Che razza di una gara quella di Brescia! Un bel percorso quello da me portato a termine. Forse un po troppo veloce. Ma comunque carino. Vogliamo però parlare della partenza dietro macchina? Dov’era la macchina? Vogliamo parlare dei primi 25 km di pianura? Rotonde, buche, passaggi a livello, dossi e chi più ne ha più ne metta. Solo un folle può partorire l’idea di mandare 2000 e passa persone in mezzo ad una bolgia simile. La scusa che la gente deve prestare attenzione cari signori non funziona a casa mia, a casa mia funziona il detto di non creare situazioni di pericolo. La quantità di gente con ruote rotte in mano, gente caduta per schivare borracce testimonia quanto da me sostenuto. Ma se anche una persona volesse perdonare questa “distrazione” iniziale dell’organizzazione; vogliamo parlare degli ultimi 15 km? Delle macchine in ambedue i sensi di marcia. Il mio gruppetto viaggiava a 10 minuti dal vincitore. Abbiamo fatto 5 km senza staffetta in una specie di tangenziale con traffico totalmente aperto. Io penso che se le gare fossero gratuite potrei anche immaginare di ritrovarmi in situazioni del genere, ma con quello che costano di iscrizione no! Sono cose inaccettabili.
Veniamo alla gara. Parto in prima griglia con il numero 90 grazie ad uno strepitoso Stefano Baiesi. Piccola parentesi: se sei un amatore e vai a fare le Granfondo e ti succede di imbatterti in Stefano Baiesi hai il culo più grosso sulla faccia della terra! Hai la prima griglia garantita anche se, come mi ricorda Corfoco, sei una pippa come me! Se poi ti succede che nella stessa squadra ti imbatti pure in Davide Montanari hai un doppio grosso culo. Ti cambi al caldo sul suo camper! Sempre che non ci sia Fabione Tinelli. Perchè se sei un amatore e ti imbatti in una squadra dove il fornitore tecnico è Hicari hai un triplo grosso culo. Ti cambi, ti lavi e ti stravacchi sul motorhome. Riassumendo, anche se sei una pippa come me, ma hai il culo di correre con Max Team te la passi alla grande come se fossi uno forte per davvero. Tiè! Chiusa parentesi.
Pronti via e disco samba! Curve a gomito, rotonde che ispiravano rilanci e attacchi vari. Per i primi 25 km sono veramente a tutta e procedo cercando di schivare borracce e gente che va per terra. Macello. Attacca la prima salita e io chiaramente sono indietro. Recupero e sotto al cavalcavia sono abbastanza avanzato. Passo i 10 minuti più duri della mia breve vita ciclistica a cercare di non mollare. A pensare che sarebbe finita presto. Ma non mi auto-convinco. 8 km di salita sono lunghi anche se pedalabile. Calo un po e cerco di salire più forte che posso. Fino a quel momento 390 watt medi e passo a 330. Il primo gruppo se ne va ma nemmeno troppo avanti. Così mantengo il mio ritmo e cerco di rientrare in discesa. Strada bella larga e asciutta. Riesco a fare delle belle traiettorie dietro alla moto e a valle rientro. Procediamo veramente forte lungo questa valle che scendeva lievemente. Poi inizia la seconda salita di circa 6 km. Abbastanza facile pure questa. Anche questa presa come fossimo in pianura. Fortunatamente quando giriamo la prima curva arriva un bel vento contrario laterale. Così davanti si calmano un attimo e io a ruota sono riuscito a salvarmi abbastanza bene. Quasi in cima però inizia a piovere. Seconda discesa bagnata. Probabilmente avendo gonfiato gli Hutchinson con una pompa non mia ero stato troppo abbondante con la pressione. Risultato faticavo a curvare e perdevo continuamente aderenza con l’anteriore. Perdo il gruppo e devo attendere dietro. Arriva il gruppetto della Rinaldi e via con loro. Alla deviazione rimaniamo comunque una trentina. Affrontiamo la terza salita che comunque era facile e corta, circa 2,5 km. Nessun problema, anzi, la tiro assieme ad uno della Kuota e uno della X-Bionic. Ancora discesa dove ho grossi problemi ma riesco a rientrare nella piana successiva. Poi ultima salita di 6 km pedalabile. Fatta tutta di 52 ma veramente fortissima. Sempre attaccati ai 30 km/h ho patito le pene dell’inferno. Tirava un dilettante fuori gara che ho stramaledetto in tutte le lingue del mondo. Arrivati in cima discesa sotto al diluvio. Traffico in senso contrario. Asfalto scivoloso. Ci siamo selezionati e rimasti in circa una ventina. Io sono riuscito a rientrare dopo 2 km di inseguimento dovo ho sputato anche il cuore. Da li poi abbiamo tirato bene o male tutti fino all’arrivo in condizioni di sicurezza veramente precaria. Ultima curva non ci siamo fatti mancare la cadutina, fortunatamente evitata, e poi arrivo. 54esimo assoluto e 10 di categoria. Risultato che mi soddisfa a metà. Il livello era alto e la gara è stata presa veramente a tutta dall’inizio quindi bene così. Però continuo a perdere posizioni per cavolate. Tipo in discesa o tipo sulla prima salita dove non riesco mai a carburare velocemente e i primi ciao ciao se ne vanno. Vabbè ci lavoreremo per ora dai…accontentiamoci!
Termina qui il mio primo Giro Delle Regioni. Ho colto il mio obbiettivo al massimo. Seconda posizione categoria Junior nei percorsi medi. Meglio di così non si poteva proprio. Vince la mia stessa categoria il mio compagno Massimiliano Grazia. Grandissimo Max Team!!!