevo mal di gambe. Sapendo di dove fare la due giorni il venerdì avevo fatto riposo sapendo così che al sabato sarei stato un po legnoso. primi km difficili poi ho preso il ritmo. Ho sbagliato la curva prima del ponte ma tutto sommato ho pedalato sempre su ottimi watt. Poi nel tratto finale ho cercato di dare tutto e sono arrivato in crescendo. Alla fine le classifiche le hanno divise in serie e io ho vinto la cronometro di seconda serie. Vittoria di scarso prestigio ma come diceva quello conta esserci!

Alla domenica via per il percorso Light. Caldo torrido per i miei gusti, fortuna che mi fermo ora con le granfondo. Al via dietro moto mi stavo preoccupando. Mal di stomaco e cattive sensazioni. Poi con un bel ruttone di quelli Fantozziani ho risistemato le carte in tavola e ho iniziato a giocare la partita. Nella prima salita, scostantissima c’è stata un bel po di rumba. Davanti Sargenti scattava ad ogni strappo e dietro tutti ad inseguire. Però con l’andare dei km ho trovato gamba e mantenevo il primo gruppo con del margine. Al bivio dei percorsi io ho girato e con me circa una trentina di altri tra cui tutti i migliori compreso il mio compagno Max Grazia. Inizia un tratto infinito a salire e dopo un apparente tregua inizia la rumba. Scatti e controscatti. In questa fase ho corso di rimessa nei tratti in salita risparmiando energie preziose per poi riportarmi sotto non appena spianava. Poi uno della Monegliese con uno della Pulinet e Max hanno iniziato a scannarsi e ho passato 10 km di pene dell’inferno dove mi sono cotto. Alla fine prima dell’ultima salita eravamo in circa 20 di cui uno in fuga con 10 secondi di vantaggio. Così nel tratto prima della salita ho tirato a tutta per cercare di arrivargli sotto e favorire un azione di Max. Inizia la salita e partono a tutta e mi stacco dopo 1 km. Peccato non averla conosciuta se no con il senno di poi avrei cercato di tenere duro visto che spianava. Ma con i se e i ma non si fa niente così allo scollinamento avevo circa 30 secondi. Ho cercato di inseguire ma davanti andavano in fila e per me non c’erano speranze. Mancavano 10 km e ho cercato di andare il più forte possibile per evitare di farmi riprendere dietro dal gruppetto di Sacchetti. In questa fase mi sono reso conto quanto serva fare le cronometro. Soprattutto a livello mentale. Mi sono messo ai watt che avevo battezzato di poter tenere e via menare. Purtroppo dietro erano 6 e andavano d’accordo. Ai 500 metri mi hanno preso e passato. Io ero finito. Ma ero anche contento e soddisfatto. Ho fatto una gran gara e se avessi corso con maggior opportunismo avrei ottenuto un risultato completamente differente. Ma non ci sono problemi, i risultati verranno, l’importante è l’essere consapevole che ora si può iniziare a pensare di allenarsi per raggiungere dei risultati di tutto rispetto per il futuro. I dati del Quarq sono veramente ottimi. Ho fatto il mio record di watt normalizzati in gara: 312 e comunque per la prima volta sono arrivato a giocarmi un piazzamento fino a 10 km dall’arrivo in una gara che era stata fino a quel momento tiratissima. Ottimo!

Alla fine del weekend questi i risultati classifiche alla mano:

CRONOMETRO DELLE VALLI PARMENSI: 1° posto categoria Junior s.s.
GRANFONDO VALLI PARMENSI (Light): 26° posto assoluto, 4° posto di categoria Junior
COMBINATA DELLE VALLI PARMENSI: 3° posto categoria Junior assoluta

