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Se non avete altri impegni, l’8 dicembre prossimo andrà in scena un classico invernale per gli amanti dello sport: il Gran premio Azienda Agricola Montanari, giunto ormai alla ventesima edizione. Più che una vera e propria gara, è un ritrovo dove misurarsi gli uni con gli altri e condividere una mattinata di sport in compagnia, il tutto arricchito da una premiazione di assoluta importanza e da un ristoro che dalle nostre parti è ormai famoso: Tigelle e lambrusco per tutti.

Davide e Adriano Montanari ogni anno organizzano con passione e dedizione questo evento che racchiude al suo interno quattro gare distinte: prima partenza Handbike, seconda partenza Podistica su 10.000 metri, terza partenza Ciclocross/Duathlon, quarta partenza Mountain Bike. Prosciutto al primo classificato, formaggio al secondo classificato e premi in natura per gli altri classificati. Oltre a questo ci sarà un premio speciale per il primo classificato assoluto della gara di Ciclocross (posizione rilevata in base al cronometraggio).

Davide e Adriano vi aspettano numerosi, dai che ci divertiamo! Per tutti i dettagli potete consultare il DEPLIANT COMPLETO

In una giornata infernale si è tenuta la quinta tappa del Trofeo Modenese di Ciclocross, in quel del Castelletto di Serravalle. Fin dalla mattinata pioggia intensa, vento e freddo. Sul percorso siamo stati graziati dall’abbondante erba che non ha fatto emergere troppo fango. Gara veramente dura comunque, tanta salita da fare a piedi e pochi tratti per rifiatare. Sicuramente la gara più dura di tutto il trofeo.

La mia gara purtroppo è stata compromessa dalla rottura della tacchetta destra. Ho percorso un giro e mezzo senza scarpa e ho terminato la gara scalzo. Il risultato non è stato compromesso perchè ho fatto secondo dietro a Balberini, che comunque non sarei riuscito a tenere nemmeno se avessi avuto tre scarpe addosso. Su questo tipo di percorsi è imbattibile in questo momento. Però sicuramente avrei potuto difendermi meglio e soprattutto fare meno fatica, specie in salita dove correndo in calzetti sul fango si rischia di piantare ad ogni passo i denti a terra. Per non parlare poi del tuffo del morto che ho fatto quando la scarpa non si è sganciata dal pedale e non sono riuscito a scendere, che botta! Così lunedì sera ho controllato meticolosamente la bici per escludere che domenica mi torni a capitare un altro casino del genere. E infatti ho trovato che il carrello della sella era spezzato. Praticamente avrebbe retto forse altri due/tre salti. Così ho montato una sella nuova: Prologo Nago Evo da MTB con il carrello anzichè in carbonio in titanio. Abbastanza comoda anche se abituato alla mia SMP Forma sulla bici da corsa dire che un altra sella è comoda è abbastanza inverosimile.

Questo weekend correrò sia sabato per il Gelanderad a Villafontana, sia domenica per il Trofeo Modenese a Formigine. Dopo una settimana di carico minore dove mi sono riposato un po di più, questa settimana ho ripreso ad allenarmi bene. Ho deciso di eliminare totalmente la bici da corsa, troppo diverso l’assetto, le misure e i rapporti. Così mi alleno sempre su strada ma con la bici da cx. Ruote da strada e via. Ieri mi sono allenato con Balberini che mi ha demolito, oggi invece ho fatto un allenamento di capacità anaerobica con ripetute da 30 secondi ON e 30 secondi OFF per 10 minuti. Tre ripetute totali poi un po di ritmo in pianura e a casa. Domani riposo, venerdì una sgambata per provare i tubolari nuovi nel circuito di Paletti e poi nel weekend vediamo di combinare qualcosa di buono.

photo credit @giorgioIotti

A Cavezzo è arrivata la prima vera gara di ciclocross della stagione. Se prima eravamo abituati al sole, alla temperatura mite e al terreno bello secco, con la gara di Cavezzo abbiamo capito che aria tirerà d’ora in poi. Veramente una giornata stile inferno del nord. Vento, freddo e pioggia torrenziale. Esattamente come piace a me!

