Archivio per ottobre, 2012

A Cavezzo è arrivata la prima vera gara di ciclocross della stagione. Se prima eravamo abituati al sole, alla temperatura mite e al terreno bello secco, con la gara di Cavezzo abbiamo capito che aria tirerà d’ora in poi. Veramente una giornata stile inferno del nord. Vento, freddo e pioggia torrenziale. Esattamente come piace a me!

Sono arrivato alla gara ben preparato. Gazebo anti pioggia, rulli, tuta impermeabile, furgone per cambiarmi al caldo… Molto in anticipo per fare tutto con calma. Mi sono preparato, scaldato bene, ho provato il percorso e poi via alla partenza. Subito prima di partire via la tuta e come mi è stato insegnato in caso di pioggia tanta crema e si parte in braghe corte. Pronti via c’era un rettilineo di circa 500 metri in asfalto dove ho cercato di avvantaggiarmi subito per evitare di aggrovigliarmi alla prima curva. Forse causa le condizioni atmosferiche e la concomitanza di alcune gare di federazione, il livello non era dei migliori. All’ingresso nella vigna mi ritrovo solo con Gianni Zanetti. Temporeggio un po per rifiatare e prima dell’ostacolo mi porto in testa. Faccio come avevo deciso in partenza e quindi attacco sull’ostacolo e sull’argine da fare a piedi. Quando monto in strada ho un leggero vantaggio così continuo fino al successivo ostacolo e salita da fare in bici. Quando rimonto in sella ho già un buon margine e così inizio ad andare del mio passo regolare. Percorro in bici sia il campo sotto l’argine nel fangone, sia la risalita che il fettucciato in mezzo le pioppe. Mi barcameno alla meno peggio nella rampa da fare con bici in spalla (aspetto da migliorare alla veloce), chiudo gli occhi e mi butto nella discesona, passo all’arrivo e mi dicono che sono solo e il secondo è Remo con Paletti (Remo è un mio compagno di squadra, è brutto ma va forte hahahaha). Molto bene. Vado regolare con del margine perchè faceva un freddo cane, pioveva che Dio la mandava e sapevo che ci sarebbe stato da correre a piedi. Al terzo filare vedo che ho dietro a circa 30 secondi Remo e Paletti era già un po staccato. Faccio tutto il giro e alla rampa da fare a piedi Remo mi raggiunge. Da li proseguiamo assieme. All’uscita dalla vigna mi accorgo che Paletti aveva un bel distacco. Sulla salita dopo l’ostacolo Remo si avvantaggia poi riesco a rientrare nel fangone correndo a piedi. Poi lui si riavvantaggia nella risalita. Finisco il mio giro badando solo di non cadere. All’arrivo sono secondo assoluto, primo di categoria G1. Ancora una volta abbiamo reso onore alla nostra maglia mettendoci tutto quello che avevamo. Remo è andato come una moto, e io sono contento perchè mi sono accorto che in queste condizioni riesco a fare molta differenza rispetto ai miei avversari. Mi sono allenato parecchio a correre a piedi e adesso con queste condizioni riesco a trarne un bel vantaggio.

Giovedì il MaxTeam andrà a correre a Piazzola sul Brenta. Una bellissima gara organizzata dalla Cicli Pengo. L’ho fatta lo scorso anno ed il circuito è molto bello. Se pioverà sarà veramente duro e ci vado apposta per vedere come me la cavo in un circuito del genere, dove in teoria dovrebbe esserci anche una partecipazione di livello alto. Spero che ci sia un bel fangone e un tempo da lupi così guardo quelli forti come vanno e cerco di imparare un po.

Vorrei infine spendere due parole per i ragazzi del Pedale di Cavezzo che hanno organizzato la gara di domenica. Vivono in un paese dilaniato dal terremoto, affianco alla partenza c’erano i pompieri che stavano demolendo delle case, ci sono un sacco di capannoni distrutti, palazzi squarciati, tendopoli. In tutta questa merda loro ci hanno ospitati e trattati come dei re, hanno organizzato una gara bellissima e ci hanno messo a disposizione ottime docce calde, lavaggio bici ed un buffet pieno di dolci e bevande calde. Un premiazione ricchissima. Il tutto condito con tanta allegria e sorrisi. Altro che terremotati. Di fronte a questa gente ci si sente piccoli, molto piccoli. Grazie di cuore non tanto per la gara in se, ma per il vostro spirito! Forza Cavezzo!