Oggi avevo in programma un allenamento abbastanza intenso per farmi lavorare su una delle mie carenze, ovvero, mantenere la potenza di soglia su più salite anche in successione. Purtroppo in gara, nonostante sulla prima salita riesco a fare sempre delle prestazioni molto buone poi ho un vistoso calo nelle successive. Già da alcune settimane sto lavorando per colmare questa carenza ed oggi ho iniziato ad intravedere qualche buon miglioramento. Due settimane fa ero riuscito a fare 3 ripetute sopra soglia da 10 minuti sui Barighelli ma comunque nell’ultima ero andato leggermente sotto. Oggi invece 4 ripetute da 10 minuti su Via Spino con watt sempre abbondantemente sopra soglia. Non ho mai sofferto e non ho mai avuto la ripulsione di voltare la bici e tornare a casa, segno che avevo ancora un po di margine. Unico difetto a parte la prima, nelle successive non sono mai riuscito a stare sopra le 70/75 pedalate medie. Ci lavorerò prossimamente. Nel finale dell’allenamento ho fatto altre 4 ripetute di capacità anaerobica con obbiettivo 200% della FTP per 30 secondi. Fatte in maniera ottimale e senza cali. Potevo farne ancora almeno 3 ma dovevo rientrare al lavoro. Alla fine è riuscito un ottimo allenamento con valori interessanti. Andiamo avanti con obbiettivo Granfondo delle Valli Parmensi.

       

Innanzitutto prima di iniziare a parlare della gara mi sembra doveroso ricordare o informare chi non lo sapesse che ieri alla Granfondo Matildica c’è stato un grosso incidente nelle fasi iniziali di gara. Non ho visto cosa è successo e ho sentito diverse voci al riguardo, quindi, per evitare di scrivere cose “per sentito dire” mi limito a riportare che il gruppo in una semicurva nei pressi di Albinea si è scontrato con una vettura. Ci sono stati diversi coinvolti, circa una trentina, di cui un ragazzo di Sportissimo in gravi condizioni tuttora ricoverato in rianimazione con prognosi riservata. Una ragazza con diverse fratture e tanti altri sempre feriti. Avrei piacere che chiunque abbia notizie più precise circa come sono avvenuti i fatti, le persone coinvolte, informazioni utili circa l’incidente, sfoghi di incazzature varie, proposte e/o consigli, risponda a questo post. E’ sufficiente scorrere in basso il post e lasciare una risposta inserendo un nome ed eventualmente una mail. Il vostro messaggio sarà così reso pubblico e potremo dar vita ad una discussione utile.

Della mia gara invece posso esserne soddisfatto. Mi ero prefisso l’obbiettivo di provare una fuga per anticipare la salita di Baiso e così è stato. A Scandiano prima della rotonda sono scattato e ho poi proseguito con Enrico, Gradellini ed una ragazzo della Avesani. Il mio contributo alla fuga è stato medio/basso forse ho dato 4 cambi, ma Enrico tirava come un camion e il percorso ondulato non aiutava a recuperare a ruota. Abbiamo avuto il gruppo sempre a tiro fino allo strappo della Minghetta dove lo abbiamo fatto veramente a tutta. Li abbiamo preso un bel vantaggio che mi ha poi permesso di iniziare la salita di Baiso con margine e farmi prendere a circa metà. Una volta raggiunto mi sono messo a ruota. Ho faticato nella discesa di Roteglia ma arrivati in fondo ci siamo riuniti. Gruppo di circa 50/60 unità. Siamo proseguiti regolari fino dopo Lugo poi qualche scatto e tentativo sempre riassorbito. Al rifornimento prima di Cerredolo un ragazzo dell’Avesani è partito forte e l’ho seguito. Ci siamo ritrovati in 3 nuovamente in fuga e al bivo abbiamo girato in due per il medio. Lui non tirva e non mi sembrava il caso di spremermi ulteriormente. Al culmine dello strappo di Ponte Secchia ci hanno ripreso ed eravamo circa una 40tina. Da li siamo andati regolari fino alla Gatta poi seconda salita. L’ho presa forse con troppa riserva, anche perchè pensavo che in cima ci fosse da proseguire sullo strappo di Felina, invece si andava giù per la nuova strada. Così ho scollinato con 100 metri dai primi e sul viadotto c’era un vento contro della madonna. Quelli dietro di me si sono rialzati quasi tutti così ho inseguito per alcuni kilometri poi non riuscendo a rientrare da solo ho preferito attendere dietro per provare una rimonta, tanto i primi erano vicini, invece nulla dietro c’era un buco enorme alla fine il primo ad arivare è stato Silvio e con lui ho poi proseguito fino all’arrivo. Chiaramente da soli non siamo rientrati e il vento non ci ha aiutato. Così come le discese, condizioni veramente disastrose. Peggio dello scorso anno. All’arrivo ho tagliato il traguardo in 42esima posizione assoluta, 7 di categoria. Ho buttato un po al vento, in tutti i sensi, una posizione nettamente migliore, ma le gare sono così e io per il momento per restare con il primo gruppetto devo fare tutto al 110% perchè la mia condizione non mi permette nessun errore. Se faccio un errore mi stacco. Purtroppo resto li con nessun margine sempre a tutta. Però dai sono contento, alla gara di Piacenza il gruppo che tengo ora mi aveva staccato dopo 2 kilometri. Adesso ho un mese di tempo per arrivare alla GF delle Valli Parmensi. Un mese in cui riposare un po e riprepararmi per avanzare ancora di uno step che mi darà la possibilità di gestire la gara con un po più di margine d’errore. Comunque sono contento, per la prima volta in assoluto mi sono ritrovato in fuga ad una Granfondo. Per pochi kilometri, ma giusto quelli che mi hanno permesso di essere poi con i primissimi in fondo alla discesa dopo la prima salita. E’ sempre una soddisfazione riuscire a fare quello che si era programmato! Andiamo avanti!

