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Il mio 2013 ciclistico inizia da qui. Stessa squadra, MaxTeam. Nuovi obbiettivi. Dalla scorsa settimana ho ripreso la preparazione. In palestra per mettere dentro un po di forza e su strada per fare un po di fondo. Molte uscite in gruppo per riprendere gradatamente e senza troppa ansia. Ma la stagione sta per iniziare. Quest’anno ho sicuramente un grande obbiettivo primario: riuscire a vincere il Giro delle Regioni. Lo scorso anno ho fatto secondo e devo necessariamente riuscire a migliorarmi… Il secondo obbiettivo potrebbe essee quello di riuscire a qualificarmi e poi partecipare ai mondiali amatori UCI che si terranno a Trento. Le qualificazioni saranno alla Charly Gaul. E’ presto per dire se parteciperò o meno, ma a seconda di come procederà la stagione potrei decidere di andare. Per ora cerco di darmi un obbiettivo per volta, quindi, sotto con il Giro delle Regioni e poi vediamo strada facendo. Vorrei ringraziare tanto la mia squadra nelle persone di Massimo Iori e Stefano Baiesi e il nostro amico sponsor Fabio Tinelli di Hicari per tutto il supporto che ci danno non facendoci mancare nulla e fornendoci sempre dei migliori materiali e delle migliori attrezzature, grazi mille!!!

Da domani si inizia a fare sul serio. Si conclude definitivamente il 2012 ciclistico, anche in campo ciclocrossistico. E’ stato un anno veramente bello e dal quale ho avuto tante soddisfazioni: ho vinto la classifica finale e due tappe del Trofeo Modenese di Ciclocross, ho vinto la classifica finale e tre tappe del Gelanderad Winter, ho vinto i Campionati Regionali Uisp, ho vinto i Campionati Regionali Acsi. L’appuntamento con il cx è alla prossima stagione che inizierà ad ottobre 2012, saprò farmi trovare pronto e sicuramente l’esperienza di quest’anno mi sarà utile per farmi trovare preparato in maniera migliore e più efficace.

E voi avete iniziato???

Spesso produrre molti watt in gara non è direttamente proporzionale alla posizione in classifica. La gara di oggi a Magazzino ne è stata la dimostrazione, purtroppo. Gara tutta ad inseguire quindi sforzo intenso e prolungato per ottenere un piazzamento poco interessante. Pronti via e sullo stradone di Bazzano iniziano gli scatti. Io, il Nico, Remo e Max avevamo accordato una tattica quindi cercavamo di promuovere una fuga. Ho provato 5/6 volte con Remo e Gradellini ma non siamo mai riusciti ad uscire. Poi stoccata ottima di Max Grazia con Ballestri che riescono ad evadere. Da li in gruppo tirano sempre e solo Tugnoli e Verlicchi fino all’attacco dell’acqua salata. Su questa salita avevo messo in conto di prendere circa una quarantina di secondi da Tugnoli and co. invece sono stato bravo a staccarmi subito nel pezzo duro e poi proseguire del mio passo. In vetta ho contato un distacco di 20 secondi e davanti erano in circa 10 forse meno. Nel pezzo verso Guiglia inizio a tirare piu forte che posso per cercare di rientrare dato che erano veramente a 200 metri. Però ho constatato che l’unico che mi dava il cambio era Fanton e ogni tanto Soli. A Guiglia avevamo già quasi un minuto e da Guiglia a Samone abbiamo tirato solo Io, Fanton e Soli che poi ha iniziato a partecipare all’azione con regolarità. Abbiamo recuperato altra gente che era davanti e iniziato la discesa verso Ponte Samone dove anche li tutti hanno cercato di respirare e tirare i remi in barca. Nel tratto di fondovalle nuovamente stessa solfa in 4 a tirare dato che si era aggiunto Silvio Gradellini che dava delle belle menate. Poi visto che il terreno era tutto a calare, nonostante buchi e rallentamenti vari, anche altri hanno iniziato a dare un minimo di contributo e siamo riusciti a fare qualche chilometro in doppia fila. Inizia Guiglia e chiaramente gente che era a ruota da 60 km vede bene di scattare. Ne ero convinto. Così mi sposto li lascio andare e poi proseguo del mio passo. Dietro a me mi sono accorto che Fanton arrancava un po ma conoscendolo sono salito regolare perchè poi sapevo che saremo rientrati. Infatti verso lo scollinamento abbiamo iniziato a recuperare alcuni staccati e poi nella pianura finale, nonostante davanti tirassero a tutta, con 9 chilometri ai 44,5 di media (in due) siamo riusciti a riprendere tutti negli ultimi 500 metri.