photo credits @giorgioiotti

Vendo bici da corsa superleggera completa con gruppo Sram Red Black e telaio Antonio Sarto D57 costruito e fasciato a mano a Padova. Bici acquistata a Marzo 2012 ed utilizzata per circa 10.000 km. Tenuta in condizioni maniacali, pari al nuovo. Non sono presenti ne graffi, ne abrasioni, ne segni di usura sul telaio e sul gruppo. La bici non è mai caduta e non ha mai subito incidenti. La bici come in foto, completa di ruote Zipp 303, pesa 6,4 kg. Il telaio pesa 890 grammi, la forcella 340 grammi. Il tubo orizzontale misura 550 mm, il verticale 540 mm, lo slooping è di 50 mm, il tubo sterzo è di 160 mm, l’angolo del movimento è di 74°, il movimento è BSA. Il telaio ha il passaggio cavi interno. Su mia specifica il telaio, in fase di costruzione, è stato rinforzato con strati di kevlar nella zona movimento, nella zona sterzo e nei foderi bassi posteriori all’innesto con i forcellini.

Il motivo della vendita è che ne farò costruire uno identico con predisposizione dei cavi per Shimano Di2.

Ecco le specifiche dei componenti:

Telaio ANTONIO SARTO D57
Forcella DEDA RS
Serie sterzo DEDA ELEMENTI
Collarino PMP
Comandi SRAM RED BLACK
Cambio SRAM RED BLACK
Deragliatore SRAM RED BLACK
Freni SRAM RED BLACK
Cassetta NON COMPRESA
Catena SRAM 1091
Cavi e Guaine SRAM GORE
Guarnitura SRAM RED
Ruote NON COMPRESE
Attacco PRODIGY ST00-BTI (98 gr)
Curva/piega Prodigy HB00B Carbon (175 gr)
Reggisella PRODIGY ST00-BTI Carbon (175 gr)
Sella SMP Forma
Pedali NON COMPRESI

Il costo della bici, RUOTE ZIPP ESCLUSE, è di Euro 2650,00 eventuali spese di consegna incluse.
Le ruote Zipp 303 (usate per circa 3.000 km e pari al nuovo) le vendo ad Euro 900,00 eventuali spese di consegna incluse.

Possibilità di avere uno sconto acquistando bici + ruote.
Per ulteriori fotografie dettagliate o semplici informazioni potete contattarmi via mail rghilardini@hotmail.it

Vendo bici da cronometro Argon18 E112 utilizzata per 3 gare e acquistata a Maggio 2012 con garanzia Beltrami TSA di Reggio Emilia. La bici è in vendita SENZA RUOTE, per il resto è come nella foto. Di seguito il montaggio:

Gruppo cambio: Sram Apex
Manette cambio: Sram in carbonio
Leve freni: Sram
Manubrio e appendici: Vision Trimax alluminio

Le condizioni della bicicletta sono pari al nuovo. Non ha ne graffi ne segni di usura ne alcun altro tipo di difetto. E’ come nuova! La misura è una M(emme) e grazie al reggisella invertibile la misura varia da un minimo 54 cm ad un massimo 56 cm dell’orizzontale. Per tutte le altre misure potete consultare la scheda delle geometerie cliccando QUI.

La bicicletta è visionabile di persona presso la mia azienda (CAFFE PIU srl) a Maranello (MO). Per ulteriori foto o informazioni potete contattarmi via mail a: rghilardini@hotmail.it

Prezzo: Euro 1.700,00 spese di spedizione incluse. Prezzo trattabile unicamente per vendita veloce.

   

Gara dal sapore veramente insipido per me quella di Magreta. Colgo un ottimo terzo posto di categoria (quarto assoluto) che per come si era messa la giornata è quasi come una vittoria. Purtroppo troppe coincidenze sfortunate non mi hanno permesso di correre come avrei voluto, così mi devo accontentare. Balberini che ha vinto era sinceramente più forte rispetto a tutti. In questi percorsi la sua capacità di rilancio non da molto scampo. Corradini mi sembrava sui suoi livelli e avrei potuto giocarmela benissimo. Non mi dilungo oltre perchè ho ancora l’amaro in bocca per aver gettato al vento una buona occasione, ma sono contento di essere riuscito a capire che avevo un problema e a non mollare per ottenere il miglior risultato possibile. Alla fine un terzo posto è ottimo in prospettiva trofeo. 11 gare sono tante e siamo solamente alla terza, un problema ci può stare, adesso devo cercare di recuperare bene e farmi trovare pronto domenica a Cavezzo, dove sembrerebbe che le condizioni atmosferiche non saranno delle migliori…