Sono arrivato alla gara ben preparato. Gazebo anti pioggia, rulli, tuta impermeabile, furgone per cambiarmi al caldo… Molto in anticipo per fare tutto con calma. Mi sono preparato, scaldato bene, ho provato il percorso e poi via alla partenza. Subito prima di partire via la tuta e come mi è stato insegnato in caso di pioggia tanta crema e si parte in braghe corte. Pronti via c’era un rettilineo di circa 500 metri in asfalto dove ho cercato di avvantaggiarmi subito per evitare di aggrovigliarmi alla prima curva. Forse causa le condizioni atmosferiche e la concomitanza di alcune gare di federazione, il livello non era dei migliori. All’ingresso nella vigna mi ritrovo solo con Gianni Zanetti. Temporeggio un po per rifiatare e prima dell’ostacolo mi porto in testa. Faccio come avevo deciso in partenza e quindi attacco sull’ostacolo e sull’argine da fare a piedi. Quando monto in strada ho un leggero vantaggio così continuo fino al successivo ostacolo e salita da fare in bici. Quando rimonto in sella ho già un buon margine e così inizio ad andare del mio passo regolare. Percorro in bici sia il campo sotto l’argine nel fangone, sia la risalita che il fettucciato in mezzo le pioppe. Mi barcameno alla meno peggio nella rampa da fare con bici in spalla (aspetto da migliorare alla veloce), chiudo gli occhi e mi butto nella discesona, passo all’arrivo e mi dicono che sono solo e il secondo è Remo con Paletti (Remo è un mio compagno di squadra, è brutto ma va forte hahahaha). Molto bene. Vado regolare con del margine perchè faceva un freddo cane, pioveva che Dio la mandava e sapevo che ci sarebbe stato da correre a piedi. Al terzo filare vedo che ho dietro a circa 30 secondi Remo e Paletti era già un po staccato. Faccio tutto il giro e alla rampa da fare a piedi Remo mi raggiunge. Da li proseguiamo assieme. All’uscita dalla vigna mi accorgo che Paletti aveva un bel distacco. Sulla salita dopo l’ostacolo Remo si avvantaggia poi riesco a rientrare nel fangone correndo a piedi. Poi lui si riavvantaggia nella risalita. Finisco il mio giro badando solo di non cadere. All’arrivo sono secondo assoluto, primo di categoria G1. Ancora una volta abbiamo reso onore alla nostra maglia mettendoci tutto quello che avevamo. Remo è andato come una moto, e io sono contento perchè mi sono accorto che in queste condizioni riesco a fare molta differenza rispetto ai miei avversari. Mi sono allenato parecchio a correre a piedi e adesso con queste condizioni riesco a trarne un bel vantaggio.

Giovedì il MaxTeam andrà a correre a Piazzola sul Brenta. Una bellissima gara organizzata dalla Cicli Pengo. L’ho fatta lo scorso anno ed il circuito è molto bello. Se pioverà sarà veramente duro e ci vado apposta per vedere come me la cavo in un circuito del genere, dove in teoria dovrebbe esserci anche una partecipazione di livello alto. Spero che ci sia un bel fangone e un tempo da lupi così guardo quelli forti come vanno e cerco di imparare un po.

Vorrei infine spendere due parole per i ragazzi del Pedale di Cavezzo che hanno organizzato la gara di domenica. Vivono in un paese dilaniato dal terremoto, affianco alla partenza c’erano i pompieri che stavano demolendo delle case, ci sono un sacco di capannoni distrutti, palazzi squarciati, tendopoli. In tutta questa merda loro ci hanno ospitati e trattati come dei re, hanno organizzato una gara bellissima e ci hanno messo a disposizione ottime docce calde, lavaggio bici ed un buffet pieno di dolci e bevande calde. Un premiazione ricchissima. Il tutto condito con tanta allegria e sorrisi. Altro che terremotati. Di fronte a questa gente ci si sente piccoli, molto piccoli. Grazie di cuore non tanto per la gara in se, ma per il vostro spirito! Forza Cavezzo!