 

Dai pòr, dopo la gara di Brescia di domenica non si può saltare quella del martedì! Il primo maggio, come di consueto, su Radio Bologna va in onda la Dieci Colli, arrivata quest’anno alla ventottesima candelina. Max Team schierato al gran completo e pronto per la guerra, compreso pure un bellissimo stand con l’esposizione del nuovo marchio di bici disponibile in negozio: Argon18, fantastiche! Arrivo alla partenza di questa gara con il peso della precedente ancora addosso. Gambe stanche forse anche a causa delle due ore di acqua presa domenica. Comunque devo onorare la mia presenza ed il mio pettorale, 67! Alla partenza decido per maniche e braghe corte senza manicotti. Solo un gilet smanicato e la maglia intima in carbonio della Hicari che cari signori ve la consiglio alla grande se volte essere leggeri e protetti dall’aria. Quando tutto è quasi pronto un idea aggiacciante mi soviene alla mente. I-L-G-A-R-M-I-N ? ? ? Nooooooooo!!! Ho scordato il Garmin a casa sotto carica! Fanculo!

Pronti via subito velocità alta ma la strada ampia e dritta e l’essere da subito avanti non mi ha complicato la vita. Scatti controscatti e tentativi ma nulla di così eclatante. Arriviamo sotto la salita di Monte Pastore veramente forte. Ma poi cala la velocità e facciamo i primi 500 metri a metà gas. Brutto segnale. Bruttissimo. Infatti appena finisce il primo drittone vai…disco samba e un po di rumba arriva il corridore dalla Jungla! Passo dal pedalare in cazzeggio ad essre a tutta con la sella in culo in mezzo nanosecondo. Che belle cose che ti possono capitare in bici. Mal di gambe della madonna e iniziano a venirmi in mente tutti i motivi buoni e validi per cui sarei potuto e dovuto restare a letto. Mi dicevo adesso aspetto la Marina. Poi no la Marina mi cava sono messo da culo aspetto Fiore. hahahahahaha!!!! In quel momento la provvidenza mi ha inviato Salli. Quando mi ha passato era con uno della MGKVis. Mi ci sono infilato dietro e ho stretto i denti fino alle case, poi leggera spianatina e finale di salita. Li ci riprende il gruppettino della Gentili. Ultimo strappetto e capisco che inizio a pedalare un po meglio. Arrivati sopra due cambi con Salli e quelli della Prestigio e rientriamo sul gruppetto della Rinaldi. A Tolè altro strappetto di 2 km tirato veramente forte da Pareschi ma li capisco che il momento brutto era passato ed inizio a pedalare decentemente. Verso la ditta dell’acqua mi porto davanti e temendo di fare la fine di domenica in discesa cerco di scollinare per primo. Oggi però avevo messo la pressione leggermente più bassa. 5,5 bar. Tipo ciclocross. Infatti in discesa zero problemi, in salita un po di più mi sentivo tipo su una biammortizzata ma poco male. Per tutto il falsopiano che porta alla deviazione dei percorsi ho tirato assieme ad un ragazzo della Due Ruote e abbiamo ripreso qualche personaggio staccatosi dal gruppo davanti. Poi falsopiani vari e ultima discesa che porta a Savigno dove Pareschi l’ha presa a tutta e per poco non mi cavo. Fortunatamente ero rimasto dietro con Zampa, Manservigi e Melloni e siamo rientrati alla veloce. Fin sotto Montemaggiore tutto uno scatto nei denti di un tipo che non conosco, due della Hicari e Pareschi. Poi prendiamo Montemaggiore. Alè, vai! Non sento la