Ci sono quei giorni in cui ti alzi e sai perfettamente che la cosa migliore da fare sarebbe restare a letto, non uscire di casa! Oggi era uno di quei giorni. La settimana di scarico non mi ha fatto per nulla bene e me n’ero accorto gia ieri nel fare il test in salita. Oggi ne ho avuto la riprova. Una giornata storta in una gara che ormai diventa di diritto la mia bestia nera.
Sveglia alle 7.00, fortunatamente siamo vicino a casa e la partenza è ad un ora dignitosa: 9.30. Solita colazione poi via verso Sassuolo. Mi cambio e mi metto in sella assieme a Stefano e Marco per un po di riscaldamento. Due pedalate su per Montegibbio e sento subito che sono imballato e legnoso, non come dovrei essere. Continuo ma invece di migliorare mi sembra di peggiorare. Amen. Vado a farmi controllare il chip e poi in griglia. Pronti via inizia la bagarre e cerco di stare subito avanti per non farmi imbottigliare al bivio. Attacca la salita e dopo 4 curve sento che la situazione è di legno e forse è meglio calare un attimino. Faccio 1 kilometro al mio passo e poi attendo a Montegibbio il gruppo dietro. Per tutta la salita fino a San Pellegrinetto la velocità è stata molto alta, infatti abbiamo sempre avuto il gruppo dei primi a vista. Scolliniamo e si prosegue verso Serramazzoni…li sento un leggero miglioramento ed inizio a riprendermi dallo stato comatoso della salita. Arrivati a Serra ci fanno deviare per una strada che solo un demente poteva mettere nel percorso, tratto in leggera ascesa poi discesa con fondo bagno e scivoloso, strada strettissima e piena di curve. Inizia tutta una serie di strappetti e discese che non mi fanno certo bene, anzi, mi cavano un bel po. Nei pressi dell’incrocio di Monteforco vedo il Nico (Stefano Nicoletti) che risale con Done (Davide Paganuzzi). Gli faccio due urla e mi dice “niente niente andiamo…” penso abbia forato anche perchè vedo Ferro con lo scooter che torna indietro a manetta. Cosi proseguo e cerco di recuperare il gruppetto nella sucessiva discesetta e qui “POOOM” ruota posteriore esplosa. Nella sfiga ho il culo che il copetrone è saltato fuori dal cerchio, e non si è danneggiato. Così in massimo 2 minuti, senza nemmeno il bisogno dei ferri, riesco a ripartire, ma con la gomma non gonfissima perchè nel rimontare la camera d’aria ho intravisto il para nipple un po tagliato, forse a causa dello scoppio. Il gruppo però è andato, così, vedo un altro gruppetto che viene giu dalla discesa, ne approfitto per pisciare e mangiare e attenderli. Quando arrivano mi accodo e proseguiamo verso Polinago, incredibile ma vero questi vanno a manetta. Nella salita di Polinago faccio una fatica cagna e nell’ultimo kilometro devo calare per non esplodere…rientro in discesa e anche con difficoltà perchè la ruota un po sgonfia troppa sicurezza non me la dava. Sulla salita di Case Mateazzi, un po prima dello strappetto, purtroppo cala il sipario, si spengono le luci e scende la sarracinesca. Da sotto il casco sale la bandierina bianca con scritto HELP ME PLEASE. Sono ufficialmente cotto. Cerco di tenere duro il piu possibile, forzo nell’ultimo pezzetto della salita ma il gruppo se ne va. Capisco che non è giornata quando al bivio vado verso Serra invece che Verso Prignano: stato di cottura avanzato. Mangio, bevo ma non c’è niente da fare ho un male cane alle gambe, così, mi faccio forza, la discesa dei Barighelli la conosco, cerco di rientrare in discesa poi ripiego sul percorso corto. Faccio 3 curve, intravedo il gruppo un po sotto, e poi…la ghiaia! Fortunatamente ho il buon gusto di raddrizzare e proseguire nel campo senza forzare la curva. Ho la fortuna che il campo è raso la strada senza fossi. Li capisco che è ora di fare poco i semi e andare tranquillo all’arrivo. Attendo ancora alcuni attardati del mio gruppo e vado con loro fino a Sassuolo. Sul rettilineo faccio la volata e per poco non mi smonto a pezzi. Oggi le gambe mi hanno abbandonato, dal prossimo mese la settimana di riposo viene di diritto sostituita dalle uscite in agilità.
Purtroppo all’arrivo ricevo la notizia che il Nico (Stefano Nicoletti) non aveva forato ma era caduto e putroppo si è fatto veramente male. TI AUGURO CHE QUESTI 35 GIORNI PASSINO IN FRETTA STE, COME MI DICI SEMPRE TU…LA STAGIONE E’ ANCORA LUNGA E PUOI TOGLIERTI ANCORA DELLE SODDISFAZIONI!!!
Non faccio note sulla gara o sull’organizzazione, non vorrei essere condizionato da quello che è successo oggi, quindi, chi ha partecipato e legge questo post può lasciare una sua opinione nei commenti.
Resoconto della gara:
Ghila – 30/05/2010 – MF della Ceramica by Garmin Connect