photo credits @giorgioiotti

photo @giorgioiotti

il campo di gara

Ieri è iniziata ufficialmente la mia stagione di ciclocross. All’acetaia Leonardi hanno organizzato una gara in notturna veramente molto bella. Bella non solo per la gara in se, ma per l’atmosfera che hanno saputo creare e per tutti i partecipanti e i tifosi che hanno saputo portare. Per non parlare poi della mega grigliata in puro stile Bud Spencer che hanno organizzato subito dopo la gara. E per finire il costo dell’iscrizione di 10 euro è stato devoluto a Rock No War che è impegnata a ricostruire una scuola a Medolla, caduta con il terremoto. Che dire, Leonardi è un po come Galbani, fanno sempre le cose per bene!

Dopo aver visionato il percorso con la luce ho capito che avrei avuto problemi con il buio, ma alla fine, a parte le lenti a contatto che con la polvere mi davano da fare, era buio per tutti. I tratti che mi mettevano in crisi erano una curva a medio raggio tra i filari di uva con fondo sdrucciolevole e una gicane completamente al buio. Li mi sentivo veramente impacciato. Pronti via si parte giro la prima curva secondo dietro a Balberini. Nei due punti che soffrivo ho cercato di far correre la bici il più possibile e poi rientrare nei successivi rettilinei. Ogni curva Marco mi piantava dei rilanci nei denti che non erano il massimo per le mie gambe, così nel secondo giro l’ho passato per cercare di fare un andatura un po più regolare. Abbiamo fatto altri tre giri così. Non stavamo andando piano. Anzi. Non ero a tutta ma poco ci mancava. Ad un certo punto mi accorgo che dietro sta rinvenendo Paletti. Così lascio passare Balberini per far fare l’andatura a lui. Facciamo un altro giro in cui io perdo sugli ostacoli 20 metri. Il giro dopo mi prende Paletti e Montanari i quali vanno poi a prendere Balberini. Merda che gamba… Io avanzo a 50 metri ma ormai non ne ho più per riportarmi sotto, anche perchè negli ultimi due giri non riuscivo più a saltare gli ostacoli di slancio in due passi ma ero molto più lento. Così termino la gara 4 assoluto e 2 di categoria. Vince Davide, poi Paletti e Balberini. Io arrivo a 20 secondi. Grande gara di Davide che nonostante zero allenamento non so come faccia va sempre come una moto. Fortuna che sta vendemmiando 12 ore al giorno, quando finisce la frutta ci riduce in marmellata… Meglio così MAXTEAM si riconferma una squadra polivalente e ogni settimana portiamo a casa un buon risultato!

Da parte mia ho commesso fondamentalmente 2/3 errori che ho pagato, ma sono voluto partire forte appositamente per vedere che ritmo avrei potuto reggere. Sicuramente devo lavorarci sopra, soprattutto sulla tecnica, perchè fisicamente non sono messo per niente male, anzi, sono ad un livello nettamente superiore allo scorso anno. Ora mi serve di riprendere dimestichezza con la bici e imparare a gestire meglio gli sforzi/recuperi in gara! A proposito della bici, come non menzionare il fatto che la mia Ridley X-Night è una bici strepitosa! Che mezzo che è, veramente eccezionale!

Avanti così, ora vado a fare una pedalatina tranquilla!