catena infatti prendo 10 secondi pronti via. Altri 10 secondi sul pezzo duro e altri 10 in discesa perchè ero talmente cotto che non vedevo le curve. Scherzi a parte sono salito del mio passo cercando di aumentare verso la fine. Così è stato e dopo la discesa in un kilometro sono rientrato. A dire il vero me la ricordavo molto piu lunga differentemente avrei spinto un po di più per non dover rischiare nella discesa che non era il massimo. Da li fino ai gessi procediamo con un buon accordo. Siamo circa una decina. Forse 12. Poi ai gessi sulla salitella vedo Melloni che parte così via dietro. Prendiamo 100 metri di vantaggio ma dietro tiravano e io sinceramente non avevo più una gran gamba per poter dare un contributo significativo, mi spiace perchè lui invece ne aveva peccato. Ci riprendono e parte Zampa. Alè. Borsari cerca di inseguire e chiede collaborazione ma io detto sinceramente Zampa non lo vado a prendere, troppo mitico nei suoi attacchi alla Gilbert. Però si fa 3 km alla pecora ma ai 100 metri dall’arrivo lo riprendiamo. Parte la volata, mi sfilo perchè non ne avevo, guardo Zampa che mi dice: “Ghila porco …..” hahahahahaha! Concludo in 37^ posizione assoluta, 7^ di categoria, nel gruppo del 25^ a 7 minuti dal vincitore. Considerato che due giorni prima avevo fatto un altra Mediofondo sotto un diluvio non è un cattivo risultato, anzi, è un ottimo risultato. Però ho sempre sti rammarichi dimmerda. Su Monte Pastore come sempre mi capita sulla prima salita, mi cavano in cento. Incredibile. Io mi rovino le gare tutte nella prima salita. Devo allenarmi per evitare questo. Adesso faccio la Mediofondo Della Ceramica (che iddio ci risparmi) e poi rifinitura per la Nove Colli dove stavolta nel medio devo andare a tutta! Comunque inizio ad essere moderatamente soddisfatto dei miei risultati, quest’anno non riuscirò ad arrivare dove voglio e dove sono sicuro di riuscire ad arrivare il prossimo anno, ma penso che con ancora un po di allenamento e gare posso limare quel pochino che mi permetterà di fare un piccolo balzo in avanti.

  

Che razza di una gara quella di Brescia! Un bel percorso quello da me portato a termine. Forse un po troppo veloce. Ma comunque carino. Vogliamo però parlare della partenza dietro macchina? Dov’era la macchina? Vogliamo parlare dei primi 25 km di pianura? Rotonde, buche, passaggi a livello, dossi e chi più ne ha più ne metta. Solo un folle può partorire l’idea di mandare 2000 e passa persone in mezzo ad una bolgia simile. La scusa che la gente deve prestare attenzione cari signori non funziona a casa mia, a casa mia funziona il detto di non creare situazioni di pericolo. La quantità di gente con ruote rotte in mano, gente caduta per schivare borracce testimonia quanto da me sostenuto. Ma se anche una persona volesse perdonare questa “distrazione” iniziale dell’organizzazione; vogliamo parlare degli ultimi 15 km? Delle macchine in ambedue i sensi di marcia. Il mio gruppetto viaggiava a 10 minuti dal vincitore. Abbiamo fatto 5 km senza staffetta in una specie di tangenziale con traffico totalmente aperto. Io penso che se le gare fossero gratuite potrei anche immaginare di ritrovarmi in situazioni del genere, ma con quello che costano di iscrizione no! Sono cose inaccettabili.