Quella di Magreta comunque è stata la conferma che questo Trofeo Modenese di Ciclocross sta piacendo molto e sta risquotendo un gran successo! Domenica siamo partiti in totale in 160 concorrenti, spesso questi numeri sono esagerati anche per gare amatoriali su strada. Quando gli organizzatori si impegnano a fare le cose per bene i risultati arrivano, sono proprio contento, perchè adesso diventa una competizione molto bella. Iniziano a venire dalla Toscana e dal Veneto. Spero che continui così e che ci sia sempre un livello maggiore, alla fine più gente forte c’è più ci si diverte!

Se volete venire a fare qualche gara trovate tutte le info su http://www.bikexp.com.


photo credits @giorgioiotti

Ed arriva nella seconda tappa del Trofeo Modenese di Ciclocross la mia prima vittoria della stagione. Vittoria di categoria ma è quella che mi interessa anche ai fini della classifica finale. Una vittoria che non è venuta per caso, ma che ho costruito con tanti allenamenti, forse anche troppi, per cercare di porre rimedio alle mie gravi lacune tecniche, nella corsa a piedi, nel salto degli ostacoli e nella guida sul viscido. Questo assieme a tutti i consigli che mi danno i miei compagni Davide e il Nico, ogni giorno mi insegnano come si fa andare in bicicletta, hanno prodotto quest’anno un ottimo miglioramento rispetto alla passata stagione. Ci tenevo tantissimo a fare bene in questa gara, era la mia preferita, un circuito che mi piace tantissimo e ce l’ho messa tutta fin dal primo giro per cercare di vincere.

Alla partenza mancava solo Balberini. Del resto erano presenti Pioli, Zanetti e Corradini più vari altri. Quello che temevo di più era Corradini, del resto è nettamente superiore a me tecnicamente e nella gara di Gorzano prima che mi cascasse la catena era comunque in vantaggio e mi aveva staccato. Le condizioni del percorso, fango e viscido, erano tutte a suo vantaggio. Zanetti in questi percorsi è forte e lo scorso anno fino a dicembre mi ha sempre dato la paga. Pioli non lo conosco sinceramente, ma pensavo di poterlo controllare. Pronti via la partenza non è stata delle migliori. Devo ancora prendere la mano con le scarpe nuove e ci ho messo qualche metro per riuscire ad agganciare. Stavo per imboccare la prima curva che immetteva nel frutteto in quarta posizione, troppo dietro, quando grazie ad un rallentamento sono riuscito a portarmi in seconda posizione. Primo Pioli, secondo io, terzo Corradini. Li ho temporeggiato un po per cercare di calmarmi dall’ansia che mi assale nei primi minuti di gara. Ho visto subito che Pioli era in difficoltà nelle curve così fuori dal frutteto l’ho passato e ho saltato il fosso a piedi in prima posizione. Ingresso nel noceto e sono stato abbastanza calmo e ho cercato di recuperare. Al primo rilancio mi sono accorto che Zanetti era già un po attardato e Pioli aveva perso 10 metri…

Così ho capito che era il momento buono e ho attaccato per cercare di andare via con Corradini. Secondo e terzo rilancio e io e Corradini avevamo preso già margine. Così ho cercato di andare regolare per rifiatare un po. Poi siamo arrivati ad una serie di curve guidate da fare in velocità al termine delle quali c’erano gli ostacoli. Così con un rapporto abbastanza agile sono riuscito ad aumentare e pedalare in curva, non so come ma ho fatto bene tutte le curve e quando sono sceso dalla bici per fare gli ostacoli……cazzo non ci credevo mi sembrava di volare! Mi sono allenato come un cane per riuscire a fare bene gli ostacoli, perchè quando sei assieme ad uno che arrivati ad un ostacolo ti da 10 metri è veramente frustrante. Ho passato una domenica pomeriggio a saltare su e giu dalla bici tanto che mi sono mezzo slogato un anca. Non ho mai corso a piedi e mi sono messo a correre. Correre correre, scatti, rampe, salite, scalinate… Una fatica mondiale ma dovevo riuscirci. Cazzo ieri ci sono riuscito! Smonto dalla bici a 10 cm dall’ostacolo pensavo di ammazzarmi ed invece doppio passo, salto ho accellerato bici in braccio fatto gli ostacoli, due passi sono rimontato, trovato il pedale subito, accellerata… cazzo Corradini non c’era più! Fuoco a testa bassa ho fatto il resto del giro alla morte prendendo anche qualche rischio, nella curva veloce in fondo al noceto per poco non mi ammazzo contro una pianta ma è andata bene. Arrivo al tornantino e nuovamente giù dalla bici per i tre ostacoli. Scendo stavolta ancora più convinto, bici in braccio, salto il primo e corro più forte che posso mentre salto gli altri, via su in bici curva a sinistra aggancio e rilancio. Stavo guadagnando! Esco dal Noceto e sul rettilineo butto giù tutto quello che c’è e volatone fino al frutteto…