Domani vado a correre a Soave con Fanton. Gara che non conosco in posti che non conosco su strade che conosco ancora meno. Però di solito il Veneto non delude mai, sia per difficoltà dei tracciati sia per livello dei partecipanti. Domani vado a prendere una bella limata alle ginocchia. Comunque mi farà solo che bene in vista della GF d’Italia a Carpi dove quest’anno ci saranno salite corte e ripide. Dopo lo scarico di ieri nel mio ormai consolidato giro della diga, oggi ho fatto il giretto di Riccò in compagnia di Fanton, Salli, Pimpi, il Ciccio e altri. Mi sembra di aver recuperato ottimamente dagli allenamenti degli scorsi giorni, quindi domani dovrei essere a posto. Vediamo cosa combino. L’importante è divertirsi e non farsi male! Buon weekend e buona Velta a tutti, oggi c’è la tappa più bella, la BOLA DEL MUNDO! Per la classifica tifo come sempre Albertino ma per la tappa di oggi avrei piacere che la vincesse Nocentini, se la merita è sempre con i migliori in questa Vuelta! Forza Noce!

Di ritorno da una gara, quella di San Lazzaro, con un bellissimo percorso. Mi è piaciuta molto come gara ed il prossimo anno mi piacerebbe tornare. L’organizzazione oggi non è stata un granché, anzi, diciamo che è stata una barzelletta ma come dice il detto, chi lavora può sbagliare, quindi gliela perdoniamo… Ci raduniamo in un piazzale a San Lazzaro, niente appello e ci spostano dietro macchina in un vialone a qualche km. Li dividono i gruppi cad/jun/sen/vet e dietro a qualche minuti gli altri. Si parte e dopo poco parte qualche scatto e seguo. Ci troviamo fuori in 7 tra cui Paolo Vascoli e Leonetti. prendiamo un po di margine ma dopo qualche minuto arriva la staffetta e ci dice che dovevamo fermarci. ????????????????? Tutti fermi nuovamente si era persa la macchina dell’inizio gara… Sosta di 10 minuti e poi si riparte. Abbiamo fatto praticamente 30 km di vallonato a salire tipo la fondovalle di Marano. Scatti da tutti i cantoni ma alla fine c’era una squadra che ricuciva sempre su tutti. Ho provato a seguire 3/4 volte gli scatti di Sargenti, Margutti ed altri ma poi tanto valeva risparmiarsi perchè anche quando uscivano in 3/4 decisi tipo Sargenti il Nico ecc ecc poi rientravamo sempre. Con il passare dei km mi sono ritrovato con delle gambe pietose sempre più doloranti, così la salita, che pensavo fosse 10 km l’ho presa a passo d’uomo e sono salito stile turistico. Alla fine gran bella salita tutta al fresco e all’ombra in un boschetto… Poi mi sono accorto che non si arrivava alla Raticosa, ma a 6 km dalla Raticosa… La salita era circa 4 km!!! Pazienza comunque mi sono divertito e ho provato a fare una buona gara, ma purtroppo ad andare alle gare ogni tanto capita anche di non aver le gambe. Complimenti al Nico invece che ha fatto terzo in volata. Vince la gara Margutti, complimenti a lui perchè va veramente forte.

Complimenti anche al mio compagno di squadra alla MAX TEAM, Remo Bardelli, che conferma le sue doti di super scalatore alla Prato – Abetone ottenendo il decimo posto assoluto nel lungo… Grandissimo Remo!!!

Proprio come il meteo, anche la gara di Cesenatico si è rivelata piuttosto nuvolosa per me. Arrivavo a Cesenatico con una buona condizione, nonostante un avvicinamento non dei migliori, ma pensavo e speravo di riuscire a migliorare la mia prestazione di 3h52′ del 2011. E dire che il weekend era partito piuttosto bene. Sono arrivato a Cesenatico con Erica il venerdì pomeriggio. Dopo 10 minuti avevo numero, pacco gara e stanza dell’hotel. Alla sera cena e passeggiata con tanto di fermata in una specie di Boteguida del Medio dove preparavano piatti di frutta esotica veramente ottimi. Sabato mattina incontro con Davide ed Enrico per 3 orette tranquille con la salita del Gorolo. Con il senno del poi era meglio fare un po meno ma dai alla fine ci stava, compagnia ottima, bella giornata, sole limpido… A pranzo siamo andati tutti assieme con anche Max e Laura in un ristorante a mangiare pesce. Forse esagerato con la Falanghina e le cozze ma anche qui come si fa a dire di no? Vai così… Alla sera cena in albergo e letto presto. Alle 4:00 dopo aver udito il terremoto con non poca fifa, colazione e via in griglia bianca.