Veniamo alla gara. Parto in prima griglia con il numero 90 grazie ad uno strepitoso Stefano Baiesi. Piccola parentesi: se sei un amatore e vai a fare le Granfondo e ti succede di imbatterti in Stefano Baiesi hai il culo più grosso sulla faccia della terra! Hai la prima griglia garantita anche se, come mi ricorda Corfoco, sei una pippa come me! Se poi ti succede che nella stessa squadra ti imbatti pure in Davide Montanari hai un doppio grosso culo. Ti cambi al caldo sul suo camper! Sempre che non ci sia Fabione Tinelli. Perchè se sei un amatore e ti imbatti in una squadra dove il fornitore tecnico è Hicari hai un triplo grosso culo. Ti cambi, ti lavi e ti stravacchi sul motorhome. Riassumendo, anche se sei una pippa come me, ma hai il culo di correre con Max Team te la passi alla grande come se fossi uno forte per davvero. Tiè! Chiusa parentesi.

Pronti via e disco samba! Curve a gomito, rotonde che ispiravano rilanci e attacchi vari. Per i primi 25 km sono veramente a tutta e procedo cercando di schivare borracce e gente che va per terra. Macello. Attacca la prima salita e io chiaramente sono indietro. Recupero e sotto al cavalcavia sono abbastanza avanzato. Passo i 10 minuti più duri della mia breve vita ciclistica a cercare di non mollare. A pensare che sarebbe finita presto. Ma non mi auto-convinco. 8 km di salita sono lunghi anche se pedalabile. Calo un po e cerco di salire più forte che posso. Fino a quel momento 390 watt medi e passo a 330. Il primo gruppo se ne va ma nemmeno troppo avanti. Così mantengo il mio ritmo e cerco di rientrare in discesa. Strada bella larga e asciutta. Riesco a fare delle belle traiettorie dietro alla moto e a valle rientro. Procediamo veramente forte lungo questa valle che scendeva lievemente. Poi inizia la seconda salita di circa 6 km. Abbastanza facile pure questa. Anche questa presa come fossimo in pianura. Fortunatamente quando giriamo la prima curva arriva un bel vento contrario laterale. Così davanti si calmano un attimo e io a ruota sono riuscito a salvarmi abbastanza bene. Quasi in cima però inizia a piovere. Seconda discesa bagnata. Probabilmente avendo gonfiato gli Hutchinson con una pompa non mia ero stato troppo abbondante con la pressione. Risultato faticavo a curvare e perdevo continuamente aderenza con l’anteriore. Perdo il gruppo e devo attendere dietro. Arriva il gruppetto della Rinaldi e via con loro. Alla deviazione rimaniamo comunque una trentina. Affrontiamo la terza salita che comunque era facile e corta, circa 2,5 km. Nessun problema, anzi, la tiro assieme ad uno della Kuota e uno della X-Bionic. Ancora discesa dove ho grossi problemi ma riesco a rientrare nella piana successiva. Poi ultima salita di 6 km pedalabile. Fatta tutta di 52 ma veramente fortissima. Sempre attaccati ai 30 km/h ho patito le pene dell’inferno. Tirava un dilettante fuori gara che ho stramaledetto in tutte le lingue del mondo. Arrivati in cima discesa sotto al diluvio. Traffico in senso contrario. Asfalto scivoloso. Ci siamo selezionati e rimasti in circa una ventina. Io sono riuscito a rientrare dopo 2 km di inseguimento dovo ho sputato anche il cuore. Da li poi abbiamo tirato bene o male tutti fino all’arrivo in condizioni di sicurezza veramente precaria. Ultima curva non ci siamo fatti mancare la cadutina, fortunatamente evitata, e poi arrivo. 54esimo assoluto e 10 di categoria. Risultato che mi soddisfa a metà. Il livello era alto e la gara è stata presa veramente a tutta dall’inizio quindi bene così. Però continuo a perdere posizioni per cavolate. Tipo in discesa o tipo sulla prima salita dove non riesco mai a carburare velocemente e i primi ciao ciao se ne vanno. Vabbè ci lavoreremo per ora dai…accontentiamoci!

