Gara non proprio fortunata: ho preso l’acqua (poca), sono caduto in discesa (senza conseguenze) e la staffetta che guidava il mio gruppo ci ha fatto fare 5 km in più perchè pensava che l’arrivo fosse alla partenza e non da un altra parte (??????). Comunque alla fine sono tornato a casa sano e salvo e questo è l’importante.
Di solito io non mi lamento mai dell’organizzazione di una gara, perchè alla fine a me piace fare le corse e meno male che c’è ancora qualcuno che ce le organizza. Questa volta però vorrei fare un appunto, anche perchè ormai questa cosa sta diventando un modo di fare comune tra gli organizzatori. Il mio punto di vista è questo: ognuno è libero di organizzare le corse con il percorso che preferisce, salite lunghe, corte, facili, durissime… tanto c’è ancora il libero arbitrio e ognuno è libero di iscriversi o meno ad una gara. Però non si può sempre scrivere che il dislivello è sui 1.500 metri e le salite sono facili, come è successo oggi, se poi il dislivello è stato di quasi 2.000 metri e c’era una cazzo di salita con dei muri che slittavano le gomme, non scherzo, non solo a me, a molti, stando seduti slittava la ruota dietro. Non so che pendenze fossero, ma non era uno strappetto, era una cazzo di salita a scaloni con dei muri duri da far schifo, per di più non a metà stagione, a FEBBRAIO. Allora io penso che ognuno è libero di organizzare il percorso che preferisce, PERO’ LO SCRIVI!!! Non scrivi cazzate, scrivi i dati corretti!!! Di sta gara non c’era nemmeno un sito, c’era una pagina con scritte delle cosa che si sono rivelate l’opposto della realtà. Nessuno sapeva come fosse il NUOVO tracciato, ma tutti erano sicuri che fosse stata eliminata una salita dura…..STI DU MAROUN! Fine della polemica.
La mia gara direi che è stata buona. Pronti via ci doveva essere la macchina ad andatura costante perchè i primi km erano pericolosi, invece o la macchina non c’era oppure la guidava un pazzo scatenato perchè comunque noi eravamo a tutta. Macchine parcheggiate ovunque, traffico mezzo aperto, quindi, accellerate, frenate e situazioni di pericolo non indifferenti. C’erano due prof della De Rosa Stac Plastic i quali ad un certo punto si sono spostati dicendo che noi eravamo dei matti…. Dopo 8 minuti dall’inizio gara prima salita. Non me l’aspettavo così vicina. Mi è rimasta un po indigesta. Ho tenuto botta il più possibile (facendo registrare la mia miglior performace in watt sui 10 minuti) ma a 1 km dalla cima ho dovuto calare e ho perso il gruppo. Quando ho scollinato però non ero distante cosi mi sono buttato in discesa per raggiungerli. Forse ero poco lucido ho fatto una curva a destra ma non ho visto quella a sinistra così ho tirato dritto nel campo. Che era bagno. Sono scivolato e andato a terra. Tra le altre cose prima del campo c’era il fosso che ho evitato con un salto in alto ma ho preso comunque la ruota dietro che si è un po storta. Dopo aver guardato se era tutto in ordine sono ripartito. Con più calma. Ho fatto gruppetto con alcuni e siamo scesi assieme. Nella pianura abbiamo iniziato a tirare forte e siamo rientrati su un bel gruppo. Da dietro molti hanno fatto la stessa cosa, così, sul primo San Baronto eravamo un gruppo di oltre 50 unità. Nella discesa del San Baronto alcuni si sono avvantaggiati, così, piano piano ho ripreso sicurezza e mi sono rilanciato per andarli a prendere. Filato tutto liscio. Al passaggio di Quarrata (1h 54′ a 288 watt medi) eravamo in una ventina. Inizia la terza salita e dopo 2 rampe siamo rimasti in 5. Inizia a piovere in maniera abbastanza consistente. Di questa salita, a parte che sgommavano le ruote come in MTB, non ricordo tanto perchè probabilmente quel poco che ho capito il mio cervello ha cercato di rimuovere subito. Comunque all’immissione sulla strada principale, quindi ai meno 3 km dal Gpm, dove la strada tornava facile, ho riavuto la sensazione di mancamento di gambe. Ho rallentato e recuperato lasciando andare i miei 4 compagni e ho scollinato solo. In discesa ho pensato ad alimentarmi bene (oggi sono ritornato a powerbar con soddisfazione), ho atteso 2-3 che avevo dietro e poi siamo andati assieme. Il secondo San Baronto è stato duro. Prima parte in cui mi sono staccato, poi gli altri sono calati, io mi sono ripigliato li ho staccati e ho ripreso i miei 4 compagni che avevo perso sulla precedente salita. In vetta è stata una pacchia, discesa fino all’arrivo. Dopo il bivio per medio/lungo però la staffetta si è sbagliata, pensando che l’arrivo fosse dov’era la partenza, così ci ha fatto fare il giro panoramico di Quarrata con 5 km di ulteriore viaggio, poco male. La classifica non la sono stata ad aspettare perchè non vedevo l’ora di tornare a casa, però penso di non essermela cavata malissimo stavolta considerato tutto. Quello che è certo è che al rientro ho analizzato i dati del Powertap con WKO, e ho aumentato ancora una volta 18 watt nella potenza critica dei 20 minuti, 25 watt in quella da 30 minuti e 29 watt in quella da 5 minuti. A questo punto inizio a crederci che sono sulla giusta strada, quindi, avanti così! La gara è stata vinta da Vincenzo Pisani, di più nin zò!
Resoconto GF Colli del Montalbano
Resoconto Ricondizionamento di Sabato