Pronti via ritmo poco sostenuto. Lo scorso anno Sbrana e Faella avevano contribuito a fare un ottimo ritmo invece quest’anno siamo arrivati sotto il Bertinoro piano. Poi Polenta fatto veramente forte dove mi sono ritrovato con una gamba eccezionale stando sempre nelle primissime posizioni del gruppo. Li c’è stata una grossa selezione e ci siamo ritrovati in non più di 30 tra cui anche Salli ed Enea. Poi nella pianura fino a Pieve di Rovoschio di nuovo ritmo lentissimo, una caduta dove ho rischiato grosso e finalmente salita. Prima parte presa veramente forte poi con il traffico degli ultimi della Rossa abbiamo iniziato ad andare a strattoni, così mi sono staccato e ho preferito salire costante del mio passo. Allo scollinamento avevo 15 secondi e mi sono preparato per fare la discesa a tutta. Poi ho visto che anche davanti mangiavano così ne ho approfittato per fare lo stesso. Li mi sono ricordato di bere. Quando fa freddo spesso me ne scordo. Mi accorgo comunque che non avevo ancora bevuto. Mangio bevo e via. Sbaglio una curva ma poi mi riprendo. Le Zipp nonostante il bagno e la pioggia si sono dimostrate ottime ruote, frenata sempre pronta e precisa. Inizia il Ciola e sapendo che l’ultima parte era pedalabile decido di fare uno sforzo e riportarmi sotto il gruppetto di Salli ed Enea. Faccio 2 km e mi viene sempre più sete. Nell’arco di 10 minuti bevo due borraccie di acqua e non vado più avanti. Per fare 500 metri ci mettevo una vita. Crisi nera. Arrivo arrancando sul Ciola, in discesa mangio e attacco il Barbotto con calma e costanza. Salgo del mio passo e alla fine mi sono anche mezzo salvato nonostante la sete. Arrivato sopra mi sono fermato al ristoro. Avrò bevuto 10 bicchieri di roba poi la signora mi ha dato una bottiglia e l’ho finita. Riempo le due borraccie e via si riparte. Da li mi ritorna un ottima gamba. Rimonto un sacco di gente e mi ritrovo in un bel gruppetto a fine discesa. Tiriamo quasi sempre regolari fino a quando a 5 km circa dall’arrivo riprendo per la seconda volta il gruppetto di Laura. Facciamo gli ultimi kilometri assieme e taglio il traguardo in 4 ore nette. Esattamente 8 minuti in più dello scorso anno.

Che dire gara da un lato positiva dall’altro deludente. Con questa si conclude la prima parte di stagione. A dire il vero mi manca anche la Matildica, ma ultimamente sono un po scarico. E’ tanto che corro e soprattutto ho corso tanto in cattive condizioni atmosferiche. Alla 10 Colli ho preso un influenza bella pesa e tuttora mi porto dietro un po di acciacchi. Dopo la Matildica è il caso che mi fermo qualche giorno, mi ricarico, mi vado a fare qualche giro in compagnia e poi mi ripreparo per la seconda parte di stagione. Questa prima parte di stagione è stata abbastanza soddisfacente. Sono nettamente migliorato rispetto lo scorso anno e ho fatto anche qualche ottimo risultato, il migliore direi la 10 Colli dove ho fatto un ottima gara. Mi sono divertito parecchio soprattutto grazie ai miei nuovi compagni di squadra del Maxteam, una squadra veramente eccezionale fatta di persone divertenti, serie e professionali! Ringrazio tutti senza dimenticare Fabione Tinelli della Hicari che è sempre disponibile con me in tutto e per tutto. Adesso ci facciamo la Matildica e poi per un pochino andiamo ai box e vediamo di riprogrammare le prossime gare! Come sempre, vado avanti…