Arrivo al frutteto e cerco di recuperare. Faccio mezzo rettilineo in rilancio e la seconda metà di inerzia. Capisco due o tre punti da evitare per il troppo fango. Arrivo al fosso. Scendo senza frenare, doppio passo, salto e risalgo in bici. Quasi non mi sembrava vero di riuscirci. Dentro al noceto passo primo e tanti amici venuti a vedere la gara mi dicevano che dietro non avevo nessuno. Giro il tornante e prendo il riferimento da Corradini per i giri successivi. Così sapevo se guadagnavo o meno. In tanto vedo che da dietro arrivava Davide. Quando sei li da solo è facile fare un errore o perdere concentrazione e farsi rimontare. Così ci vuole una specie di mini obbiettivo. Il mio era quello di fare la prima metà dei rettilinei a tutta e la seconda recuperare per arrivare in curva con la giusta velocità senza dover frenare.

E così faccio. Vedo Davide che riprende e stacca Corradini. Il mio vantaggio aumentava giro dopo giro e io mi sentivo benissimo. Cercavo di stare attento in curva ma via via che si girava il terreno si asciugava e i miei Challenge Limus erano formidabili. Una tenuta eccezionale e in curva avevo una sicurezza che mi permetteva di stare sereno e gestire in pace la gara. Davide mi raggiunge e poco dietro arriva il Nico. Faccio un giro con Davide poi lui nel tecnico era nettamente più veloce di me e io non volevo rischiare di andare per terra. Il Nico invece nel tecnico era veloce come me, forse un attimo meno visto le gommacce che aveva, ma nei rettilinei quando attaccava il reattore nucleare mi smarriva.

Però rispetto a loro vedevo che sugli ostacoli non perdevo nulla e alcune volte guadagnavo qualcosa, così ho cercato di amministrare la mia gara al meglio cercando di capire dove perdevo da Davide e il Nico per sapere dove lavorare prossimamente. Alla fine della gara abbiamo portato a casa un ottimo podio assoluto e due vittorie di categoria. Primo Davide, secondo il Nico, terzo io. Sono contento per la gara che ho fatto non tanto per la vittoria ma perchè mi sono reso conto di essere migliorato tecnicamente e adesso ho la consapevolezza che migliorando ancora alcni aspetti che mi mancano posso giocarmela con tutti. Perchè obbiettivamente Davide è uno veramente forte in Cross, vince da anni il campionato italiano udace, vince tutte le gare FCI che fa, quindi se riesco ad arrivargli vicino vuol dire che se miglioro ancora un po posso fare davvero bene! Già oggi ho fatto un allenamento per la causa. Non mi servirà nella prossima gara di Magreta che sarà una gara abbastanza veloce, con ostacoli artificiali anche belli, ma con poche curve tecniche. Penso che invece in quella dopo di Vignola se avrò messo a posto alcuni dettagli potrò fare ancora meglio. Comunque nel Cross non bisogna mai fermarsi e non bisogna mai smettere di cercare di migliorarsi. Se uno pensa di essere a posto è fottuto. Perchè c’è sempre qualcuno che invece si migliora e se prima ti arrivava dietro dopo ti arriva davanti. Qui c’è molta gente che ha appena iniziato ad allenarsi e non appena mette su un po di gamba sono dolori. Corradini su tutti. Oltre ad essere un ragazzo simpatico è molto forte e tra un po di tempo andrà come una moto. Io devo cercare di continuare così e farmi trovare pronto nelle gare che sono più adatte a me. Poi vada come vada il corss è sempre un gran divertimento!