Alla fine 15esimo assoluto, 4to di categoria. Peccato perchè con un po più di collaborazione potevo ottenere un risultato migliore e con molta meno fatica. Nella sfiga comunque meno male che c’era Fanton se no oggi finiva in madonne!

File della gara:

Oggi uscita in gruppo con Davide, Enrico, Alan, Balle e la Marina. Per l’ennesima volta percorso della gara di Magazzeno. Ormai so dove sono i sassi per terra in quella strada. Però è stata buona cosa così ho potuto vedere sulla prima salita cosa succederà in gara. Direi che dai primi sulla prima salita prenderò circa una trentina di secondi. Forse qualcosa in più da qualche attaccante solitario. Dovrò essere bravo a guardare solo il mio Garmin e nient’altro. Poi al bivio del Castello quando si gira per Guiglia li è il momento fondamentale dove dovrò essere capace di rientrare. Da li al bivio di Rocchetta vuole rientrato e poi fino al bivio di Samone bisogna stare li con il culo. Mi sa che sarà dura. Sembra una garetta del cazzo ma per me verrà parecchio dura, specie se come sembra pioverà! Non so cosa succederà spero solo di arrivarci in buono stato. Oggi dopo due giorni consecutivi di riposo era abbastanza di legno. Mal di gambe, difficoltà a respirare mi sentivo un cadavere. Domani, giovedì e venerdì solo uscite brevi agili e in pianura e poi domenica quel che c’è c’è! Senza paura! Vediamo se in questa seconda parte di stagione sono migliorato ancora rispetto la prima, i dati degli allenamenti dicono assolutamente di si, ma è in gara che bisogna vedere il miglioramento!

File allenamento di oggi:

Domani pomeriggio nuovo appuntamento con il Trofeo dello Scalatore. Cronoscalata Marano – Ospitaletto. Salita che conosco molto bene ma che non ho mai affrontato a tutta o in gara. Sono in tutto circa 9 km. Primo pezzo di salita, poi cala, poi riprende a salire poi torna a calare. E’ una gara dove sarà importante partire con margine e non strafare. Se sarò bravo ad amministrare i primi 4 km allora potrò fare una buona gara, differentemente c’è da darsi una di quelle piantate che si fa prima a piedi. Il mio obbiettivo è quello di stare entro i 20 minuti. Se faccio 20’30” sono già contento. I super specialisti la fanno in 19 minuti, ma sono in pochi, diciamo che uno scalatore forte la fa entro i 19’30”. Direi che un minuto di distacco è dignitoso. Vediamo come andrà, sembra un contro senso ma per andare forte devo essere bravo ad andare piano…(solo all’inizio però).

Di ritorno da una gara, quella di San Lazzaro, con un bellissimo percorso. Mi è piaciuta molto come gara ed il prossimo anno mi piacerebbe tornare. L’organizzazione oggi non è stata un granché, anzi, diciamo che è stata una barzelletta ma come dice il detto, chi lavora può sbagliare, quindi gliela perdoniamo… Ci raduniamo in un piazzale a San Lazzaro, niente appello e ci spostano dietro macchina in un vialone a qualche km. Li dividono i gruppi cad/jun/sen/vet e dietro a qualche minuti gli altri. Si parte e dopo poco parte qualche scatto e seguo. Ci troviamo fuori in 7 tra cui Paolo Vascoli e Leonetti. prendiamo un po di margine ma dopo qualche minuto arriva la staffetta e ci dice che dovevamo fermarci. ????????????????? Tutti fermi nuovamente si era persa la macchina dell’inizio gara… Sosta di 10 minuti e poi si riparte. Abbiamo fatto praticamente 30 km di vallonato a salire tipo la fondovalle di Marano. Scatti da tutti i cantoni ma alla fine c’era una squadra che ricuciva sempre su tutti. Ho provato a seguire 3/4 volte gli scatti di Sargenti, Margutti ed altri ma poi tanto valeva risparmiarsi perchè anche quando uscivano in 3/4 decisi tipo Sargenti il Nico ecc ecc poi rientravamo sempre. Con il passare dei km mi sono ritrovato con delle gambe pietose sempre più doloranti, così la salita, che pensavo fosse 10 km l’ho presa a passo d’uomo e sono salito stile turistico. Alla fine gran bella salita tutta al fresco e all’ombra in un boschetto… Poi mi sono accorto che non si arrivava alla Raticosa, ma a 6 km dalla Raticosa… La salita era circa 4 km!!! Pazienza comunque mi sono divertito e ho provato a fare una buona gara, ma purtroppo ad andare alle gare ogni tanto capita anche di non aver le gambe. Complimenti al Nico invece che ha fatto terzo in volata. Vince la gara Margutti, complimenti a lui perchè va veramente forte.

