Medio Fondo Sapori Bolognesi
Ed eccomi di ritorno dalla MF Sapori Bolognesi. Gara nella quale ho raggiunto il mio obbiettivo, ovvero, quello di stare nelle primissime posizioni nei primi 60 kilometri di pianura tenendo le ruote dei migliori. Un risultato che mi gratifica molto, anche perchè inaspettato, infatti in pianura fatico molto ed oggi oltre tutto c’era anche l’aggravante pioggia e freddo, due elementi che penalizzano di molto le mie prestazioni. Alla fine ho terminato la gara coprendo i 120 km in 3:38:19 alla media di 33,1 km/h con il 16esimo posto di categoria.
La mia Gara:
Mi sono alzato alle 5:00 e ho fatto metà colazione. Nel tragitto verso Bologna ho continuato a mangiare e questa cosa ha pagato, infatti zero crisi di fame e zero cali dovuti a mancanza di carboidrati. Arriviamo alla partenza con sufficente anticipo per ritirare con calma il numero ed il pacco gara. Il cielo era nero e l’aria piuttosto fredda. Io comunque mi ero preparato già da sabato tutto l’occorrente per affrontare qualsiasi tipo di clima, quindi, ho oltre al normale abbigliamento ho messo anche una maglia intima tecnica, i manicotti e un giubbino anti-pioggia: scelta che si è poi rivelata azzeccata, peccato che non ho messo pure i gambali che mi sarebbero serviti.
Nelle fasi prima della partenza cerco di portarmi il più avanti possibile in griglia, l’obbiettivo che Stefano mi aveva dato era quello di andare a tutta tenendo le ruote dei migliori finchè potevo. Dato che la pianura è per me un terreno ostile, ho deciso di correre d’avanti per subire il meno possibile le accellerazioni in coda. Partiamo e fortunatamente per i primi 5 km la macchina dell’organizzazione fa la gara, così ho il tempo di scaldarmi. Appena la macchina lascia il gruppo iniziano gli scatti e la velocità aumenta drasticamente. Da subito ho buone sensazioni e non fatico per nulla a stare in gruppo. Dopo poco la svolta: uno della Hymer Team assieme ad un altro si sgrugnano per terra in mezzo la strada, quello della Hymer penso fosse Pareschi ma non ne sono sicuro. Rischiamo di fare una gran mucchia e da quel momento per un po di kilometri tutti viaggiano piu piano e con maggior prudenza. In quel momento sfrutto l’occasione e mi porto avanzatissimo attorno alla quinta posizione. Appena imbocchiamo uno stradone ampio l’andatura si fa sostenuta, attorno ai 47-50 km/h e ripartono gli scatti. Vedo Davide Benedetto della Maggi ed un altro del Team Borghi che scattano a ripetizione. A Benedetto gli ho visto fare almeno 15 scatti in cui mancava poco che staccasse l’asfalto dalla strada. Memore del mio obbiettivo, me ne fotto alla grande dei restanti kilometri e salite e ogni volta o lancio l’inseguimento o mi accodo a chi lo lancia. Dietro di me c’era sempre uno della Hymer che dava del coglione a Benedetto perchè scattava in continuazione senza riuscire ad andarsene (per la cronaca Benedetto ha poi vinto quindi forse anche se corre male ha ragione lo stesso). A quel punto decido che se il tipo della Hymer scattava lo avrei seguito. Infatti dopo 4 curve è scattato su un cavalcavia, e io l’ho seguito! Abbiamo fatto 2 minuti di fuga poi ci hanno ripresi. Lui si è incazzato terribilmente con me perchè non gli ho dato il cambio, io non avevo nemmeno il fiato per dirgli che a quell’andatura era già molto se ero ancora vivo. Comunque me ne frego altamente e proseguo per la mia strada. Ad un certo punto guardo il cardio e mi accorgo che eravamo tipo al sesantesimo kilometro, ancora in pianura. A quel punto, dato che si era anche messo a piovere ed avevo freddo, in più con gli occhiali da vista non ci vedevo nulla, decido di rimettermi in gruppo al coperto. Iniziano i dislivelli di Castel San Pietro e tengo botta per tutto il tratto, però iniziavo a sentire le gambe legnose e molto male al polpaccio sinistro. Così sotto la prima salita mi sono staccato e ho proseguito del mio passo, comunque contento di aver fatto fino a quel momento un ottima prestazione al di sopra delle mie aspettative. La prima salita era allucinante, fatta di muri e spianate. Ma dei muri che con il 25 andavo su a 40 rpm. Massacrante… Da quel momento in poi non accade più nulla di significativo, se non che ho mantenuto una buona lucidità anche in discesa riuscendo a recuperare diversi corridori per poi staccarli sulla salita successiva, abbastanza pedalabile. Nel tratto di pianura finale ho tenuto un ottima andatura sempre attorno ai 40 km/h anche se iniziavo ad essere veramente brasato. Sono riuscito a raggiungere con un ultima sparata un gruppetto di 5 corridori, al quale mi sono accodato fino all’arrivo.
Sono molto, molto soddisfatto di questa gara. Ora sono consapevole del miglioramento prodotto dal nuovo tipo di allenamento, quindi, ho 13 giorni utili per allenarmi maggiormente in vista della prossima gara: la MF del DLF-Virginia a Modena. Gara nella quale andrò come oggi a tutta fin dove potrò. Spero così di raggiungere per il 27 settembre una buona condizione per puntare ad un buon risultato alla MF Iacco Bike, alla quale tengo molto.
Unica nota dolente di oggi è l’organizzazione. Veramente pessima! Sia sui fogli informativi sia lo speaker hanno dato delle distanze e dei kilometri del percorso errate! Loro dicevano 110 km invece erano 121 km. Le rotonde erano presidiate abbastanza bene, gli incroci minori invece per nulla. Negli ultimi 20 km non c’era un cartello che fosse uno che indicava quanti kilometri al traguardo. La prima salita era stata descritta come dura ma abbordabile…ho visto un sacco di gente che spingeva la bici a piedi, occorreva spiegare meglio sul sito che la salita era impegnativa e per i meno allenati occorreva almeno un 27…abbordabile un paio di palle! Invece ringrazio infinitamente il ragazzo della Garmin che è rimasto con me sulla seconda salita, probabilmente ne aveva di più di me, mi ha fatto molta compagnia ed era molto simpatico. Così come ringrazio di cuore il signore del primo ristoro, che dopo non essere riuscito a passarmi una bottiglia d’acqua al volo, mi ha inseguito in scooter per allungarmela, grazie mille!
Resoconto della gara:
time 3,38,30 – fc 149/180 – vel 33.1/61.3 – km 121,6 – cad 85/122 – disl 735