Arrivavo all’appuntamento con questa Granfondo con una buona preparazione di base ma con delle prestazioni opache nelle precedenti gare. Quest’anno la stagione invernale di ciclocross ha avuto i suoi pro ma anche i suoi contro. Il contro è stato che sono un po in ritardo nella preparazione su strada perchè ho dovuto necessariamente riposare e staccare. Mi ero prefissato la granfondo della Versialia come gara dove fare un salto in avanti e devo dire che così è stato. Dopo 3 settimane di carichi abbastanza elevati avevo notato che i parametri su WKO erano molto buoni. Così ho deciso per una settimana di scarico per presentarmi all’appuntamento con il Diavolo riposato. Domenica mattina già dal risveglio stavo bene. Riposato, fresco e con una gran voglia di pedalare. Viaggio perfetto con il Nico. Arrivati a Viareggio operazioni pre gara in total full relax grazie a Fabio Tinelli, titolare di Hicari, che ci mette a disposizione il motor home per poterci cambiare nel massimo del confort. Sembrano cretinate, ma per chi va alle gare potrà capire quanto comodo è una soluzione di questo tipo. Prima della gara stai al caldo e al comodo, dopo la gara doccia calda, poltrone, tavolo per mangiare… Mi fa specie tutte le volte che lo incontro Fabio per la passione e l’entusiasmo che mette nel suo lavoro, una persona sulla quale poter contare. Grande Fabione! Nonostante il meteo che prometteva acqua decido per un abbigliamento estivo + manicotti e smanicato. Scelta perfetta. Sono stato fresco senza patire caldo. Parto dalla griglia del 351 in poi. Un po dietro ma nemmeno troppo. pronti via riesco a recuperare bene le posizioni e a riportarmi ad una 50tina di metri dalla testa del gruppo. Attacchiamo la prima salita e cerco di iniziarla regolare senza strappare e senza voler rientrare subito. Dopo circa 1,5 km aumento un po il ritmo e mi accorgo di andare parecchio forte. Il Garmin segna tra i 350 e i 370 watt ma ho ancora margine. A 1 km dalla fine della salita intravedo un gruppetto in cui riconosco Luca Malmusi della Nuova Corti e così capisco che può essere il gruppetto giusto per me. Li aggancio nel tratto più duro dove inizia la discesa poi dopo due curve perdo clamorosamente il posteriore e faccio un dritto. Così a fine discesa devo menare di brutto ma poi nel falsopiano prima della seconda salita rientro. Gruppetto abbastanza numeroso ma con un ottimo passo. Nella seconda salita ci viene della selezione e riesco a rimanere nelle prime posizioni così da imboccare tra i primi la successiva discesa. Nella vallata a scendere successiva grandi trenate ma da dietro qualcuno rientra e diventiamo un gruppo abbastanza folto. Però nel successivo gancio e sulla terza salita ci selezioniamo per bene. Raggiungiamo un altro gruppetto tra cui il mio compagno Max Grazia. E riesco a tenere bene anche su questa salita. Poi discesa dove soffrivo più che in salita e via verso il Piccolo Mortirolo. Qui ho fatto fatica. Ma fortunatamente mi sono gestito bene. L’ho presa bello avanzato e poi mano a mano che salivamo mi facevo sfilare. Dove spianava rientravo e via così. Poi in discesa ho recuperato posizioni e mi sono riportato avanti. Sull’ultima salitella invece ho sofferto come un cane. 1,5 km presi veramente forti dove non ho avuto il tempo di adattarmi. Li ho perso un po di terreno fortuna c’era con me Max e sono riuscito a fatica a tenergli la ruota per poi rientrare in discesa. 3 minuti a 382 watt che mi hanno fatto del male. Poi vallata che avevamo fatto in precedenza percorsa in senso contrario e ultima discesa. Ultima discesa dove un gran furbone ha deciso di infilarmi in un tornante. Ma è arrivato lungo così quando mi sono accorto che non sarebbe mai riuscito a girare mi sono rialzato e abbiamo tirato dritto. Perso giusto quei 10-15 secondi che poi non mi hanno dato la possibilità di rientrare nella piana verso l’arrivo controvento, anzi, mi sono beccato pure 2 minuti. Ma del resto il fenomeno della discesa non si è degnato di dare manco un cambio e controvento c’era poco da fare. Ormai quello che dovevo fare l’avevo fatto e così ho proceduto in relax. Alla fine mi sono classificato nel medio 54esimo assoluto e 11esimo di categoria. Visto il livello mi ritengo soddisfatto anche perchè il primo del gruppo dov’ero si è classificato 25simo assoluto, quindi, direi che più di così non potevo fare. I dati del power2max hanno confermato le mie impressioni. Medie sulla cp10 e cp20 in aumento. Questo significa che il lavoro delle ultime settimane è stato buono e che la settimana di recupero ha monetizzato e portato i benefici che speravo. Adesso devo continuare su questa strada, consapevole che i miglioramenti, seppur lenti, ci sono e sono costanti. Con questa gara ho fatto un deciso step in avanti. Il gruppo con cui ero, fino a qualche mese fa mi cavava di brutto, mentre guardando i parziali sulla classifica Sdam al rilevamento del Piccolo Mortirolo, ho notato che gente che di solito è con me in gruppo aveva già un ritardo notevole. Segni quindi che i miglioramenti ci sono. Ormai i giochi per il Giro delle Regioni sono fatti. Domenica c’è l’ultima gara a Brescia dove cercherò di fare meglio che posso per poi scartare come peggior gara Laigueglia, ma comunque finirò al secondo posto perchè il mio compagno Max Grazia che è primo è inarrivabile. Grande Max! Adesso l’obbiettivo è quello di prendere la seconda posizione anche al Brevetto dell’Appennino. Andiamo avanti…