Complimenti anche al mio compagno di squadra alla MAX TEAM, Remo Bardelli, che conferma le sue doti di super scalatore alla Prato – Abetone ottenendo il decimo posto assoluto nel lungo… Grandissimo Remo!!!

Oggi avevo in programma un allenamento abbastanza intenso per farmi lavorare su una delle mie carenze, ovvero, mantenere la potenza di soglia su più salite anche in successione. Purtroppo in gara, nonostante sulla prima salita riesco a fare sempre delle prestazioni molto buone poi ho un vistoso calo nelle successive. Già da alcune settimane sto lavorando per colmare questa carenza ed oggi ho iniziato ad intravedere qualche buon miglioramento. Due settimane fa ero riuscito a fare 3 ripetute sopra soglia da 10 minuti sui Barighelli ma comunque nell’ultima ero andato leggermente sotto. Oggi invece 4 ripetute da 10 minuti su Via Spino con watt sempre abbondantemente sopra soglia. Non ho mai sofferto e non ho mai avuto la ripulsione di voltare la bici e tornare a casa, segno che avevo ancora un po di margine. Unico difetto a parte la prima, nelle successive non sono mai riuscito a stare sopra le 70/75 pedalate medie. Ci lavorerò prossimamente. Nel finale dell’allenamento ho fatto altre 4 ripetute di capacità anaerobica con obbiettivo 200% della FTP per 30 secondi. Fatte in maniera ottimale e senza cali. Potevo farne ancora almeno 3 ma dovevo rientrare al lavoro. Alla fine è riuscito un ottimo allenamento con valori interessanti. Andiamo avanti con obbiettivo Granfondo delle Valli Parmensi.

       

Innanzitutto prima di iniziare a parlare della gara mi sembra doveroso ricordare o informare chi non lo sapesse che ieri alla Granfondo Matildica c’è stato un grosso incidente nelle fasi iniziali di gara. Non ho visto cosa è successo e ho sentito diverse voci al riguardo, quindi, per evitare di scrivere cose “per sentito dire” mi limito a riportare che il gruppo in una semicurva nei pressi di Albinea si è scontrato con una vettura. Ci sono stati diversi coinvolti, circa una trentina, di cui un ragazzo di Sportissimo in gravi condizioni tuttora ricoverato in rianimazione con prognosi riservata. Una ragazza con diverse fratture e tanti altri sempre feriti. Avrei piacere che chiunque abbia notizie più precise circa come sono avvenuti i fatti, le persone coinvolte, informazioni utili circa l’incidente, sfoghi di incazzature varie, proposte e/o consigli, risponda a questo post. E’ sufficiente scorrere in basso il post e lasciare una risposta inserendo un nome ed eventualmente una mail. Il vostro messaggio sarà così reso pubblico e potremo dar vita ad una discussione utile.