Termina qui il mio primo Giro Delle Regioni. Ho colto il mio obbiettivo al massimo. Seconda posizione categoria Junior nei percorsi medi. Meglio di così non si poteva proprio. Vince la mia stessa categoria il mio compagno Massimiliano Grazia. Grandissimo Max Team!!!

Di seguito le 3 salite principali del percorso medio. Clicca per ingrandire:

  

Che bello finalmente è venuto il sole e il caldo! E adesso inizia una settimana piena di gare! Domani Granfondo delle Valli Bresciane, martedì Granfondo Dieci Colli, sabato una gara in circuito e domenica prossima Granfondo della Ceramica. Ci arriverò trascinandomi, ma chissenefrega! Adesso parto per un allenamento breve sotto le due ore assieme a Fanton, direi che facciamo il giro della Spiaggetta. Poi lavaggio bici, preparo il borsone, mi guardo il Giro di Romandia e stasera carnazza a casa di Carra. Siamo perfetti.

A proposito di lavaggio bici, ho in prova il cavalletto della Tacx. Il T3050. E’ un prodotto veramente eccezionale, facile da montare, regolabile, girevole e soprattutto molto stabile. Un prodotto che consiglio a tutti quelli che necessitano di fare, oltre al lavaggio bici, anche un minimo di manutenzione. Il prezzo sui 150 euro.