Per quello che riguarda la gara devo dire che è stata organizzata molto bene. Traffico chiuso. Un sacco di staffette. Incroci presidiati. Pasta party molto ricco e abbondante, il migliore di quest’anno. Peccato per le tessere aggiuntive ASI per i casini Udace/Consulta ma li l’organizzatore ci può fare poco. Spero però che venga fatta chiarezza sulla vicenda del vincitore del percorso lungo: Alexander Bazhenov. Infatti lo stesso ha fallito un controllo antidoping alla GF Noberasco 2011 quindi in teoria dovrebbe essere squalificato. Invece si sta ripetendo la vicenda Maccanti. Sembrerebbe che Bazhenov abbia chiesto le controanalisi e che il giudizio finale sia ancora in ballo, quindi, non risultando ancora squalificato lui corre. E vince! Peccato che la Noberasco era dell’ottobre 2011… Ad ogni modo controanalisi o non controanalisi fa specie vedere l’indifferenza e il menefreghismo di certa gente. Spero solo che l’organizzatore faccia luce al più presto su questa vicenda!

Dopo una settimana rintanato a pedalare sui rulli finalmente oggi una bella giornata per pedalare all’aperto. Uscita libera di due ore abbondanti e la salita di Villa Bianca in compagnia di Fanton, il Mittra e Maggio. Questa settimana di scarico mi ha fatto molto bene oggi ero bello riposato e nonostante fossi un po ingolfato pedalavo benissimo. Ci voleva proprio! Domani gara a Viareggio: GF BMC il Diavolo in Versilia. Gara internazionale che fa parte del Giro delle Regioni. Una gara che ho preparato bene ed in cui cercherò di fare il miglior risultato possibile nel percorso medio. Mi sono allenato bene, mi sono riposato, i presupposti per fare una bella gara ci sono tutti. Nella classifica del GdR in questo momento sono secondo alle spalle del mio compagno Grazia, quindi l’obbiettivo è quello di mantenere la posizione! Comunque come sempre vale la regola che l’importante è divertirsi e non farsi male, quindi, in bocca al lupo a tutti i partecipanti!