Della mia gara invece posso esserne soddisfatto. Mi ero prefisso l’obbiettivo di provare una fuga per anticipare la salita di Baiso e così è stato. A Scandiano prima della rotonda sono scattato e ho poi proseguito con Enrico, Gradellini ed una ragazzo della Avesani. Il mio contributo alla fuga è stato medio/basso forse ho dato 4 cambi, ma Enrico tirava come un camion e il percorso ondulato non aiutava a recuperare a ruota. Abbiamo avuto il gruppo sempre a tiro fino allo strappo della Minghetta dove lo abbiamo fatto veramente a tutta. Li abbiamo preso un bel vantaggio che mi ha poi permesso di iniziare la salita di Baiso con margine e farmi prendere a circa metà. Una volta raggiunto mi sono messo a ruota. Ho faticato nella discesa di Roteglia ma arrivati in fondo ci siamo riuniti. Gruppo di circa 50/60 unità. Siamo proseguiti regolari fino dopo Lugo poi qualche scatto e tentativo sempre riassorbito. Al rifornimento prima di Cerredolo un ragazzo dell’Avesani è partito forte e l’ho seguito. Ci siamo ritrovati in 3 nuovamente in fuga e al bivo abbiamo girato in due per il medio. Lui non tirva e non mi sembrava il caso di spremermi ulteriormente. Al culmine dello strappo di Ponte Secchia ci hanno ripreso ed eravamo circa una 40tina. Da li siamo andati regolari fino alla Gatta poi seconda salita. L’ho presa forse con troppa riserva, anche perchè pensavo che in cima ci fosse da proseguire sullo strappo di Felina, invece si andava giù per la nuova strada. Così ho scollinato con 100 metri dai primi e sul viadotto c’era un vento contro della madonna. Quelli dietro di me si sono rialzati quasi tutti così ho inseguito per alcuni kilometri poi non riuscendo a rientrare da solo ho preferito attendere dietro per provare una rimonta, tanto i primi erano vicini, invece nulla dietro c’era un buco enorme alla fine il primo ad arivare è stato Silvio e con lui ho poi proseguito fino all’arrivo. Chiaramente da soli non siamo rientrati e il vento non ci ha aiutato. Così come le discese, condizioni veramente disastrose. Peggio dello scorso anno. All’arrivo ho tagliato il traguardo in 42esima posizione assoluta, 7 di categoria. Ho buttato un po al vento, in tutti i sensi, una posizione nettamente migliore, ma le gare sono così e io per il momento per restare con il primo gruppetto devo fare tutto al 110% perchè la mia condizione non mi permette nessun errore. Se faccio un errore mi stacco. Purtroppo resto li con nessun margine sempre a tutta. Però dai sono contento, alla gara di Piacenza il gruppo che tengo ora mi aveva staccato dopo 2 kilometri. Adesso ho un mese di tempo per arrivare alla GF delle Valli Parmensi. Un mese in cui riposare un po e riprepararmi per avanzare ancora di uno step che mi darà la possibilità di gestire la gara con un po più di margine d’errore. Comunque sono contento, per la prima volta in assoluto mi sono ritrovato in fuga ad una Granfondo. Per pochi kilometri, ma giusto quelli che mi hanno permesso di essere poi con i primissimi in fondo alla discesa dopo la prima salita. E’ sempre una soddisfazione riuscire a fare quello che si era programmato! Andiamo avanti!