Arrivavo all’appuntamento con questa Granfondo con una buona preparazione di base ma con delle prestazioni opache nelle precedenti gare. Quest’anno la stagione invernale di ciclocross ha avuto i suoi pro ma anche i suoi contro. Il contro è stato che sono un po in ritardo nella preparazione su strada perchè ho dovuto necessariamente riposare e staccare. Mi ero prefissato la granfondo della Versialia come gara dove fare un salto in avanti e devo dire che così è stato. Dopo 3 settimane di carichi abbastanza elevati avevo notato che i parametri su WKO erano molto buoni. Così ho deciso per una settimana di scarico per presentarmi all’appuntamento con il Diavolo riposato. Domenica mattina già dal risveglio stavo bene. Riposato, fresco e con una gran voglia di pedalare. Viaggio perfetto con il Nico. Arrivati a Viareggio operazioni pre gara in total full relax grazie a Fabio Tinelli, titolare di Hicari, che ci mette a disposizione il motor home per poterci cambiare nel massimo del confort. Sembrano cretinate, ma per chi va alle gare potrà capire quanto comodo è una soluzione di questo tipo. Prima della gara stai al caldo e al comodo, dopo la gara doccia calda, poltrone, tavolo per mangiare… Mi fa specie tutte le volte che lo incontro Fabio per la passione e l’entusiasmo che mette nel suo lavoro, una persona sulla quale poter contare. Grande Fabione! Nonostante il meteo che prometteva acqua decido per un abbigliamento estivo + manicotti e smanicato. Scelta perfetta. Sono stato fresco senza patire caldo. Parto dalla griglia del 351 in poi. Un po dietro ma nemmeno troppo. pronti via riesco a recuperare bene le posizioni e a riportarmi ad una 50tina di metri dalla testa del gruppo. Attacchiamo la prima salita e cerco di iniziarla regolare senza strappare e senza voler rientrare subito. Dopo circa 1,5 km aumento un po il ritmo e mi accorgo di andare parecchio forte. Il Garmin segna tra i 350 e i 370 watt ma ho ancora margine. A 1 km dalla fine della salita intravedo un gruppetto in cui riconosco Luca Malmusi della Nuova Corti e così capisco che può essere il gruppetto giusto per me. Li aggancio nel tratto più duro dove inizia la discesa poi dopo due curve perdo clamorosamente il posteriore e faccio un dritto. Così a fine discesa devo menare di brutto ma poi nel falsopiano prima della seconda salita rientro. Gruppetto abbastanza numeroso ma con un ottimo passo. Nella seconda salita ci viene della selezione e riesco a rimanere nelle prime posizioni così da imboccare tra i primi la successiva discesa. Nella vallata a scendere successiva grandi trenate ma da dietro qualcuno rientra e diventiamo un gruppo abbastanza folto. Però nel successivo gancio e sulla terza salita ci selezioniamo per bene. Raggiungiamo un altro gruppetto tra cui il mio compagno Max Grazia. E riesco a tenere bene anche su questa salita. Poi discesa dove soffrivo più che in salita e via verso il Piccolo Mortirolo. Qui ho fatto fatica. Ma fortunatamente mi sono gestito bene. L’ho presa bello avanzato e poi mano a mano che salivamo mi facevo sfilare. Dove spianava rientravo e via così. Poi in discesa ho recuperato posizioni e mi sono riportato avanti. Sull’ultima salitella invece ho sofferto come un cane. 1,5 km presi veramente forti dove non ho avuto il tempo di adattarmi. Li ho perso un po di terreno fortuna c’era con me Max e sono riuscito a fatica a tenergli la ruota per poi rientrare in discesa. 3 minuti a 382 watt che mi hanno fatto del male. Poi vallata che avevamo fatto in precedenza percorsa in senso contrario e ultima discesa. Ultima discesa dove un gran furbone ha deciso di infilarmi in un tornante. Ma è arrivato lungo così quando mi sono accorto che non sarebbe mai riuscito a girare mi sono rialzato e abbiamo tirato dritto. Perso giusto quei 10-15 secondi che poi non mi hanno dato la possibilità di rientrare nella piana verso l’arrivo controvento, anzi, mi sono beccato pure 2 minuti. Ma del resto il fenomeno della discesa non si è degnato di dare manco un cambio e controvento c’era poco da fare. Ormai quello che dovevo fare l’avevo fatto e così ho proceduto in relax. Alla fine mi sono classificato nel medio 54esimo assoluto e 11esimo di categoria. Visto il livello mi ritengo soddisfatto anche perchè il primo del gruppo dov’ero si è classificato 25simo assoluto, quindi, direi che più di così non potevo fare. I dati del power2max hanno confermato le mie impressioni. Medie sulla cp10 e cp20 in aumento. Questo significa che il lavoro delle ultime settimane è stato buono e che la settimana di recupero ha monetizzato e portato i benefici che speravo. Adesso devo continuare su questa strada, consapevole che i miglioramenti, seppur lenti, ci sono e sono costanti. Con questa gara ho fatto un deciso step in avanti. Il gruppo con cui ero, fino a qualche mese fa mi cavava di brutto, mentre guardando i parziali sulla classifica Sdam al rilevamento del Piccolo Mortirolo, ho notato che gente che di solito è con me in gruppo aveva già un ritardo notevole. Segni quindi che i miglioramenti ci sono. Ormai i giochi per il Giro delle Regioni sono fatti. Domenica c’è l’ultima gara a Brescia dove cercherò di fare meglio che posso per poi scartare come peggior gara Laigueglia, ma comunque finirò al secondo posto perchè il mio compagno Max Grazia che è primo è inarrivabile. Grande Max! Adesso l’obbiettivo è quello di prendere la seconda posizione anche al Brevetto dell’Appennino. Andiamo avanti…

Per quello che riguarda la gara devo dire che è stata organizzata molto bene. Traffico chiuso. Un sacco di staffette. Incroci presidiati. Pasta party molto ricco e abbondante, il migliore di quest’anno. Peccato per le tessere aggiuntive ASI per i casini Udace/Consulta ma li l’organizzatore ci può fare poco. Spero però che venga fatta chiarezza sulla vicenda del vincitore del percorso lungo: Alexander Bazhenov. Infatti lo stesso ha fallito un controllo antidoping alla GF Noberasco 2011 quindi in teoria dovrebbe essere squalificato. Invece si sta ripetendo la vicenda Maccanti. Sembrerebbe che Bazhenov abbia chiesto le controanalisi e che il giudizio finale sia ancora in ballo, quindi, non risultando ancora squalificato lui corre. E vince! Peccato che la Noberasco era dell’ottobre 2011… Ad ogni modo controanalisi o non controanalisi fa specie vedere l’indifferenza e il menefreghismo di certa gente. Spero solo che l’organizzatore faccia luce al più presto su questa vicenda!