Termina così una grande giornata di cross. La riunione post gara del Maxteam! Per fortuna che ci sono Davide e il Nico che mi insegnano ad andare in biciclina e il direttore Baiesi che mi ha preso in squadra anche se sono un paracarro…hahahahaha!!! Il trofeo Modenese di Ciclocross torna domenica prossima: tappa di Magreta – Acetaia Leonardi. Organizzazione Balberini/Tribol Team si prospettano ostacoli artificiali folkloristici! A tutta!

Oggi ho fatto il mio solito allenamento ad intervalli su strada. Modificato però. Invece di fare le ripetute continue 15 secondi ON + 15 secondi OFF oggi l’allenamento era identico ma con ripetute da 30 secondi. Quindi in totale 3 ripetute, da 10 minuti l’una, consecutivamente 30 secondi con obbiettivo 160% della FTP + 30 secondi OFF di recupero. Fatte le prime due in pianura e l’ultima su per Puianello. Pensavo peggio, ed invece ho fatto meno fatica a fare queste che quelle da 15 secondi. Sicuramente perchè il recupero è maggiore. Nel finale ho fatto due rampe alla siberia poi sono rientrato a casa. Sto iniziando a migliorare nel reggere alle variazioni e agli scatti, ora dovrò inserire un altro allenamento dalla prossima settimana in cui faccio ripetute alla soglia con variazioni fuori soglia. Domani intanto faccio scarico, direi che vado lungo il Tiepido a provare il nuovo deragliatore. Per il momento progetto monocorona da rivedere completamente.

Inizia così, per merito e volontà di alcuni amici, la seconda stagione del Trofeo Modenese di Ciclocross. Undici avvincenti gare organizzate e tracciate con qualità e serietà nettamente superiori alla media. Sabato mattina paletti, fettuccia e martello alla mano Beppe, Gibbo, Valentino and co. hanno tirato fuori dal cilindro un percorso bellissimo e durissimo. Alla fine oltre 600 metri di dislivello!!! Però spettacolare!

Dopo aver effettuato le iscrizioni e un buon riscaladamento lo speaker inizia a chiamare i partecipanti per comporre le file. Tantissimi partenti tanto che ci scaglionano. Nella mia categoria siamo oltre 15. Balberini, Corradini, Zanetti ed un certo Pioli che non conoscevo erano i miei diretti avversari. Pronti via Corradini prende subito 10 metri. Io resto un po indietro perchè sbaglio la prima curva…

Al termine della discesa però approfitto della prima rampa per guadagnare posizioni e passo prima Pioli poi Zanetti. Dietro con me avevo Balberini e davanti sempre 10 metri Corradini, che però vedevo non guadagnava. Così evito di fare come a Magreta e cerco di rifiatare nei tratti pianeggianti e recuperare sugli strappi. Nell’ultimo pezzo di salita verso il salto…si c’era un salto artificiale…Balberini mi passa. Li non me la sono sentita di seguirlo aveva un passo troppo diverso. Ho preferito andare via regolare. Intanto vedo che Pioli era sempre li attaccato mentre Zanetti iniziava a perdere terreno. Nel giro successivo Pioli mi passa nella discesa e mi guadagna un casino nella curva in erba in contropendenza, poi riuscivo a riportarmi sotto in salita. Avevamo sempre Corradini li avanti di poco mentre Balberini aveva già preso una decina di secondi di vantaggio. Così arriviamo nuovamente al salto ed iniziano i problemi…

Atterrò e mi salta giù la catena. Mi fermo la rimetto sul 36 e riparto. Nella discesa dopo l’orto mi torna a scendere. Mi fermo la rimetto su e riparto. Nel fossetto prima dei due ostacoli mi ricade. Mi fermo la rimetto su e riparto. Sul salto mi ricade. Ecc ecc ecc. Purtroppo la mia trasmissione unoper ha sucato di brutto. A dire il vero però non è stato esattamente così. La mia trasmissione era stata studiata e perfezionata sulla corona 40 denti. Catena della giusta lunghezza, denti lavorati appositamente, corona messa esternamente. Il problema era che il percorso non si faceva con il 40, ci voleva il 36. Così ho montato al volo un 36 sram red che avevo in casa. Non appena un po di fanghiglia e erba sono entrati nella catena ciao belli…