Oggi il mio allenamento prevedeva 3 salite di 10 minuti ad intensità di soglia e sopra soglia. Ho scelto di fare su e giù per i Barighelli e devo dire che è stata un ottima mossa. Zero traffico, zero vento e salita sempre impegnativa. L’allenamento mi è venuto fuori mediocre. Anzi. Diciamo che guardando i singoli dati delle singole ripetute sembrerebbe penoso: 1^ 340 watt medi, 2^ 320 watt medi, 3^ 310 watt medi. Però se raffrontati al medesimo esercizio fatto l’8 di Marzo ad esempio, dove la media era di 310 watt a ripetuta, diciamo che ho fatto un ottimo miglioramento. La mia carenza attuale infatti non è tanto sulla prima salita, dove ad esempio ho dei valori veramente ottimi (GF Ceramica salita Montegibbio 385 watt * 10′ , GF 9 Colli salita Polenta 365 watt * 20′) bensì sulle successive. Questo è dovuto al fatto che come l’anno scorso riuscivo a fare la prima salita a 320 watt ma poi calavo, quest’anno ho fatto un balzo in avanti ma è logico che dalla seconda salita in poi calo. Ormai c’è poco da fare, le Granfondo importanti sono finite e ora non ha senso cercare di migliorare, ma nella preparazione della seconda parte di stagione lavorerò molto su questa carenza e sono sicuro di riuscire a migliorare e raggiungere dei buoni valori almeno per 3 salite medie di seguito. Certo non riuscirò mai ad essere competitivo su una salita di 15 kilometri, ma mi basta riuscire a diventarlo per le salite che incontriamo nelle granfondo della prima parte di stagione. Adesso c’è da difendersi domenica alla Matildica, dove faticherò parecchio, ma devo cercare di fare il meglio possibile per il Brevetto dell’Appennino. Se dovessi riuscire a fare una buona gara, allora avrebbe senso preparare veramente bene le Valli Parmensi e poi fare ad ottobre la FRW per poter scartare la GF della Ceramica dove ho fatto un piazzamento penoso. Vediamo cosa succede domenica, per il momento mi faccio zero problemi anche perchè per quest’anno ho colto già un importante obbiettivo con il secondo posto al Giro delle Regioni, quindi meglio fare un passo per volta piuttosto che sfiancarsi per correre dietro a delle cose che sono ancora troppo premature. Purtroppo la bici non regala niente, sono rimontato in sella da 3 anni, ho fatto già ottime cose e altre ne farò ma mi ci vuole tempo, come nella vita di tutti i giorni anche in bici sono un lentone del cazzo. Cosa volete che ci faccio… Comunque se deve andare male che vada sempre così!

Bene. Direi che quasi tutto è pronto per affrontare questa nuova 9 Colli. Domani nel primo pomeriggio partenza verso Cesenatico con Erica. Quest’anno senza i miei cagnolini, se ne stanno a casa con i miei genitori. Manca solo di lavare la bici, la porterò da Santucci domattina perchè io nel mentre devo sbrigare due faccende in ufficio. Parto per questa nuova avventura con lo spirito di chi si vuole divertire. Quest’anno per la prima volta parto dall’inizio per fare il medio. Che bello. Basta pensieri, basta doveri, basta cazzate: il lungo lo lascio fare a chi ha testa per farlo! Io mi diverto a fare gare corte, non ho testa per stare più di 6 ore in bici. Partenza come solito dalla griglia bianca, dallo scorso anno a chi fa il medio non compete più la rossa. Pazienza! Intanto domani andiamo e vediamo di sbrigare le pratiche pacco gara/numero, poi mi cerco un bel ristorante per sabato a mezzogiorno che mangiamo un po di pesce e cazzeggiamo allegramente!

Ci sentiamo lunedì, o prima su facebook e twitter! Ciao a tutti!

 

Dai pòr, dopo la gara di Brescia di domenica non si può saltare quella del martedì! Il primo maggio, come di consueto, su Radio Bologna va in onda la Dieci Colli, arrivata quest’anno alla ventottesima candelina. Max Team schierato al gran completo e pronto per la guerra, compreso pure un bellissimo stand con l’esposizione del nuovo marchio di bici disponibile in negozio: Argon18, fantastiche! Arrivo alla partenza di questa gara con il peso della precedente ancora addosso. Gambe stanche forse anche a causa delle due ore di acqua presa domenica. Comunque devo onorare la mia presenza ed il mio pettorale, 67! Alla partenza decido per maniche e braghe corte senza manicotti. Solo un gilet smanicato e la maglia intima in carbonio della Hicari che cari signori ve la consiglio alla grande se volte essere leggeri e protetti dall’aria. Quando tutto è quasi pronto un idea aggiacciante mi soviene alla mente. I-L-G-A-R-M-I-N ? ? ? Nooooooooo!!! Ho scordato il Garmin a casa sotto carica! Fanculo!