Dopo una settimana rintanato a pedalare sui rulli finalmente oggi una bella giornata per pedalare all’aperto. Uscita libera di due ore abbondanti e la salita di Villa Bianca in compagnia di Fanton, il Mittra e Maggio. Questa settimana di scarico mi ha fatto molto bene oggi ero bello riposato e nonostante fossi un po ingolfato pedalavo benissimo. Ci voleva proprio! Domani gara a Viareggio: GF BMC il Diavolo in Versilia. Gara internazionale che fa parte del Giro delle Regioni. Una gara che ho preparato bene ed in cui cercherò di fare il miglior risultato possibile nel percorso medio. Mi sono allenato bene, mi sono riposato, i presupposti per fare una bella gara ci sono tutti. Nella classifica del GdR in questo momento sono secondo alle spalle del mio compagno Grazia, quindi l’obbiettivo è quello di mantenere la posizione! Comunque come sempre vale la regola che l’importante è divertirsi e non farsi male, quindi, in bocca al lupo a tutti i partecipanti!

Eccomi qua. Dopo due giorni di riposo totale oggi ho rimesso il culo in sella. Poca roba. Giusto un ricondizionamento di 45 minuti con qualche variazione di rpm. Sui rulli. Non ci si crederebbe ma pioveva anche oggi! Avevo proprio bisogno di staccare. Ero stanco, non psicologicamente ma fisicamente. Lunedì mattina avrei dormito fino a mezzogiorno. Zero voglia di andare in bici. Così ho preferito prendermi una pausa. Riposare, mangiare… Oggi mi sento già molto meglio. Domani se non piove faccio un uscita di due orette se c’è brutto un oretta di rulli con qualche richiamo alla soglia ma sempre poca roba. Direi che per la gara di domenica a Viareggio quello che dovevo fare l’ho fatto, adesso tanto vale arrivarci freschi.

E la GEpin Olmo? E’ stata una gara carina. Peccato per le strade in pessime condizioni, ma non ne faccio una colpa all’organizzazione, ormai provincie, comuni e regioni non hanno quattrini per sistemarle. L’organizzazione è stata buona, un sacco di staffette, poco traffico e il percorso alla fine è diventato impegnativo. Certo nulla a che vedere con GF di ben più alto spessore, ma il ritmo della gara e il livello dei partecipanti hanno fatto si che ci saltasse fuori una garotta che si è fatta dare del voi. Pronti via ci siamo infilati per 3 km dietro macchina. Subito salita. Nel tratto più duro la macchina ha dato il via e subito fuoco e fiamme. Ho stretto i denti e ho scollinato assieme a Davide ed Enrico, più avanti il primo gruppetto formato da circa 15 unità. Però avevo l’acqua in pressione tant’è vero che poi sulla spianata hanno accelerato e io sono rimasto cavato. Da dietro è arrivato un gruppo con dentro anche il mio compagno Suardi e ci siamo messi a tirare per cercare di tornare sotto. Ho preso un po di rischi ma siamo rientrati su un gruppettino che si era staccato dai primi. Sulla salita di Giovo però ho avuto un momento di crisi e mi sono andati via. Ho proseguito da solo fino a quando da dietro non mi sono arrivati in due tra cui Centenaro della Viner. Fortunatamente Centenaro si è messo a tirare come una moto e dandoci un po di cambi siamo arrivati ad imboccare la salita di Santa Giulia a 50 metri dal gruppo che mi aveva staccato in precedenza. Ho tenuto botta circa 3 km ma poi ho dovuto calare. Mal di gambe. Chiaramente non era una gara programmata ed in settimana avevo buttato dentro degli allenamenti che si sono fatti sentire. Scollinata questa salita ho atteso da dietro un gruppo abbastanza folto e ho finito la gara con loro. Con loro… diciamo che ai meno 3 dall’arrivo ho provato a staccare tutti per arrivare da solo visto che eravamo una trentina. E c’ero pure riuscito… Peccato che non avessi calcolato che c’era l’arrivo in salita negli ultimi 2 km. Risultato: primo del mio gruppo classificato 49esimo io classificato 72esimo. Eloquente. Comunque sono soddisfatto di come mi sono comportato in questa gara. Ero stanco e sicuramente non brillante. Diciamo che sono fiducioso di poter fare bene nelle prossime gare. Stiamo a vedere!