Alla fine Pioli se ne va, Zanetti si avvicina prima e mi passa poi… Addirittura mi raggiungono e passano dei G2 partiti dopo la nostra partenza. Peccato perchè per come stavo andando penso che la terza posizione fosse alla mia portata. probabilmente Corradini non l’avrei più ripreso perchè nel cross ho avuto modo di constatare che 10 metri sono lunghi da chiudere. Poi Corradini è uno veramente forte e soprattutto esperto, sicuramente aveva margine. Poco male, è solo la prima gara e pago le conseguenze di voler avuto azzardare nonostante sapessi che avevo poche garanzie con quella corona. Con il senno di poi avrei fatto meglio a dar retta a Balberini che mi diceva di montare il deragliatore, invece ho fatto di testa mia e ne ho pagato le conseguenze. Oggi la bici però è sul cavalletto e vi garantisco che da qui alla fine del Trofeo prima che perdo anche una sola posizione perchè mi cade la catena bisogna che la catena si sciolga e il cambio scoppi! Comunque gran divertimento, 150 partenti totali in un posto ed un percorso degni di un Superprestige Belga! E poi alla fine, dopo esserci scannati in bici…

Tutti assieme a mangiare Gnocco e Tigelle e abbondante Lambrusco come lubrificante… Approposito, ma quello con la maglietta Skoda quanto mangia??? Hahahahaha! Adesso sotto a preparare la tappa di domenica prossima a Montale, circuito di paletti. Domani mi arrivano dei super Tubolari dalla Challenge, con qualsiasi condizione atmosferica sarò pronto! Vaiiiiiiiiiiii!!!

 

(per le foto si ringrazia il fotografo ufficiale del Trofeo Giorgio Iotti ed il mio amico Andrea Carra)

Alla fine della fiera se è vero che per fare bene in una gara di ciclocross serve allenare la tecnica, resistere agli scatti e saper correre a piedi; è altrettanto vero che la cosa di base, quella fondamentale, è che per andare forte bisogna avere, e cercare di migliorare, la propria potenza di FTP, ovvero, la potenza media massima sostenibile in 45/60 minuti di sforzo. Per fare questo noi preferiamo spezzare i 60 minuti ed effettuare ripetute più brevi, ad esempio da 10/15 minuti, ma ad un intensità maggiore rispetto alla FTP attuale, ad esempio al 105/108%. Questo ha l’effetto di produrre un innalzamento della soglia che con l’andare del tempo produce un sensibile miglioramento. Se a questo aggiungo gli esercizi 15+15, esercizi di tecnica, esercizi di capacità anaerobica, ottengo un miglioramento a 360 gradi che innalza il mio livello di skill tecnica e di performance fisica.

Oggi ho avuto modo di toccarlo con mano. Ho fatto il mio record personale sui 10 minuti a 358 watt medi IN PIANURA. Il grafico lascierebbe pensare che sia salita, ma così non è, ero nel tratto dell’Estense che da Montale va verso Pozza. Per quello che mi riguarda in pianura ho sempre fatto molta più fatica a raggiungere watt elevati rispetto alla salita. Oggi invece ho raggiunto una media che non avevo mai raggiunto prima, nonostante ieri abbia fatto un allenamento invasivo di salto ostacoli e corsa a piedi e oggi avessi ancora strascichi di mal di gambe. E dire che negli ultimi tempi mi ero concentrato molto di più sulle variazioni e sugli scatti, mentre invece anche nell’erogazione costante di potenza sono nettamente migliorato. Nella seconda ripetuta, sempre da 10 minuti, watt sempre costanti. Poi dopo 3 minuti della terza ho dovuto abbandonare perchè iniziava a piovere ed ora ci vuole tutto tranne che un raffreddore. Così ho girato la bici e sono rientrato a casa.

Domani farò un ultimo allenamento specifico con rampe ripide in salita in sella e di corsa con bici in spalla, poi mercoledì un allenamento di ritmo e scarico per arrivare fresco a domenica. Fresco è una parola grossa, sinceramente gli allenamenti di podismo mi stanno massacrando e pagherò dazio, però non posso più prescindere dal farli per sopperire ad una carenza che era troppo marcata.

Domenica inizia il TROFEO MODENESE DI CICLOCROSS , undici gare bellissime organizzate da paura! Merita tantissimo, venite a fare un salto e non ve ne pentirete! Per tutte le info www.bikexp.com