Pronti via subito velocità alta ma la strada ampia e dritta e l’essere da subito avanti non mi ha complicato la vita. Scatti controscatti e tentativi ma nulla di così eclatante. Arriviamo sotto la salita di Monte Pastore veramente forte. Ma poi cala la velocità e facciamo i primi 500 metri a metà gas. Brutto segnale. Bruttissimo. Infatti appena finisce il primo drittone vai…disco samba e un po di rumba arriva il corridore dalla Jungla! Passo dal pedalare in cazzeggio ad essre a tutta con la sella in culo in mezzo nanosecondo. Che belle cose che ti possono capitare in bici. Mal di gambe della madonna e iniziano a venirmi in mente tutti i motivi buoni e validi per cui sarei potuto e dovuto restare a letto. Mi dicevo adesso aspetto la Marina. Poi no la Marina mi cava sono messo da culo aspetto Fiore. hahahahahaha!!!! In quel momento la provvidenza mi ha inviato Salli. Quando mi ha passato era con uno della MGKVis. Mi ci sono infilato dietro e ho stretto i denti fino alle case, poi leggera spianatina e finale di salita. Li ci riprende il gruppettino della Gentili. Ultimo strappetto e capisco che inizio a pedalare un po meglio. Arrivati sopra due cambi con Salli e quelli della Prestigio e rientriamo sul gruppetto della Rinaldi. A Tolè altro strappetto di 2 km tirato veramente forte da Pareschi ma li capisco che il momento brutto era passato ed inizio a pedalare decentemente. Verso la ditta dell’acqua mi porto davanti e temendo di fare la fine di domenica in discesa cerco di scollinare per primo. Oggi però avevo messo la pressione leggermente più bassa. 5,5 bar. Tipo ciclocross. Infatti in discesa zero problemi, in salita un po di più mi sentivo tipo su una biammortizzata ma poco male. Per tutto il falsopiano che porta alla deviazione dei percorsi ho tirato assieme ad un ragazzo della Due Ruote e abbiamo ripreso qualche personaggio staccatosi dal gruppo davanti. Poi falsopiani vari e ultima discesa che porta a Savigno dove Pareschi l’ha presa a tutta e per poco non mi cavo. Fortunatamente ero rimasto dietro con Zampa, Manservigi e Melloni e siamo rientrati alla veloce. Fin sotto Montemaggiore tutto uno scatto nei denti di un tipo che non conosco, due della Hicari e Pareschi. Poi prendiamo Montemaggiore. Alè, vai! Non sento la catena infatti prendo 10 secondi pronti via. Altri 10 secondi sul pezzo duro e altri 10 in discesa perchè ero talmente cotto che non vedevo le curve. Scherzi a parte sono salito del mio passo cercando di aumentare verso la fine. Così è stato e dopo la discesa in un kilometro sono rientrato. A dire il vero me la ricordavo molto piu lunga differentemente avrei spinto un po di più per non dover rischiare nella discesa che non era il massimo. Da li fino ai gessi procediamo con un buon accordo. Siamo circa una decina. Forse 12. Poi ai gessi sulla salitella vedo Melloni che parte così via dietro. Prendiamo 100 metri di vantaggio ma dietro tiravano e io sinceramente non avevo più una gran gamba per poter dare un contributo significativo, mi spiace perchè lui invece ne aveva peccato. Ci riprendono e parte Zampa. Alè. Borsari cerca di inseguire e chiede collaborazione ma io detto sinceramente Zampa non lo vado a prendere, troppo mitico nei suoi attacchi alla Gilbert. Però si fa 3 km alla pecora ma ai 100 metri dall’arrivo lo riprendiamo. Parte la volata, mi sfilo perchè non ne avevo, guardo Zampa che mi dice: “Ghila porco …..” hahahahahaha! Concludo in 37^ posizione assoluta, 7^ di categoria, nel gruppo del 25^ a 7 minuti dal vincitore. Considerato che due giorni prima avevo fatto un altra Mediofondo sotto un diluvio non è un cattivo risultato, anzi, è un ottimo risultato. Però ho sempre sti rammarichi dimmerda. Su Monte Pastore come sempre mi capita sulla prima salita, mi cavano in cento. Incredibile. Io mi rovino le gare tutte nella prima salita. Devo allenarmi per evitare questo. Adesso faccio la Mediofondo Della Ceramica (che iddio ci risparmi) e poi rifinitura per la Nove Colli dove stavolta nel medio devo andare a tutta! Comunque inizio ad essere moderatamente soddisfatto dei miei risultati, quest’anno non riuscirò ad arrivare dove voglio e dove sono sicuro di riuscire ad arrivare il prossimo anno, ma penso che con ancora un po di allenamento e gare posso limare quel pochino che mi permetterà di fare un piccolo balzo in avanti.